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Indro Montanelli (1909–2001)

Autore di Storia di Roma

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Sull'Autore

Serie

Opere di Indro Montanelli

Storia di Roma (1957) 338 copie
Storia dei greci (1901) 280 copie
L' Italia dei secoli bui (1965) 113 copie
L'Italia dei Comuni (1966) 50 copie
L' Italia del Novecento (1998) 43 copie
Il generale Della Rovere (1959) 42 copie
Storia d'Italia (2003) — Autore — 35 copie
Dante e il suo secolo (1964) 34 copie
Garibaldi (1968) 29 copie
Le nuove stanze (2001) 16 copie
Ritratti (1988) 14 copie
Il testimone (1992) 13 copie
Controcorrente: 1974-1986 (1978) 13 copie
Giorno di festa 12 copie
Morire in piedi (2006) 12 copie
Istantanee (1994) 11 copie
Qui non riposano (2001) 11 copie
Soltanto un giornalista (2002) 11 copie
I libelli (1975) 11 copie
Milano ventesimo secolo (1990) 10 copie
Cronache di guerra (1978) 9 copie
Gli incontri (2004) 7 copie
Storia d'Italia (2010) 7 copie
Montanelli narratore (1988) 7 copie
Aldo Moro juhtum (2004) 6 copie
El general de la Rovere (2013) 5 copie
Una Voce poco fa (1995) 5 copie
PERSONAJES (1973) 4 copie
Caro direttore (1991) 4 copie
Io e il Duce (2018) 4 copie
Mio marito Carlo Marx (2015) 4 copie
ROMANS WITHOUT LAURELS (1962) 3 copie
Ricordi sott'odio (2011) 2 copie
Primo tempo 2 copie
L'ETA' DI GIOLITTI (1976) 1 copia
I NOTABILI (1976) 1 copia
L'UNITA' NAZIONALE (1976) 1 copia
Italia en camisa negra (1978) 1 copia
Tesio 1 copia
La Italia lictoria (1982) 1 copia
Ritratti due volumi (1995) 1 copia
1: 476-1250 1 copia
[4]: I comuni 1 copia
4: 1789-1831 1 copia
5: 1831-1861 1 copia
6: 1861-1919 1 copia
7: 1919-1936 1 copia
8: 1936-1943 1 copia
9: 1943-1948 1 copia
10: 1948-1965 1 copia
12: 1993-1997 1 copia
Per Venezia 1 copia
Caro lettore (1994) 1 copia
Storia dei Greci (1960) 1 copia
Gentes del siglo (2013) 1 copia

Opere correlate

Secrets & Spies: Behind the Scenes Stories of World War II (1964) — Collaboratore — 182 copie
Il mulino del Po (1938) — Introduzione, alcune edizioni80 copie
Modern Italian Short Stories (1954) — Collaboratore — 6 copie

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Informazioni generali

Nome canonico
Montanelli, Indro
Nome legale
Montanelli, Indro
Data di nascita
1909-04-22
Data di morte
2001-07-22
Sesso
male
Nazionalità
Italy
Luogo di nascita
Fucecchio, Kingdom of Italy
Luogo di morte
Milan, Italy
Luogo di residenza
Milan, Italy
Istruzione
Università di Firenze, Italy
Attività lavorative
giornalista
Premi e riconoscimenti
Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1995)

Utenti

Recensioni

Impiego quasi un paio di anni per riprendere in mano la Storia d’Italia di Indro Montanelli e di Mario Cervi. In realtà mancavano alcuni numeri, quelli pubblicati successivamente all’acquisto di papà della intera collana. In questo volume, al solito molto interessante, Cervi e Montanelli partono dal 1978, l’anno dell’assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse. E chiudono il racconto nel 1993, il periodo dell’attacco allo Stato da parte della mafia. Probabilmente proprio nel carattere straordinario di quegli anni con uno Stato incapace di rispondere a diversi tipo di terrorismo c’è la matrice della crisi della politica italiana che, infatti, si è evaporata a seguito delle inchieste giudiziarie di tangentopoli. Ma il deterioramento delle istituzioni, della loro autorevolezza, era chiaramente un presagio di quanto stava per accadere. In questo volume Montanelli storico lascia nettamente la scena al cronista, la forma è sempre limpida, ma la narrazione diviene diversa e risaltano con evidenza le posizioni politiche del direttore de Il giornale. Proprio queste caratteristiche, unitamente ad una lettura storica troppo vicina ai fatti, rende il libro meno gradevole di altri proposti in questa bellissima Storia d’Italia.… (altro)
 
Segnalato
grandeghi | 1 altra recensione | Oct 24, 2023 |
Il ventennio è terminato con una sanguinosa guerra civile. L’Europa cerca una nuova pace, mentre nel mondo la contrapposizione tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica diventa sempre più netta. Venivano, infatti, gettate in quegli anni le basi della guerra fredda. Se ad est l’assimilazione dei Paesi invasi dai nazisti al credo comunista avveniva con i carri armati, in Occidente la decisione era rimessa ai cittadini. E in Italia il rischio dell’affermazione del partito comunista più importante dell’Europea occidentale e totalmente asservito alle indicazioni sovietiche era molto alto. Gli Stati Uniti sostenevano la democrazia cristiana, unica vera alternativa ai comunisti, con un programma di finanziamenti importante che, di fatto, fu la premessa del boom economico. Ma il Paese era diviso, le macerie della guerra civile ancora fumavano e le argomentazioni dei comunisti, come i modi, erano dogmatici. Gli italiani poterono scegliere due volte: nel 1946 optando per la Repubblica con un referendum che divise per l’ennesima volta l’Italia tra Nord e Sud. Il meridione si schierò con i Savoia, mentre il centro nord scelse la Repubblica. Le contraddizioni della storia. Ma il vero spartiacque fu rappresentato dalle elezioni del 19 aprile 1948, con due blocchi contrapposti che avrebbero aperto la strada a due Italie diverse. Gli italiani scelsero con ampissima maggioranza la libertà, preferirono le posizioni bigotte della Chiesa, l’affermazione delle tradizioni culturali del Paese alle promesse dei comunisti. La storia dimostra che gli italiani seppero, mai come allora, scegliere. Molto, molto interessante questo libro che aiuta a leggere la storia recente del nostro Paese.… (altro)
 
Segnalato
grandeghi | 1 altra recensione | Dec 19, 2021 |
Nel grande caos della mia vita cerco, al solito, nella lettura e nei libri un po' di ordine e allora se si deve andare avanti questa lunga cavalcata lungo la Storia d’Italia deve avere un termine. E siamo sulla strada buona. Il vergognoso armistizio dell’otto settembre è stato firmato, il tradimento del traditore Badoglio si è realizzato e gli italiani, in grandissima parte fino al giorno prima fieri fascisti, si scoprono il giorno dopo antifascisti. Nessuna difesa del regime, per carità, ma anche nella sconfitta e anche in guerra il valore dell’onore ha un senso. E, invece no, l’Italia si trova difesa in due, occupata dalle truppe alleate al Sud, dalle truppe naziste al nord. E due governi fantocci, quello di Badoglio a Roma e quello di Mussolini a Salò si intestano una guerra che non è più la loro. Ma che diventa una sanguinosa e truculenta guerra civile, fatta di dolore, morte, vendette e ladrocini. A Badoglio succede Bonomi, mentre Mussolini finisce la sua corsa su una forca a Piazzale Loreto, mentre dalle macerie di un Paese l’Italia cerca di risorgere, nel contrasto tra comunisti, che pretendevano l’intestazione in esclusiva della caduta del regime, e le altre forze politiche. Emerge, così la figura moderata di Alcide De Gasperi che porta il Paese che ha deciso la Repubblica, verso la Costituzione e il ritorno ad una nuova normalità. Il libro al solito è interessante, lo stile di Montanelli impeccabile, anche se si intravvede una non necessaria giustificazione delle sue note posizioni politiche.… (altro)
½
 
Segnalato
grandeghi | Sep 8, 2021 |
La riorganizzazione della lettura risente della necessità di riorganizzare la vita, la scomparsa di mamma è un dolore allucinante, non passa e non passerà mai. Troppo forte il rapporto, troppo importante lei come donna, figuriamoci come madre. Ma comunque mi faccio forza e provo ad andare avanti e terminato l’Ulisse di Joyce torno alla storia d’Italia di Montanelli, siamo in dirittura d’arrivo, L’Italia della disfatta è uno dei capitoli più tristi della storia del nostro Paese. E letto ai tempi dell’istituzione del governo Draghi, il primo riscontro è nell’incredibile capacità di voltare la faccia, Badoglio come Di Maio, fatto un re se ne fa un altro, ma i cortigiani rimangono al loro posto. L’atto di accusa di Indro Montanelli e Mario Cervi non ammette repliche, l’epilogo del fascismo, la fine del regime, il tramonto del sogno dell’impero vengono caratterizzati da una sola parola: tradimento. Tradito Mussolini, traditi i tedeschi, traditi gli alleati, finché possibile. I gravi errori del duce dall’entrata in guerra vengono ben posti in evidenza nel testo, il tentativo fallito di annettere la Grecia, la tragedia della spedizione in Russia, un esercito non attrezzato abbandonato puntualmente a sé stesso. Ma la pagina incredibile è quella scritta da Badoglio e da Vittorio Emanuele, un valzer di meschinità e pusillanimità che ancora oggi ci portiamo addosso come marchio di vergogna.… (altro)
 
Segnalato
grandeghi | Feb 17, 2021 |

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