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W. Bruce Lincoln (1938–2000)

Autore di The Romanovs: Autocrats of All the Russias

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W. Bruce Lincoln was Distinguished Research Professor of Russian History at Northern Illinois University.
Fonte dell'immagine: credit:niu.edu

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Ottimo libro. Sicuramente uno dei migliori che abbia letto finora sulla storia della Russia prima della Grande Guerra. E' uno spaccato molto interessante di un Paese che nonostante le sue grandi potenzialità entrava nel XX Secolo in condizioni di inferiorità rispetto a molti paesi europei dell'epoca. La Russia degli inizi del 900 infatti era già attraversata da conati rivoluzionari. Il malcontento era già cominciato a farsi sentire nelle città come San Pietroburgo e Mosca, ma anche ad Odessa, Kiev, etc. Un sempre crescente proletariato urbano, proveniente per la maggior parte dalle campagne, riversatosi nelle città dove la Rivoluzione Industriale, cominciata in Russia peraltro molto in ritardo rispetto a molti paese d'Europa dell'epoca, cominciava a far sentire il proprio malcontento nei confronti dello sfruttamento a cui era sottoposto da parte dei proprietari nelle fabbriche. Tuttavia il governo riteneva di non dover fare alcuna concessione e ignorare le proteste che andavano ogni giorno di più aumentando. L'autocrazia degli zar in Russia, agli inizi del 900 era mortalmente in pericolo ma nessuno sembrava accorgersene. Il governo stroncava sul nascere ogni tentativo da parte dei semplici cittadini, stanchi e affamati, di far sentire le proprie ragioni. Nel 1904 gli interessi della Russia nel Lontano Oriente andavano a collidere con quelli di una nuova potenza che cominciava a far sentire il proprio peso e aveva mire imperialiste sulla Corea. Proprio gli eventi relativi al possesso della Corea e la necessita, cercata dal governo russo di deviare il malcontento del cittadino medio, facendogli dimenticare il proprio malcontento verso il governo e l'autocrazia, distraendolo con una guerra contro un nemico esterno, portarono quindi alla guerra contro il Giapppne. Inizialmente sottovalutato come un nemico di seconda categoria, il giapponese veniva ritenuto dai russi alla stessa stregua di uno "scimpanzé". Tuttavia dopo appena pochi mesi di guerra era ormai chiaro che i giapponesi erano riusciti a far collassare il "colosso" russo. L'anno successivo la Russia non poteva far altro che firmare un trattato di pace e concedere al Giapppne territori in Manciuria. L'anno 1905 portava in Russia un primo vero tentativo di insurrezione diffuso su vasti territori dell'Impero. In questo caso pero l'esercito riusciva a stroncare i moti rivoluzionari i quali peraltro non erano organizzati trattandosi perlopiù di eventi spontanei. Negli anni tra il 1905 e lo scoppio della I Guerra Mondiale l'Autocrazia degli zar in Russia riusciva a tenersi in piedi ormai non tanto per consenso del popolo, il quale aveva oramai iniziato ad odiare il vecchio sistema, bensì sulle baionette dell'esercito, le cariche di cavalleria dei cosacchi e il lavoro della polizia politica. Tuttavia la fine si avvicinava inesorabile con l'avvento della guerra in Europa. Questa volta quindi l'esercito (composto in massima parte da contadini) non avrebbe più difeso i Romanov ma avrebbe contribuito alla loro fine dopo 300 anni di regno.… (altro)
 
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xanax025 | 4 altre recensioni | Dec 29, 2010 |

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