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Brendan O'Carroll (1) (1955–)

Autore di Agnes Browne mamma

Per altri autori con il nome Brendan O'Carroll, vedi la pagina di disambiguazione.

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Sull'Autore

Fonte dell'immagine: Brendan O'Carroll (left) and Jennifer Gibney (right) being driven in a vintage car in the 2015 Dublin St Patrick's Day Parade By William Murphy from Dublin, Ireland - Brendan O’Carroll was the Grand Marshal At The St. Patrick's Day Parade In Dublin REF-102282, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=73503527

Serie

Opere di Brendan O'Carroll

Agnes Browne mamma (1994) 718 copie
I marmocchi di Agnes (1995) 390 copie
Agnes Browne nonna (1996) 322 copie
Agnes Browne ragazza (2003) 227 copie
Birra e cazzotti (1997) 43 copie
Mrs Brown's Boys Big Box (2013) 8 copie
Call Me Mrs Brown (2022) 4 copie
Agnes Brown nonna (2015) 3 copie

Etichette

Informazioni generali

Data di nascita
1955-09-15
Sesso
male
Nazionalità
Ireland
Luogo di nascita
Finglas, Dublin, Ireland
Luogo di residenza
North Dublin, Ireland
Istruzione
Saint Gabriel's National School
Attività lavorative
playwright
actor

Utenti

Recensioni

Se dovessi definire con un aggettivo questo romanzo, sceglierei “scanzonato” perché, pur essendo ironico e divertente, è tutt'altro che frivolo. In Agnes Browne mamma, infatti, sono presenti anche eventi pieni di dolore, come la violenza sulla donna o la morte, ma sempre affrontati con disinvolto amore per la vita.

Agnes Browne, la protagonista, è una vera forza della natura: da sola, o in compagnia della sua amica Marion, ne combina di cotte e di crude e vi farà sbellicare dalle risate fin dal primo capitolo, quando fa il suo ingresso in maniera così inaspettata da indurre a preoccuparsi per la sua salute mentale (insieme alla sua amica).

Agnes Browne è mamma (come si evince anche dal titolo) di ben sette figli, sei maschi e una femmina. Un bel daffare, visto che il romanzo si apre con la notizia (per il lettore) che suo marito è morto. Non è stata questa gran perdita per lei, visto che razza d'uomo era, ma resta il fatto che deve crescere sette figli da sola. Un bel problema quando il maggiore, Mark, inizia a sperimentare la pubertà... ma niente panico, Agnes è una donna al passo con i tempi e non ha paura dell'educazione sessuale... più o meno...

In generale, però, i piccoli Browne sono dei tipini in grado di cavarsela da soli. Dalle loro parti corre voce che sia controproducente mettersi contro i Browne: non si sa come, infatti, ma riescono sempre a cavarsela – e a divertirsi un mondo.

È un romanzo breve, ma gioisco nel sapere che ne esistono altri tre incentrati su Agnes e sulla sua famiglia. Sono già finiti nella mia LdLdL.
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 27 altre recensioni | Sep 13, 2023 |
Agnes ha sette figli e un marito inutile, parassita e manesco. E' una proletaria, simpatica e disperatamente tenace nel mandare avanti la baracca, lavorando a un banco di frutta e verdura al mercato del Jarro, turbolento quartiere popolare di Dublino. Una serie di vicende commoventi e comiche insieme raccontate con maestria da uno scrittore-showman che è anche attore e regista.
 
Segnalato
cometahalley | 27 altre recensioni | Jan 2, 2014 |
addio, Agnes Browne

andava letto per sapere "come va a finire", che ne è della numerosa tirbù dei Browne però stavolta O'Carroll non ce la fa: sarà che ormai i Browne sono troppi, sono tutti adulti e si deve inventare troppe vite da seguire a ventaglio, al punto che alcuni dei ragazzi diventano solo nomi da citare di tanto in tanto come in un elenco. più che nonna, Agnes continua a fare la mamma, a favore più degli uni più che degli altri suoi figli. ci si aspetterebbe che solidarizzi e si preoccupi più per l'unica figlia femmina, lontanta, da sola a lottare per uscire da un matrimonio, oppure che si ritrovi a mettere bocca nell'educazione dei nipotini che ha a portata di mano con la vecchia saggezza popolare e la sua grande esperienza, ma no: la vicenda ruota più che altro attorno a due soli figli, ai loro tentativi, fallimenti e riabilitazioni.
fino ad averli riuniti tutti in una stanza per l'ultima volta. quando Agnes diventerà libellula.
… (altro)
 
Segnalato
ShanaPat | 6 altre recensioni | Aug 16, 2012 |
questo secondo libro dell'Agnes Browne-saga invece mi è piaciuto di meno: scorre un po' troppo tutto liscio o meglio, si intravede subito una pronta soluzione ai problemi che si presentano e, per trovare una scena ai limiti del surreale come quella che fa da incipit ad "Agnes Browne mamma", si deve arrivare a metà libro. sullo sfondo comunque ci sono tutte le tensioni sociali di quegli anni: la droga, l'IRA, gli skinheads, il risanamento urbano di Dublino che altera profondamente un tessuto sociale consolidato da generazioni.… (altro)
 
Segnalato
ShanaPat | 11 altre recensioni | Jul 29, 2012 |

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