Valerio Massimo Manfredi

I Bruni - Callisto, la Clerice, i loro figli, sette maschi e due femmine - e il loro regno: la cascina nella pianura emiliana, i campi coltivati con fatica perché diano frutto per il notaio che ne è proprietario, e la grande stalla, albergo per ogni pellegrino e luogo in cui ci si riunisce per celebrare il rito della veglia nelle lunghe notti d'inverno, quando Cleto, l'aedo, narra le sue storie meravigliose, retaggio di una tradizione millenaria. Questo mondo antico, fatto di valori elementari ma fortissimi, di leggende ancestrali, magie, scongiuri, di fatica immensa ma anche di certezze come il cibo, la casa, la solidarietà, non può sottrarsi al corso della storia.… (altro)

Carino, non il miglior romanzo di Manfredi ma sicuramente godibile.
La storia è sicuramente affascinante, l'ambientazione anche, seppur tuttavia non risalta particolarmente e si poteva sfruttare meglio, ma del resto questo è un limite abbastanza consueto nei libri di Manfredi.
Il protagonista funziona anche lui bene, umano e titanico allo stesso tempo; la ressa di personaggi che li si muove attorno fa la sua parte ma pecca di sviluppo, eccezione fatta per il personaggio di Luis e in misura minore per Jean.
La prima parte del libro è secondo me la migliore, è ben costruita e permette di appassionarsi al protagonista e ai suoi comprimari. La seconda parte è quella un po' più deludente. Succede tanto, forse troppo e sembra che ad un certo punto anche l'autore sia diventato "bulimico" e abbia iniziato semplicemente a vomitare lì vicende e avvenimenti un po' troppo simili gli uni agli altri, sempre più abbozzati e meno approfonditi.
Non che le pagine non si lascino leggere o non siano piacevoli, però mi hanno un po' saturato senza coinvolgermi alla fine.
Un romanzo gradevole comunque.… (altro)