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John Stuart Mill (1806–1873)

Autore di Saggio sulla liberta

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Sull'Autore

John Stuart Mill, Classical economist, was born in 1806. His father was the Ricardian economist, James Mill. John Stuart Mill's writings on economics and philosophy were prodigious. His "Principles of Political Economy, With Some of Their Applications to Social Philosophy," published in 1848, was mostra altro the leading economics textbook of the English-speaking world during the second half of the 19th century. Some of Mill's other works include "Considerations on Representative Government," "Auguste Comte and Positivism," "The Subjection of Women," and "Three Essays on Religion." John Mill died in 1873. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: London: Yale University Press, 2004.

Opere di John Stuart Mill

Saggio sulla liberta (1859) 5,692 copie, 41 recensioni
L'Utilitarismo (1863) 2,676 copie, 16 recensioni
On Liberty and Other Essays (1991) 1,045 copie, 1 recensione
La schiavitù delle donne (1869) 995 copie, 13 recensioni
Autobiografia (1873) 787 copie, 9 recensioni
On Liberty and The Subjection of Women (1996) 366 copie, 3 recensioni
On Liberty and Utilitarianism (1859) 335 copie, 4 recensioni
Considerazioni sul governo rappresentativo (1861) 269 copie, 1 recensione
Essays on Sex Equality (1970) 165 copie, 1 recensione
Mill on Bentham and Coleridge (1950) 77 copie, 1 recensione
Socialism (1987) 63 copie, 1 recensione
Auguste Comte and positivism (1961) 61 copie, 2 recensioni
Principles of Political Economy (Great Minds) (1848) 34 copie, 1 recensione
Theism (1957) 23 copie, 1 recensione
Political Writings (1982) 23 copie
Utilitarianism with Critical Essays (1971) 20 copie, 1 recensione
Selected writings (1968) 20 copie
Mill's ethical writings (1965) 18 copie
Nature (1998) 14 copie
The Contest in America (2009) 14 copie
Stuart Mill (1991) 13 copie
The Utilitarians (1986) 11 copie, 1 recensione
Saggi sulla religione (1987) 9 copie
Lost For Words (1990) 5 copie, 1 recensione
John Stuart Mill (1971) 5 copie
Writings on India (1990) — Autore — 5 copie
Bentham (1993) 5 copie
Essays on equality, law, and education (1984) — Autore — 5 copie
Essays on French history and historians (1985) — Autore — 5 copie
Additional letters of John Stuart Mill (1991) — Autore — 4 copie
Journals and debating speeches (1988) — Autore — 4 copie
Newspaper writings (1986) 4 copie
Liberalismo y socialismo (1996) 3 copie
Dizionario delle idee (2000) 3 copie
MBI LIRINE 2 copie
Miscellaneous writings (2016) 2 copie
England and Ireland (2009) 2 copie
Pagine scelte 2 copie
O slobodi (1988) 2 copie
MILL 2 copie
La servitù delle donne (2019) 2 copie
Naisen asema (1983) 2 copie
Public and parliamentary speeches (1988) — Autore — 2 copie
Memórias 1 copia
Svadheenta 1 copia
Utilitarismul 1 copia
La Igualdad de los sexos (1973) 1 copia
Hürriyet 1 copia
LA LIBERTAD 1 copia
MEMORIAS 1 copia
On Liberty ready (2017) 1 copia
Essays on poetry (1976) 1 copia
Essays on philosophy and the classics (1978) — Autore — 1 copia
Coleridge (2010) 1 copia
O politickej slobode (2001) 1 copia
Logika liberalizmu (2005) 1 copia
Poddanstvo žien (2003) 1 copia
Ethics 1 copia

Opere correlate

La democrazia in America (1835) — Introduzione, alcune edizioni5,971 copie, 32 recensioni
La democrazia in America volume 1. (1835) — Introduzione, alcune edizioni1,066 copie, 10 recensioni
The English Philosophers from Bacon to Mill (1939) — Collaboratore — 478 copie, 1 recensione
Critical Theory Since Plato (1971) — Collaboratore, alcune edizioni407 copie, 1 recensione
The Essential Feminist Reader (2007) — Collaboratore — 333 copie, 3 recensioni
The Norton Anthology of English Literature, 4th Edition, Volume 2 (1979) — Collaboratore — 253 copie, 1 recensione
American Government: Readings and Cases (1981) — Collaboratore, alcune edizioni250 copie, 2 recensioni
Social and Political Philosophy: Readings From Plato to Gandhi (1963) — Collaboratore — 249 copie, 1 recensione
Prose of the Victorian Period (1958) — Collaboratore — 219 copie
Coleridge's Poetry and Prose [Norton Critical Edition] (2003) — Collaboratore — 201 copie
Western Philosophy: An Anthology (1996) — Autore, alcune edizioni195 copie
Atheism: A Reader (2000) — Collaboratore — 190 copie, 3 recensioni
The Moral Life: An Introductory Reader in Ethics and Literature (1999) — Collaboratore — 184 copie, 2 recensioni
The Portable Victorian Reader (1972) — Collaboratore — 182 copie
Applied Ethics (1986) — Collaboratore — 124 copie, 1 recensione
The Range of Philosophy: Introductory Readings (1970) — Collaboratore — 55 copie
Classics of Modern Political Theory : Machiavelli to Mill (1996) — Collaboratore — 50 copie
The Modern Historiography Reader: Western Sources (2008) — Collaboratore — 36 copie
Political philosophy (1965) — Collaboratore — 33 copie
A Book of Essays (1963) — Collaboratore — 26 copie
Philosophy now : an introductory reader (1972) — Collaboratore — 25 copie
The liberal tradition in European thought (1971) — Collaboratore, alcune edizioni17 copie
Masters of British Literature, Volume B (2007) — Collaboratore — 16 copie
Philosophical Issues: A Contemporary Introduction (1972) — Collaboratore — 16 copie
Sources: Notable Selections in American Government (1996) — Collaboratore — 10 copie
Reading Ethics (Reading Philosophy) (2008) — Collaboratore — 10 copie

Etichette

Informazioni generali

Nome legale
Mill, John Stuart
Altri nomi
Mill, J. S.
Data di nascita
1806-05-20
Data di morte
1873-05-08
Luogo di sepoltura
Cimitiere de St. Véran, Avignon, Provence-Alpes-Cote d'Azur, France
Sesso
male
Nazionalità
UK
Luogo di nascita
Pentonville, London, England, UK
Luogo di morte
Avignon, France
Luogo di residenza
London, England, UK
Istruzione
University College London
Attività lavorative
Member of Parliament (1865)
civil servant
economist
political philosopher
women's rights activist
autobiographer (mostra tutto 8)
Clerk
philosopher
Relazioni
Mill, James (father)
Mill, Harriet Taylor (wife)
Russell, Bertrand (godson)
Organizzazioni
East India Company
UK House of Commons
Premi e riconoscimenti
Honorary Fellow, Royal Society of Edinburgh
Foreign Honorary Member, American Academy of Arts and Sciences (1856)
American Philosophical Society (1867)
Breve biografia
John Stuart Mill was one of the 19th century's most influential political and moral philosophers. He was a strong advocate of freedom of speech, freedom of thought, and the rights of women.

Utenti

Recensioni

Nel 1849 John Taylor morì e due anni dopo sua moglie Harriet Hardy poté sposare John Stuart Mill, al quale la accomunavano il pensiero filosofico e un amore nato ben prima della morte del primo marito. Harriet aveva idee ben precise in merito alla necessaria uguaglianza tra uomini e donne e finì per influenzare Mill.

Un'influenza che non si limitò alla scrittura di saggi, ma si tradusse anche in una battaglia politica contro la discriminazione delle donne. Fu proprio John Stuart Mill, deputato al parlamento inglese, a presentare nel 1867 l'emendamento che, sostituendo “uomo” con “persona”, modificò il Reform Act e permise così di estendere successivamente il diritto di voto alle donne.

Sulla servitù delle donne è del 1869 e ai tempi fu considerato un testo parecchio progressista – e parecchio oltraggioso per chi considerava la disparità dei sessi un fatto naturale e incontrovertibile. Mill, però, non ci sta ad accettare questa discriminazione e la demolisce a colpi di ragionamenti e argomentazioni.

Ora, non aspettatevi che Mill stia là a incitare le suffragette a incendiare le cassette della posta e a sfondare finestre: preferiva di gran lunga soluzioni meno violente (della serie, sediamoci intorno a un tavolo, così vi dimostro che siete solo una manica di sessisti senza cervello).

Non che le argomentazioni di Mill, con il senno del poi, fossero chissà quanto rivoluzionarie: oggi, per esempio, leggere di caratteristiche che sarebbero “innate” nelle donne ci farebbe ridere se non fosse che ancora in tanti sostengono queste tesi. Tuttavia, non riesco ad avercela con Mill per questo: scriveva nel 1869, che diamine! Trovo più sconvolgente che oggi ci siano persone convinte che la maternità sia l'unico, vero scopo della vita di qualunque donna e che senza figli queste finiranno per aggirarsi nel mondo con un profondo senso di vuoto e piene di rimpianti per la bella fertilità andata.

Quindi, se deciderete di leggere questo saggio (e io ve lo consiglio), non dimenticatevi mai del periodo storico nel quale è stato scritto: se in alcuni punti vi farà salire la bile, pensate che Mill, con le conoscenze che abbiamo oggi, oltre alla piena parità dei sessi, probabilmente sosterrebbe anche matrimonio egualitario e gestazione per altri.
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | Sep 19, 2023 |
Se non avete mai letto questo libriccino, vi prego con tutta me stessa di farlo. So che magari siete più interessati ai romanzi e forse la sola idea di leggervi un saggio (e pure di filosofia e politica!) vi fa ribrezzo, ma La Libertà di John Stuart Mill dovrebbe essere letto da tutti coloro che hanno la fortuna di vivere in uno stato democratico – e non solo.

Credo che, in un mondo dove sempre più persone cercando di far prevalere il loro punto di vista in maniera violenta, sia più che mai importante ricordarsi di non essere i detentori della verità assoluta – nemmeno se un dio superiore vi ha dettato le migliori regole possibili.

So che è terribile, destabilizzante e pauroso, ma è estremamente improbabile che una verità assoluta esista: in ogni caso, ostinarsi a imporre il proprio punto di vista agli altri non è il modo corretto per cercarla. Con implacabile ragionevolezza, Mill ci ricorda che qualunque principio, idea o affini è frutto di un processo di dibattiti, nuove filosofie e aggiustamenti delle vecchie, di errori – anche terribili – e successi. In sostanza, anche i principi più inderogabili, più universali sono contingenti: sto pensando al diritto di ogni uomo a nascere libero ed eguale in dignità e diritti (cit. Dichiarazione Universale dei Diritti Umani), per esempio.

Questo, contrariamente a quanto si vocifera, non toglie forza al principio, anzi. Sapere esattamente come si è arrivati a stabilire un certo principio è il modo migliore per mantenerlo forte e in salute. Pretendere, invece, che i principi siano venuti dall'alto li mette in grave pericolo: si finisce per dimenticare perché li si segue e per infrangerli senza difficoltà.

Oltretutto, a pensare che i principi siano immutabili nel tempo, si rischia di perdersi buone idee per migliorarli e renderli ancora più validi, forti e inclusivi. Infatti, che senso ha avere dei principi (o idee) che fanno del male ad alcune categorie di persone, escludendole dal godere di certi diritti? Oppure, che senso ha ostinarsi a portare avanti principi (o idee) resi obsoleti da nuove scoperte? Ricordate la teoria geocentrica, scalzata da quella eliocentrica? Quanto è stato stupido sostenere che quella frasetta nella Bibbia avesse ragione sull'evidenza scientifica? Ma quanto è stato destabilizzante scoprire che la Terra non era al centro dell'Universo?

Le novità, soprattutto quelle che hanno il cattivo gusto di scombussolarci la vita, ci spaventano e, quando siamo spaventati, ci nascondiamo. Fisicamente o mentalmente, non fa molta differenza. Le paure, però, nei limiti del possibile, vanno affrontate a viso aperto o a mente aperta.

Anch'io ho le mie idee preconcette e stupide. Ma cerco di tenere la mente aperta il più possibile, di leggere e ascoltare anche idee lontane anni luce dalle mie, di combattere i miei sciocchi pregiudizi. È difficile – a volte è maledettamente difficile – però è uno sforzo necessario alla convivenza civile tra persone diverse. Vogliamo davvero continuare a urlarci contro, pensando che chi la dura la vince, come i bambini dell'asilo? Per favore...
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 40 altre recensioni | Sep 12, 2023 |
Fin dalla sua pubblicazione nel 1858, il "Saggio sulla libertà" è stato considerato uno dei testi fondanti del liberalismo e il modello per la
costruzione di una democrazia reale. Quali sono la natura e i limiti del potere che la società può legittimamente esercitare sull'individuo?
Così si interroga John Stuart Mili in questo classico del pensiero politico. Alla base della risposta c'è il criterio utilitarista del massimo benessere
per il maggior numero di persone, che deve essere il fondamento delle norme che regolano il vivere comune. Nel suo percorso alla ricerca della
felicità, l'individuo è libero fino a quando non arreca danno agli altri: libero anche di esprimere il proprio dissenso dalle idee predominanti, libero
di non conformarsi a un modello di opinioni, sentimenti e usanze che la società impone come norma di condotta.
… (altro)
 
Segnalato
edascenzi | 40 altre recensioni | Jun 3, 2010 |

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