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Manuel Puig (1932–1990)

Autore di Il bacio della donna ragno

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Sull'Autore

Author Manuel Puig was born in General Villegas, Argentina on December 28, 1932. Betrayed by Rita Hayworth (1968) is an innovative novel narrating through a variety of techniques the story of a young Argentine boy who lives vicariously through the movies. Puig uses the phenomenon of compulsive mostra altro movie-going as a symbol for alienation and escape from reality. Heartbreak Tango (1969) evokes the spiritual emptiness of the Argentine provincial life in the 1930s and the vulgarity of popular music and the soap opera. His best known work, Kiss of the Spider Woman (1979), was adapted as a film in 1985 and as a Broadway musical in 1993. He died of a heart attack on July 22, 1990. (Bowker Author Biography) mostra meno

Opere di Manuel Puig

Opere correlate

The Penguin Book of International Gay Writing (1995) — Collaboratore — 176 copie
A Hammock Beneath the Mangoes: Stories from Latin America (1991) — Collaboratore — 147 copie
Kiss of the Spider Woman [1985 film] (1985) — Original story — 47 copie
HAPPY TOGETHER (1997) — Original story — 39 copie
Kiss of the Spider Woman: Broadway Cast Recording (1992) — Original novel — 21 copie
Racconti di cinema (2014) — Collaboratore — 3 copie

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Group Read, April 2021: Heartbreak Tango in 1001 Books to read before you die (Giugno 2021)

Recensioni

Goffredo Fofi su Internazionale del 4 giugno 2020:
Il kitsch può diventare arte di prima grandezza, afferma Manuel Puig, uno dei più simpatici e generosi scrittori del secondo novecento latinoamericano. Torna il suo stupefacente romanzo d’esordio, nella traduzione perfetta di Angelo Morino; la prima la fece Enrico Cicogna per Feltrinelli. Conobbi Puig allora (1968 o 1969), su spinta di un’amica, per aiutarlo a trovare un editore italiano, e mi entusiasmai per un romanzo in cui era possibile riconoscere infanzie e adolescenze di tutte le province del mondo occidentale e un accesso alla cultura dal basso e dalla massa: il cinema anzitutto, e la canzone, lo sceneggiato radiofonico, il fumetto, il fotoromanzo… Qui, in una cittadina della pampa, negli anni quaranta, cresce Toto, un ragazzino che divora film ed è turbato dal “tradimento di Rita Hayworth” ai danni di Tyrone Power in Sangue e arena. Con una libertà di racconto che non ha nulla da invidiare a Cent’anni di solitudine, Puig inventa un modo di narrare sfrenato e patetico, senza le mediazioni della tradizione alta ma dentro un “vorticoso incrocio di codici”. Non troppo sullo sfondo, anche la storia di una piccola borghesia argentina che Puig narra, a partire da un sé che è di milioni. Leggete anche Una frase, un rigo appena e Il bacio della donna ragno, non ve ne pentirete.… (altro)
 
Segnalato
totocampobello | 4 altre recensioni | Jun 11, 2020 |
In un carcere argentino, durante la dittatura militare del 1970, convivono nella stessa cella un omosessuale in galera per otto anni per corruzione di minori, che si chiama Luis Alberto Molina, e Valentin Arregui Paz, che è un militante politico arrestato mentre promuoveva azioni di disturbo in una fabbrica. Due mondi diversissimi. Molina parla solo di film, di dive del cinema, di Hollywood. Ogni tanto si arrabbia e se ne esce con frasi come:

"Che c’è di male a essere come una donna? Perché solo le donne dovrebbero essere sensibili? Perché non un uomo, o un cane, o un gay? Se ci fossero più uomini a comportarsi come donne, non ci sarebbe tanta violenza".

Di contro Valentin replica a Molina che non sa niente di politica che vive nel suo piccolo mondo fatto di film e niente altro, lui invece è uno che si è sporcato con il presente e replica: "Non ti renderesti conto della realtà neppure se te la mettessero nel c**o!" e Molina che replica: “Perché mai dovrei pensare alla realtà in un letamaio come questo? Perché dovrei essere ancora più depresso di quanto sono?”.

Litigano tutto il giorno e il libro è fitto di dialoghi sagaci e bellissimi.
Molina spiega a Valentin la dolcezza, la malinconia, la tenerezza, di contro Valentin spera che Molina diventi consapevole di essere una persona perché:

"La cosa più importante, ciò che realmente caratterizza un uomo, è in qualche modo non umiliare nessuno, e non permettere che quelli che stanno intorno si sentano degradati".
… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | 32 altre recensioni | Jan 28, 2020 |
E' sempre difficile parlare di un libro che ci ha emozionato molto, tanto più in questo caso in cui non c'è una trama e non ci sono descrizioni: ci sono solo due uomini in una cella che parlano continuamente e pian piano si mettono a nudo. Il romanzo è tutto qui, ma quanta profondità dietro anche al più banale scambio di battute: ogni frase è frutto di una precisa scelta stilistica e contribuisce a caratterizzare i due protagonisti e soprattutto il loro rapporto; un rapporto sfumato e fatto di non detti, che riesce ad essere allo stesso tempo intenso e delicato.
Penso a come si potrebbe descrivere questo romanzo: una storia d'amore impossibile? Una presa di coscienza? Una vicenda di accettazione e amicizia? Forse è ognuna di queste cose o forse nessuna, quello che si arriva a comprendere alla fine della lettura è che non importa, che proprio come Molina e Valentìn non abbiamo bisogno di definizioni o etichette, ci basta esserci goduti il libro per quello che è: un'opera coraggiosa e originale, che sa toccare le corde giuste della nostra emotività.
… (altro)
 
Segnalato
Lilirose_ | 32 altre recensioni | Apr 16, 2019 |
ho iniziato a leggerlo e non mi sono staccata dal libro fino a che non l' ho finito . E' bellissimo
 
Segnalato
mara4m | 14 altre recensioni | Jun 8, 2011 |

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