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Sull'Autore

Comprende i nomi: P. Milza, Pierre Milza, Pierre Milza

Fonte dell'immagine: Pierre Milza le 30 novembre 2002 à Sciences Po, à Paris

Serie

Opere di Pierre Milza

Les Fascismes (1985) 26 copie
Mussolini (1999) 25 copie
Histoire du XIXe siècle (1995) 20 copie
Histoire de la France, XXe siècle, tome 1 (1990) — Autore — 18 copie
Napoléon III (2004) 13 copie
Verdi e il suo tempo (2001) 11 copie
Garibaldi (2012) 5 copie
Voltaire (2007) 5 copie
Les relations internationales, 1945-1973 (1996) — Autore — 5 copie
Storia del fascismo (1982) 5 copie
Voyage en Ritalie (1995) 5 copie
Dictionnaire des fascismes et du nazisme (2014) — Autore — 4 copie
Dictionnaire des fascismes et du nazisme (2014) — Autore — 3 copie
Storia del fascismo (1995) 2 copie
Le Nogent des Italiens (2008) 2 copie
michel debre premier ministre (1959-1962) (2005) — A cura di — 1 copia
Pie XII (2014) — Autore — 1 copia
De Gaulle et l'Italie: actes du colloque, Rome, 1-3 mars 1990 (1997) — A cura di; Introduzione — 1 copia
Histoire terminale (1995) 1 copia
Le fascisme (1989) 1 copia

Opere correlate

Diario 1939-1943 (1946) — Prefazione, alcune edizioni87 copie
L'Italie contemporaine : De 1945 à nos jours (2009) — Collaboratore — 6 copie
Histoire des droites en France (1992) — Collaboratore — 2 copie

Etichette

Informazioni generali

Nome canonico
Milza, Pierre
Nome legale
Milza, Pierre Louis
Data di nascita
1932 -04-16
Data di morte
2018-02-28
Sesso
male
Nazionalità
Francia
Nazione (per mappa)
Francia
Luogo di nascita
3e arrondissement, Paris, Ile-de-France, France
Luogo di morte
Saint-Malo, Ille-et-Vilaine, Bretagne, France
Istruzione
Université de Paris 1 (Doctorat, Lettres, Thèse 'Français et Italiens à la fin du 19e siècle. Aux origines du rapprochement franco-italien de 19 00 - 19 02', 19 77)
Agrégation d'histoire (Rang 1er, 19 64)
Ecole normale d'instituteurs (1950)
Attività lavorative
Professeur (Histoire)
Historien (Histoire contemporaine, Fascisme, 5e République, France, Italie)
Directeur de collections éditoriales
Relazioni
Duroselle, Jean-Baptiste (Directeur de thèse)
Grosser, Pierre (Doctorant)
Guilhem, Forence (Doctorante)
Frétigné, Jean-Yves (Doctorant)
Milza de Cadenet, Olivier (Fils)
Organizzazioni
Institut d'Etudes Politiques, Paris, France (Assistant puis maître assistant, 19 68 l 19 77 / Professeur, 19 78 l 20 00)
Centre National de la Recherche Scientifique, Paris, France (Attaché de recherches, 19 66 l 19 68)
Lycée Michelet, Vanves, France (Professeur, Histoire, 19 64 l 19 66)
Education Nationale (Professeur de collège, 19 61 l 19 63)
Education Nationale (Instituteur d'école d'application, 19 53 l 19 60)
Institut universitaire de hautes études internationales, Genève, Suisse (IUHEI) (mostra tutto 8)
Centre d’histoire de l’Europe au XXe siècle , Paris, France (Fondateur, 19 84 l 20 00)
Revue d'histoire moderne et contemporaine (Directeur, 19 82l )
Premi e riconoscimenti
Grand officier de l’ordre du Mérite de la République italienne (1994)
Officier de la Légion d’honneur (2000)
Commandeur de l’ordre national du Mérite (2008)
Commandeur de la Légion d’honneur (2013)
Chevalier des Arts et Lettres

Utenti

Recensioni

Milza e Berstein seguono l'interpretazione del fascismo che si è ormai affermata pienamente grazie al successo che ha avuto, anche al di fuori di un pubblico specialistico. La monumentale biografia di Mussolini di Renzo De Felice. Gli autori riconducono l'origine del fascismo ai problemi irrisolti nati già nel corso dell'unificazione nazionale. La classe dirigente liberale post-unitaria che non ha saputo offrire occasioni di partecipazione civile e di riscatto sociale né alle plebi diseredate delle campagne, soprattutto meridionali, né alla classe operaia della tardiva industrializzazione urbana, l'incerto compromesso sociale giolittiano (privo di interlocutori validi nel campo dei partiti operai) sono responsabili della crisi permanente dell'identità nazionale italiana. I partiti socialista e comunista forse non hanno saputo proporre alla potente ondata di rivendicazioni e conquiste operaie e contadine del dopoguerra né una coerente politica rivoluzionaria né un progetto riformatore che poteva sostenersi solo col consenso delle classi subalterne. I due autori accentuano molto il carattere sovversivo piccolo-borghese del primo fascismo urbano, coi suoi caratteri antidemocratici ostni sia alla «imbelle» democrazia liberale e all'affarismo sia alle istituzioni consolidate del movimento operaio; senza trascurare il fascismo agrario, braccio armato della reazione antibracciantile. Il libro offre un quadro documentato, interessante e anche arguto dei caratteri del regime, sia nei suoi rapporti (di compromesso, di mediazione, di scontro) con la vecchia classe dirigente, con la monarchia, con le istituzioni culturali, sia nella sua oscillante e ostentatoria politica estera, fino al ritorno al demagogismo sanguinario della repubblica di Salò e al crollo finale.… (altro)
½
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Oct 13, 2014 |

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