Al Macy

Scaricato gratuitamente dal sito dell’autore, questo lungo racconto rappresenta il secondo episodio delle avventure di Jake Corby, agente segreto al centro di di spericolate imprese, ma adattato ai giorni nostri. Ecco perciò che il protagonista passa il tempo a prendersi in giro anche nelle circostanze più rischiose, dalle quali, oltretutto, si divincola grazie a stratagemmi spesso poco ortodossa: insomma, il suo personaggio fa pensare più a Chuck che a Jason Bourne, accompagnato com’è dal ritornello della lontananza dagli eroismi in ossequio alle promesse fatte alla fedele mogliettina. La figura di quest’ultima è una delle meno riuscite, visto che fa subito venire in mente le manierate sposine nei film a stelle e strisce degli anni Cinquanta: la stonatura è evidente e, al confronto, la quasi obbligata prevedibilità del resto del cast – il capo burbero e squalesco, bellone varie sparse qua e là – non danneggia più di tanto, mentre è ddel tutto superfluo l’inserimento di alcuni personaggi reali per le scene ambientate nella Situation Room della Casa Bianca E’ palese che di storia di genere si tratti e, se si cercano azione e divertimento, qui non vengono lesinati: l’indagine si di un gruppo di terroristi interni che abbatte i satelliti geostazionari giungendo a minacciare la stazione orbitante internazionale è raccontata con buon senso del ritmo, seppure resti nebuloso quale sia lo scopo degli attentati. La fumosità che avvolge i cattivi può essere dovuta al ridotto numero di pagine, laddove fa sorgere più di un dubbio il fatto che, presentandosi il libro come ‘thriller fantascientifico’, i due generi viaggino in maniera sequenziale senza mischiarsi in modo convincente: prima c’è il thriller (la caccia ai terroristi) e poi viene la fantascienza (il salvataggio dell’equipaggio della Mir). Entrambe procedono in compenso sotto la guida di una mano sicura ispirandosi sovente all’immaginario filmico e a fumetti, così che la narrazione consente di trascorrere un’oretta davvero piacevole che fa pure perdonare l’eccesso di usa-centrismo.… (altro)