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Eshkol Nevo

Autore di Homesick

31 opere 718 membri 31 recensioni

Sull'Autore

Fonte dell'immagine: Moti Kikayon

Opere di Eshkol Nevo

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Informazioni generali

Nome legale
אשכול נבו
Data di nascita
1971
Sesso
male
Nazionalità
Israel
Luogo di nascita
Jerusalem, Israel
Premi e riconoscimenti
Book Publishers Association`s Gold Book Prize (2005)
Book Publishers Association`s Platinum Book Prize (2008)
FFI Raymond Wallier Prize (Paris ∙ 2008)
Breve biografia
Eshkol Nevo was born in Jerusalem in 1971. He studied copywriting at the Tirza Granot School and psychology at Tel Aviv University. Nevo teaches creative writing and thinking at the Sam Spiegel Film & Television School, Tel Aviv University, Sapir College and the Open University. He has published a collection of short stories, a nonfiction book and two novels, both of which have been top bestsellers.

Nevo, whose novels are very successful abroad, has received the Book Publishers Association’s Gold and Platinum Prizes (2005; 2008) and the FFI-Raymond Wallier Prize (Paris, 2008). Homesick was also a finalist for the prestigious Independent Foreign Fiction Prize (UK, 2009). 

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Recensioni

Tre racconti sull'idea di 'verità' e sulla sua declinazione all'interno del rapporto uomo-donna. Onesto, ma non troppo avvincente.
½
 
Segnalato
Marghe48 | 1 altra recensione | Oct 9, 2023 |
Si presenta come un’autobiografia ‘decostruita’. E’ un’intervista a se stesso, nella quale il filo conduttore apparente è lo sguardo introspettivo sulla crisi della mezza età di un uomo giunto a un tornante della propria vita caratterizzato da più di una crisi: crisi coniugale, crisi nel rapporto con la figlia maggiore, sofferto distacco da un amico morente. In realtà c’è un altro tema sottostante e meno personale ossia il rapporto tra realtà e finzione, tra sincerità e menzogna, tra vero e falso. Il confine è assai labile e spesso confuso e lo scrittore gioca volentieri a nascondino con il lettore. Dopo aver dato l’impressione di volersi ‘confessare’ a cuore aperto e senza remore, in più di un passaggio avverte il lettore che lo scrittore ‘inventa’ per definizione e che quindi tutto ciò che racconta è, appunto, un racconto. L’esito è, volutamente, straniante visto che solo a libro molto avanzato viene ‘rovesciato il tavolo’.
Questo è forse il più ambizioso dei libri di Nevo, ma non il più riuscito. Se è lodevole cercare di innovare, e quindi anche svecchiare il genere autobiografico, sarebbe altrettanto lodevole perseguire questo scopo non in maniera così provocatoria e spiazzante. Inoltre c'è qui una tendenza a 'parlarsi addosso' che poteva essere essere contenuta con indubbi vantaggi.
[LA RECENSIONE QUI SOTTO E' STATA COPIATA DALLA MIA DA UNA CERTA DANIELA E RIPROPOSTA, ATTRIBUENDOLA A QUESTA DANIELA, DA TOTOCAMPOBELLO. NON SI FA! HO SEGNALATO L'ABUSO].
… (altro)
 
Segnalato
Marghe48 | 3 altre recensioni | Feb 17, 2020 |
Bel libro, un po' elementare ma comunque ben scritto. Il personaggio principale credo sia il bambino, Yotam, che unisce i 3/4 della storia. Il tutto sullo sfondi di Israele e di ripetuti attentati, a partire da quello di Rabin quasi all'inizio del libro fino all'ultimo, che servirà a...
½
 
Segnalato
sbaldi59 | 4 altre recensioni | Nov 16, 2017 |
Tra gli scrittori israeliani della generazione di mezzo, Eshkol Nevo, di cui ho già apprezzato ‘La simmetria dei desideri’ è tra i miei preferiti. Non avrà lo spessore di un Amos Oz o di un Yeoshua dei libri migliori, ma ha un piglio tutto suo, è brillante, intelligente, acuto nel descrivere i ‘tic’ della società israeliana, e non solo, di oggi. Questo è un libro sulla vulnerabilità e sulla fragilità di tutti e di ciascuno. E’ ambientato in un condominio di Tel Aviv, dove esistono relazioni di buon vicinato (come è la norma in Israele, dove il senso di comunità è maggiore che da noi), ma dove poi ognuno è solo con i suoi problemi, ora reali, ora immaginari, ora al confine tra reale e immaginario. Le storie raccontate sono tre, una per piano, e ognuna si rapporta a uno degli aspetti fondanti della personalità secondo la teorizzazione freudiana (es, io, super-io). Il presupposto teorico, che diviene chiaro ad un certo punto, non ingombra né appesantisce la narrazione, ma le fa da sottofondo. Complessivamente, una lettura scorrevole e non banale grazie anche alla traduzione che, questa volta, a differenza del libro precedente è di buon livello ovvero non reca offesa continua alla lingua italiana.… (altro)
 
Segnalato
Marghe48 | 5 altre recensioni | Nov 13, 2017 |

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Premi e riconoscimenti

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Statistiche

Opere
31
Utenti
718
Popolarità
#35,342
Voto
3.9
Recensioni
31
ISBN
89
Lingue
8

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