Ferruccio Pinotti

Libro interessante, un po' come tutti quelli di Pinotti.

Non sono andato oltre però con il giudizio perchè mi è sembrato che mancasse il quid: quel qualcosa che lo avrebbe reso un libro eccezionale. Forse l'argomento, molto ostico e con poche fonti non ufficiali o agiografiche, oppure la paura (?) di affrontare una lobby di così grande portata e così ben ramificata, hanno un po' frenato l'autore a mio avviso.

Resta comunque un'inchiesta giornalistica di buon livello e sicuramente valida per formarsi un'idea - nel modo più terzo possibile - su CL e, anche se letto a distanza di qualche anno dall'uscita, rimane di buona attualità.… (altro)

Le inchieste giornalistiche non sono la mia passione, ma questo libro sulla massoneria mi aveva incuriosito promettendo di svelare chi sono i liberi muratori ai vertici della finanza e della politica. Il libro e' molto ben documentato soprattutto su fatti storici anche recenti, ma speravo (ingenuamente) che mi aiutasse a capire fatti più vicini nel tempo. I primi capitoli dedicati a Graziella de Palo e Italo Toni, giornalisti "misteriosamente scomparsi" mentre indagavano sul traffico d'armi, sono scritti sicuramente con maggiore trasporto. Il libro procede su due filoni: nella prima parte si tenta un'operazione di riabilitazione della massoneria delle origini, attraverso interviste a esponenti di rilievo, che poi di fatto, descrivono un mondo frammentato, litigioso (un punto di rottura è l'ammissione delle donne) e fuori dalla realtà, mentre nella seconda parte la descrizione degli intrecci fra finanza, industria, politica, delinquenza e chiesa non lascia molto spazio alla speranza di smantellare questo "sistema", come purtroppo hanno dimostrato il caso dei giudici De Magistris e Forleo (il primo espulso e l'altra trasferita), nonostante il governo fosse di centro sinistra (sigh!).… (altro)