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Dacia Maraini

Autore di La lunga vita di Marianna Ucrìa

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Sull'Autore

The Florentine Maraini published her first novel, "La Vacanza" (The Holiday), which treats the theme of contemporary female sexuality, in 1962. The next year, she was awarded the Formentor Prize for the novel "L'Era del Malessere" (The Age of Malaise). Later in the decade, she moved almost mostra altro exclusively to theater, establishing the Teatro di Centocelle in Rome in 1969. Though she resumed prose writing, and also has published numerous collections of poetry, she is best known as one of the most important voices in contemporary Italian theater, a writer, director, and producer. In all of her works, Maraini's protaganists are women, often in conflict with men, who are seeking female solidarity. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: http://www.flickr.com/photos/giuseppenicoloro/ http://www.flickr.com/photos/giuseppenicoloro/2246514705/in/set-72157603706880065/

Serie

Opere di Dacia Maraini

La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990) — Autore — 558 copie
Bagheria (1993) 184 copie
Voci (1994) 164 copie
Il treno dell'ultima notte (2008) 130 copie
Buio (1999) 116 copie
Dolce per se (1997) 71 copie
Lettere a Marina (1981) 60 copie
L'età del malessere (1963) 60 copie
Colomba (2004) 57 copie
Donna in guerra (1975) 54 copie
Memorie di una ladra (1977) 48 copie
La vacanza (1962) 39 copie
Isolina (1987) 39 copie
The Train (1984) 28 copie
Cercando Emma (1993) 26 copie
La ragazza di via Maqueda (2009) 25 copie
Tusen og en natt [motion picture] (1974) — Screenwriter — 23 copie
ˆL'‰amore rubato (2012) 23 copie
La grande festa (2011) 22 copie
Un clandestino a bordo (1996) 22 copie
Mio marito (1999) 19 copie
Storia di Piera (1997) — Autore — 13 copie
Caro (2022) 12 copie
Tre donne (2017) 12 copie
La seduzione dell'altrove (2010) 10 copie
Ragazze di Palermo (2007) 9 copie
Donne mie 8 copie
E tu chi eri? (1973) 7 copie
Romanzi e racconti (2006) 4 copie
La scuola ci salverà (2021) 3 copie
Querido Pier Paolo (2022) 3 copie
Olustens år (2019) 3 copie
Passi affrettati (2007) 3 copie
Mangiami pure (1978) 3 copie
In nome di Ipazia (2023) 2 copie
Viva l'Italia 2 copie
Los años rotos (2018) 2 copie
Don Juan 2 copie
Femme en guerre (1977) 1 copia
Il coraggio delle donne (2020) 1 copia
Brugheria 1 copia
Stravaganza 1 copia
Meu Marido (2002) 1 copia
Processo a Madame Bovary (1991) 1 copia
Un sonno senza sogni (2006) 1 copia
In volo (2005) 1 copia
Maraini Dacia 1 copia
Il diritto di morire (2018) 1 copia
Teresa la ladra (2013) 1 copia
Se amando troppo (1998) 1 copia
Gita a Viareggio (2013) 1 copia
Mio marito (1979) 1 copia

Opere correlate

Il libro di Blanche e Marie (2004) — Postfazione, alcune edizioni497 copie
Short Stories in Italian (Parallel Text) (1999) — Collaboratore — 217 copie
The Vintage Book of International Lesbian Fiction (1999) — Collaboratore — 77 copie
New Italian Women: A Collection of Short Fiction (1989) — Collaboratore — 20 copie
Le servitù sessuali (1976) — Collaboratore — 1 copia

Etichette

Informazioni generali

Nome canonico
Maraini, Dacia
Nome legale
Maraini, Dacia
Altri nomi
MARIANI, Dacia
Data di nascita
1936-11-13
Sesso
female
Nazionalità
Italia
Luogo di nascita
Fiesole, Toscana
Luogo di residenza
Japan
Palermo, Sicily, Italy
Bagheria, Sicily, Italy
Rome, Italy
Istruzione
L'Istituto Statale della Ss. Annunziata, Florence, Italy
Attività lavorative
novelist
poet
playwright
short-story writer
screenwriter
Relazioni
Moravia, Alberto (lover)
Alliata di Salaparuta, Topazia (madre)
Maraini, Fosco (padre)
Pozzi, Lucio (marito)
Ortuzar Ovalle, Sonia (nonna materna)
Crosse, Yoi (nonna paterna)
Organizzazioni
Teatro del Porcospino (theater company)
Teatro della Maddalena (theater company)
Tempo di letteratura (literary magazine)
Premi e riconoscimenti
Laurea magistrale Honoris Causa - Università degli Studi di Foggia (2010)
Breve biografia
Dacia Maraini spent her early childhood in Japan, where her father was conducting ethnological research. Due to her parents' anti-Fascist views, the family was interned in a concentration camp for several years during World War II. After the war, they returned to Italy and lived in Bagheria, Sicily at the ancestral home of her mother. Dacia studied in Palermo, Florence and Rome, and began her writing career with articles in literary magazines. Her first novel was published in 1962. She has since become one of Italy's most distinguished writers and playwrights, and co-founder of a theater company. She is active in feminist causes and as a commentator on politics and society, writing columns for newspapers and weeklies.

Utenti

Recensioni

Dopo mesi e mesi di tartassamento da parte di Goodreads, che mi piazzava La lunga vita di Marianna Ucrìa tra i suggerimenti un giorno sì e l'altro pure, mi sono decisa a dargli retta e l'ho preso in prestito in biblioteca (una copia molto vissuta, tra l'altro).

Le prime cinquanta pagine mi hanno fatto dubitare della bontà del suggerimento: non dava l'impressione di essere granché come romanzo (neanche una schifezza, certo, ma mi ha indotto a chiedermi come mai Goodreads fosse tanto insistente...). Sembrava più che altro simile a molti altri romanzi desiderosi di indagare la pietosa condizione della donna nei secoli passati.

Le mie prime impressioni, però, sono naufragate non appena Dacia Maraini ha iniziato a fare sul serio, facendomi rivalutare anche l'inizio del romanzo. Marianna, infatti, è la perfetta protagonista della sua storia. Sordomuta fin da bambina, rappresenta esattamente la condizione del suo sesso nella Sicilia del Settecento, quando le donne erano poste sotto il controllo del parente uomo più affine, erano tenute a servire il bene superiore della famiglia e non potevano mettere bocca su quanto si decideva di loro.

Tuttavia, questa sua impossibilità di comunicare agevolmente con i suoi simili (ma forse anche la loro indifferenza in quanto ha da dire) fa fiorire in lei una grande sensibilità nell'interpretare ciò che le accade intorno e un grande amore per la lettura, visto che le parole scritte sono il suo unico modo per farsi capire. Ed è proprio tramite il suo sguardo che conosciamo la famiglia Ucrìa in tutto il suo dubbio splendore.

Nobili da generazioni e generazioni e ancora generazioni, gli Ucrìa sono riusciti nella non trascurabile impresa di collezionare al loro interno comportamenti e azioni abiette un po' di tutti i tipi. Impresa ancora maggiore se si pensa che tutto è stato abilmente nascosto per proteggere la famiglia nella sua interezza.

Marianna si ritrova quindi al centro di questo coacervo di individui boriosi e repressi a vario grado. Cosa fa? Li odia? Li schifa? Li manda a spendere? Be', prima di tutto li osserva e cerca di capire come siano arrivati a quel punto. In effetti, come si arriva al punto in cui le abitudini dei morti diventano più importanti delle abitudini dei vivi? Cosa scatta nella mente delle persone nel voler mantenere a tutti i costi (inclusi felicità e benessere altrui) lo status quo? Cosa ci spaventa davvero tanto del cambiamento?

Un romanzo estremamente garbato, che illustra i drammi individuali causati da una politica familiare volta al mantenimento del proprio patrimonio e del proprio prestigio in quanto nobili. Drammi che nessuno di noi può seriamente preferire a un cambiamento che migliori la vita di più individui, senza intaccare i diritti degli altri.
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 10 altre recensioni | Sep 13, 2023 |
Lo ammetto: ero influenzato (negativamente) quando ho preso questo libro della libreria di mamma. Negativamente da "La lunga vita di Marianna Ucria", che non mi era piaciuto.
Invece con questo romanzo la Maraini mi ha colpito MOLTO POSITIVAMENTE. Innanzitutto perchè non è un romanzo ma sono molte storie, tenute insieme da un filo neanche tanto sottile. Che alla fine l'autrice chiude male, onestamente (forse era meglio morisse la protagonista assente e/o non ricomparisse la nipote): ma resta comunque la spina dorsale del libro, che collega passato e presente, Colomba, Zaira e Pitrucc' i 'pilus, padre di Zaira emigrato in Asutralia senza riconoscere la figlia.
E poi per il narrare, l'utilizzo dei termini, il mischiare (obbligato) fra italiano e dialetto, mai usato a sproposito.
Un bel libro, davvero, venato dalla conclusione (troppo semplice) e dal ritorno, di cui si poteva anche farne a meno.
… (altro)
 
Segnalato
sbaldi59 | 2 altre recensioni | Dec 9, 2021 |
Scritto bene, troppo bene, con una ricerca di vocaboli in alcuni casi stucchevole e ridondante.
E poi non finisce; resta lì nel dubbio, come se preparasse una continuazione.
Romanzo femminile, scritto da una donna per le donne ma senza grinta, senza slanci di energia (se non uno, ridicolo e verso il finale, come se fosse dovuto) e senza mai uno scatto, una spinta, una voglia di deviare, di scartare. Però, ripeto, scritto molto bene. Esageratamente bene.
 
Segnalato
sbaldi59 | 10 altre recensioni | Aug 7, 2021 |
Emanuele è un bambino ribelle e pieno di vita che vuole costruirsi un paio di ali per volare come gli uccelli. Emanuele ha sempre addosso un odore sottile di piedi sudati e ginocchia scortecciate, l’“odore dell’allegria”. Emanuele si arrampica sui ciliegi e si butta a capofitto in bicicletta giù per strade sterrate. Ma tutto ciò che resta di lui è un pugno di lettere, e un quaderno nascosto in un muro nel ghetto di Lodz. Per ritrovare le sue tracce, Amara, l’inseparabile amica d’infanzia, attraversa l’Europa del 1956 su un treno che si ferma a ogni stazione, ha i sedili decorati con centrini fatti a mano e puzza di capra bollita e sapone al permanganato. Amara visita sgomenta ciò che resta del girone infernale di Auschwitz-Birkenau, percorre le strade di Vienna alla ricerca di sopravvissuti, giunge a Budapest mentre scoppia la rivolta degli ungheresi, e trema con loro quando i colpi dei carri armati russi sventrano i palazzi. Nella sua avventura, e nei destini degli uomini e delle donne con cui si intreccia la sua vita, si rivela il senso della catastrofe e dell’abisso in cui è precipitato il Novecento, e insieme la speranza incoercibile di un mondo diverso. (fonte: Rizzoli)… (altro)
 
Segnalato
MemorialeSardoShoah | 4 altre recensioni | Jun 1, 2020 |

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