Elisabetta Rasy
Autore di Tra noi due
Opere di Elisabetta Rasy
Figures de la mélancolie 1 copia
La fin de la bataille — Autore — 1 copia
Mary e Marguerite 1 copia
Piccole resurrezioni 1 copia
Opere correlate
After the War: A Collection of Short Fiction by Postwar Italian Women (2004) — Collaboratore — 10 copie
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Informazioni generali
- Nome canonico
- Rasy, Elisabetta
- Data di nascita
- 1947-09-16
- Sesso
- female
- Nazionalità
- Italy
- Nazione (per mappa)
- Italie
- Luogo di nascita
- Rome, Italy
- Istruzione
- Université La Sapienza, Rome
- Attività lavorative
- Journaliste
Critique littéraire - Relazioni
- Carabba, Carlo (Fils)
Carabba, Claudio (Epoux)
Fileno Carabba, Enzo (Beau-père) - Organizzazioni
- Corriere della Sera(Critique littéraire)
La Stampa (Critique littéraire)
Panorama (Critique littéraire)
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Statistiche
- Opere
- 33
- Opere correlate
- 3
- Utenti
- 111
- Popolarità
- #175,484
- Voto
- 3.6
- Recensioni
- 4
- ISBN
- 45
- Lingue
- 3
I ritratti di signora di cui si parla nel libro, parafrasando il romanzo di Henry James, sono le biografie delle tre donne riportate nel titolo del commento, con particolare riferimento alle vicende giovanili che decretarono il loro ingresso nel campo, a quei tempi molto ristretto riguardo all’universo femminile, della letteratura italiana.
Dalle notizie sull’autrice, nei risvolti della copertina, si apprende che Elisabetta Rasy ha pubblicato vari studi dedicati alle donne culturalmente affermate in italia, è quindi un piccolo assaggio quello che dispensa con le notizie fornite su queste tre personalità femminili che si distinsero a cavallo della fine dell’ottocento nell’italico panorama letterario.
Caratteristica che si evince, in comune nelle tre biografie, è la determinazione che queste donne ebbero nel combattere pregiudizi e luoghi comuni che ostacolassero in qualsiasi maniera la loro attitudine nel campo letterario; ed è qui infatti che si concentra la capacità narrativa dell’autrice che va ben oltre una fredda enumerazione di fatti, date e luoghi, analizzando scrupolosamente, anche con ampi interventi e interpretazioni personali, le difficoltà incontrate da queste donne per perseguire il loro obiettivo, riportando i meriti che hanno avuto, ma senza risparmiare critiche o nascondere situazioni, anche imbarazzanti, create dal loro stesso desiderio di emergere.
Qualche curiosità: alla Deledda è dedicato più spazio, non per il Nobel ricevuto, ma per riportare la cronaca di una imbarazzante relazione epistolare con un giornalista di Roma che doveva servirle per uscire dal ghetto isolano.
Pirandello ce l’aveva sia con la Deledda che accusava di sfruttare tutta la famiglia in una specie di industria letteraria, che con Ada Negri cui rimproverava la vacuità del suo successo prendendosela contemporaneamente anche coi critici che la osannavano.
Evidentemente considerava solo il suo personale successo vero e genuino…
Della Serao viene raccontato della sua intensa vita privata oltre che della sua predilezione per il giornalismo, piuttosto che per la scrittura, maturata nelle sue peregrinazioni nelle sedi dei vari giornali di Napoli.
Libro sicuramente datato, ma molto ben scritto, utilissimo per conoscere meglio queste tre protagoniste femminili raccontate molto bene dalla scrittrice nelle loro vicissitudini giovanili…… (altro)