Giovanni Papini (1881–1956)

Una narrazione non troppo lunga della vita di Agostino d'Ippona, con un buon equilibrio tra le vicende "esterne" (intendo i fatti della vita) e quelle interiori (ricostruite principalmente a partire dalle "Confessioni", o a volte immaginate, ma senza eccessi o invenzioni fantasiose), mentre uno spazio limitato viene dedicato alle dottrine e alle posizioni filosofiche e teologiche di questo personaggio così significativo (Papini dice che la sua intenzione è quella di fare "la storia di un'anima", e non si pone ambizioni accademiche, da "patrologo o scolastico").
Scritta dopo la conversione di Papini al cattolicesimo, l'opera ha un punto di vista "di parte": così, ad esempio, manichei donatisti e pelagiani sono "eretici" e vengono irrisi insieme alle loro dottrine; i neoplatonici hanno qualcosa di accettabile perché misero Agostino sulla buona strada; e la conversione di Agostino e tutto ciò che venne dopo sono, per Papini, un dolce trionfo della Grazia e della Fede vera e ortodossa. Un punto di vista che io, non essendo religioso, non condivido; tutti questi fervori non mi sembrano altro che illusioni; ma questo non mi ha impedito di apprezzare la scrittura di Papini.
Le vicende di Agostino sono seguite con sensibilità, affetto e partecipazione: la partecipazione del convertito che rivive la conversione, simile alla sua, di un altro più ammirevole di lui (l'autore dice esplicitamente che si riconosce in Agostino, anche se non si pone certo al suo livello). E tuttavia non scade nell'agiografia o nell'esaltazione acritica, riconoscendo invece tutta l'umanità di Agostino con tutti i suoi umani limiti e difetti, mentre ne illustra il percorso dall'ordinarietà alla santità.
Papini ha la tendenza ad usare termini insoliti e ricercati, ma questo non pesa: non è mai pedante né pesante, riesce ad essere allo stesso tempo naturale e vario, di lettura piacevole e scorrevole senza alcuna piattezza.
L'edizione in mio possesso non è priva di refusi; uno, particolarmente sfortunato, fa sbagliare l'anno di nascita di Agostino (345 invece di 354) in uno dei primi capitoli.… (altro)