Monkey Punch (1937–2019)

Lupin III è uno dei più clamorosi successi dell’animazione giapponese di sempre; il ladro gentiluomo di Monkey Punch, nome d’arte di Kazuhiko Kako, è indubbiamente un personaggio che desta immediatamente simpatia, e tutti i coprotagonisti, i soci Jigen e Goemon, la donna fatale Fujiko e, soprattutto l’eterno nemico, l’ispettore Zenigata interagiscono con Lupin III in modo sempre perfetto e, diciamocelo, esilarante. Repubblica propone le storie italiane del gruppo Kappa Boys, una serie di artisti italiani, tra cui cito Andrea Baricordi, Massimiliano De Giovanni, Barbara Rossi ed Andrea Pietroni, che in virtù di un accordo di licenza e con la supervisione di Monkey Punch hanno scritto e pubblicato sulla rivista “Kappa magazine” diverse storie di Lupin III solo per il pubblico italiano. Lupin III ha tutti gli elementi che possono garantire il successo nel mondo dell’intrattenimento, c’è crimine, simpatia, suspense, e quella giusta dose di erotismo che fa sempre bene. In questo volume sono pubblicate quattro storie: il violino degli Holmes, l’episodio più lungo in cui il nostro ladro si incontra con un’erede di Sherlock Holmes; nella camera a gas, uno dei tanti momenti in cui il nostro eroe rischiava di lasciarci le penne; l’esperimento di Kopeko e nei panni di Zazà, l’ultima storia dove Lupin salva il suo amico nemico ispettore. La qualità degli autori è indiscutibile e le differenze stilistiche non fanno che incrementare il valore del giudizio.

Recensione del 16 dicembre 2007
Che bella sorpresa. Disegnatori e sceneggiatori italiani per raccontare le storie di Kazuhiko Kato, in arte Monkey Punch. Lupin III è Lupin. Non c’è molto da aggiungere. Ma il cartone nasce dal fumetto; e, quando parte bene, il fumetto è superiore. Jigen, Goemon, Fujiko e Zenigata sono amici, li conosciamo dai cartoni. Ma ritrovarli su carta ci aiuta a vederli meglio, a parlarci, perché i tempi li diamo noi, non il fotogramma. I disegnatori sono Gianmaria Lioni, Andrea Accardi, Sara Colone e Jacopo Condoni; i testi sono di Andrea Baricardi, Massimilano De Giovanni e Massimo Semeraro. Lettura più che simpatica con un approccio italiano, ad un ladro internazionale, non giapponese.… (altro)