Lauzier (1932–2008)

Michel compie diciotto anni, è tutto nel suo diario, le sue insicurezze, i suoi rancori, la rabbia mai sopita nei confronti del padre, sfogo delle sue insoddisfazioni. La famiglia borghese e progressista nella quale cresce gli appare la negazione delle sue ambizioni intellettuali, la sua lotta di classe è nei confronti della sua classe. E l’incontro con Salima, una ragazza bella quanto ignorante, priva di qualsiasi desiderio non materiale lo fa entrare in un mondo a lui sconosciuto; per la ragazza il cinema è Alain Delon e Belmondo, non conosce e non vuole conoscere l’arte, è disponibile ad andare a letto per soldi. Quando Michel le presenta la famiglia hippy del suo migliore amico Renè lei la valuta per quella che è, dietro pretese da intellettuali non vede nulla. Salima va a vivere con Michel e qui iniziano i deliri sessuali del ragazzo che non riesce a trovare per un mese il coraggio di andare a letto con la ragazza; e quando ci va ha una eiaculazione precoce. Nella seconda parte “Ritratto d’artista”, sono passati dieci anni. Michel si è sposato con Rolande, la sorella di Renè, e vive in un piccolo paese, Mont-Redon, dove prova a partecipare alla vita artistica della comunità locale. E anche qui si innamora di una donna, Madelaine, bella, ricca e colta, l’esatto opposto di Salima. E anche in questo caso tutte le sue insicurezze prendono forma. Lauzier è straordinario nel puntare con ironia ed intelligenza il dito contro le stravaganze e il conformismo degli intellettuali degli anni Ottanta, schernendoli e deridendoli. Oggettivamente un lavoro importante nell’ambito del fumetto internazionale.… (altro)