Herbert R. Lottman (1927–2014)

Questo brevissimo testo di Lottman sul futuro dell’editoria è di grandissima attualità, visto il progetto di fusione tra Mondadori e Rizzoli, i due più grandi editori italiani. Per ripercorrere il libro, vediamo le dieci domande: 1) il commercio librario è in crisi? E’ una crisi universale? La risposta è no, anzi, il commercio librario non è in crisi, quello che è in crisi è il modello commerciale, basato sui best seller e su investimenti di breve periodo; 2) I grandi gruppi editoriali sono la soluzione? E anche in questo caso la risposta è negativa, anzi Lottman vede proprio le dimensioni industriali un limite per un settore che dovrebbe riacquisire dimensioni artigianali; 3) le piccole imprese possono sopravvivere? Si, e proprio per la qualità del prodotto che possono garantire; 4) le catene di librerie sono necessarie; si, ma le librerie indipendenti sono necessarie per garantire un’offerta eterogenea, anche sotto il profilo della specializzazione; 5) il prezzo fisso è eterno? No, perché il prezzo è un fattore determinante e può essere un fattore di penetrazione; 6) la vendita del libro diventerà internazionale come l’editoria? In questo caso l’autore non riesce a dare una risposta, anche attese le differenze linguistiche; 7) l’unità economica europea è un bene per il libro? No, perché impostata su valori economici e poca attenta alle esigenze della cultura; 8) le fiere del libro sono utili al libro? Si, perché consentono un serrato confronto tra domanda ed offerta; 9) la liberazione dell’Europa dell’est significa un mercato maggiore? Si, perché si tratta di un naturale incremento della domanda; 10) amore per il libro e profitto possono convivere? Si, ma il profitto non può essere l’obiettivo. Un libro interessantissimo.… (altro)