Frances de Pontes Peebles
Autore di The Seamstress
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Informazioni generali
- Nome canonico
- Frances de Pontes Peebles
- Data di nascita
- unknown
- Sesso
- female
- Nazionalità
- Brazil
- Luogo di nascita
- Recife, Brazil
- Luogo di residenza
- Recife, Pernambuco, Brazil
Miami, Florida, USA
Taquaritinga do Norte, Pernambuco, Brazil - Istruzione
- University of Texas at Austin (BA)
Iowa's Writers Workshop (MFA)
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Statistiche
- Opere
- 5
- Utenti
- 832
- Popolarità
- #30,689
- Voto
- 4.0
- Recensioni
- 46
- ISBN
- 37
- Lingue
- 9
- Preferito da
- 1
Dentro ci sono tante cose, che riescono però a non sembrare mai troppe.
Ci sono, en passant, anche risposte a domande epocali quali “ma che faceva la gente mentre si facevano colpi di Stato, si instauravano dittature, si imprigionavano e uccidevano i dissidenti?” “che faceva la gente durante la guerra, mentre si consumavano stermini, atrocità e massacri?”
La risposta la so da anni: la gente normale e la povera gente tirava a campare, a mettere insieme il pranzo di un giorno con, forse, la cena del giorno dopo; la gente si innamorava, sperava, odiava, si sposava o si lasciava, tutta concentrata nella propria minuscola storia, senza la consapevolezza della Storia che mutava e che inesorabile scorreva.
E questo è solo un piano di lettura, collaterale e infinitesimo, di questo romanzo, che attraversa la storia del Brasile a partire dagli anni ‘20, ma è una storia distante dagli uomini e dalle donne spesso impantanati nelle questioni quotidiane; parte da una piantagione di zucchero del Nordeste dove, di fatto, la vita dei servi e dei lavoranti era ancora nel pieno ‘800: liberi sulla carta ma schiavi del non possedere mai nulla e di guadagnare ancora meno. Un mondo doloroso e crudele, un mondo in cui le donne erano oggetti di proprietà pubblica se povere, della famiglia o di un marito se appena benestanti.
In quel mondo che conosceva splendori e rovine a seconda delle crisi dei raccolti o dei mercati crescono due bambine, coetanee: entrambe di primo nome fanno Maria, ma gli attributi del nome connotano la loro condizione sociale e quello che doveva essere il loro destino segnato dalle leggi di un mondo immutabile: Maria das Dores (la sguattera) e Maria das Graças (la figlia dei padroni).
Il titolo brasiliano (Tempo de graça, tempo de dor) a mio avviso enfatizza ancora di più le differenze di aspettative tra Grazia e Addolorata. Se non che le bambine, legatissime, in una fuga più da discesa agli inferi che di elevazione, prenderanno precocemente in mano la loro vita in anni in cui poco potranno permettersi di pensare al domani, tra ladri, prostitute, spacciatori e malfattori di ogni genere, riusciranno a far perdere le loro tracce, inghiottite da uno dei quartieri malfamati di Rio, che le ingloba offrendo loro protezione e occasioni di rivalsa. Attraverso la Musica arriveranno fama e celebrità, ma la felicità mai potrà essere distinta dal tormento, come i nomi che si portano addosso.
Non è un libro perfetto, alcune parti sono poco verosimili e quasi macchiettistiche, ma secondo me tutto si tiene in buon equilibrio. C’è tanto. E tanto risveglia in me.… (altro)