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Klaus Modick

Autore di Konzert ohne Dichter

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Opere di Klaus Modick

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Sunset (2010) 28 copie
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Etichette

Informazioni generali

Data di nascita
1951-05-03
Sesso
male
Nazionalità
Germany
Nazione (per mappa)
Germany
Luogo di nascita
Oldenburg, Germany
Premi e riconoscimenti
Rheingau-Literaturpreis (2015)

Utenti

Recensioni

Mentre leggevo questo libro me ne è tornato continuamente in mente un altro: ‘Il libro dei bambini’ della grandissima (almeno in questo libro e in ‘Possessione’, altro non ho letto) Antonia Byatt. Il confronto è stato inevitabile perché i due libri coprono, almeno parzialmente, lo stesso periodo (fine ‘800, inizio ‘900) e lo stesso tema: nascita e dissoluzione di una comunità di artisti. L’uno ambientato prevalentemente, ma non solo in Inghilterra, l’altro in Germania. Ma il libro della Byatt surclassa questo di molte lunghezze, per ampiezza di orizzonte, profondità di sguardo, ricchezza di documentazione, complessità della costruzione narrativa e fluidità di scrittura (non so se si capisce, ma è in assoluto uno dei miei libri preferiti…. splendido!). Questo invece è un testo dignitoso, niente di più. E’ la storia dell’inizio e della fine dell’amicizia tra Rilke e il pittore, ma non solo, Vogeler, esponente di spicco dello Jugendstil che ha raccolto per un breve periodo una comunità di artisti intorno alla sua casa nella Bassa Sassonia. I caratteri dei due sono ben delineati. Rilke è descritto come geniale, ma esaltato ed egocentrico, Vogeler, pittore, ma anche architetto e decoratore, come artista ‘totale’ di grande successo tra i contemporanei, ma inquieto e insoddisfatto, quasi che la leziosità che è la cifra caratteristica della sua produzione risultasse stucchevole a lui stesso. Il libro si lascia certamente leggere e non manca di interesse specie per chi è attratto da quello specifico momento storico, ma la scrittura appare ‘legnosa’, il che potrebbe anche essere dovuto alla traduzione. Inoltre la scelta narrativa di mescolare i piani temporali, con continui salti avanti e indietro, oggi molto praticata, va, in questo caso, a discapito della linearità del racconto. Non si capisce mai a che punto si è della storia e tutto finisce in un ‘minestrone’. Prova ne è che ho appena finito di leggere, ma non sarei minimamente in grado di ripercorrere e riassumere i passaggi della storia.… (altro)
½
 
Segnalato
Marghe48 | 1 altra recensione | Aug 30, 2017 |

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