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Sull'Autore

Michael Korda was born on October 8, 1933 in London, England. He was educated at Le Rosey in Switzerland and at Magdalen College, Oxford. While serving in the Royal Air Force, he took part in the Hungarian Revolution of 1956. On its fiftieth anniversary, he was awarded the Order of Merit of the mostra altro People's Republic of Hungary. He is the former editor in chief of Simon & Schuster. He is also the author of numerous books including Hero: The Life and Legend of Lawrence of Arabia, With Wings Like Eagles: A History of the Battle of Britain, Clouds of Glory: The Life and Legend of Robert E. Lee, and Cat People, co-authored with his wife Margaret. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Michael Korda. Photo courtesy Darien Library.

Opere di Michael Korda

Ike: An American Hero (2007) 486 copie
Queenie (1985) 228 copie
The IMMORTALS (1992) 192 copie
La fortuna dei Bannerman (1989) 143 copie

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Robert E. Lee and the American Civil War in History: On learning from and writing history (Agosto 2014)

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Il vero Lawrence è probabilmente destinato a rimanere un personaggio elusivo visto che ogni biografo sembra aver ricreato il ‘suo’ Lawrence. Quello di M. Korda è un eroe a tutto tondo, per il quale sono spesso evocati gli eroi omerici (Lawrence è stato, tra le altre cose, anche un valido traduttore dell’Odissea), ma anche un personaggio complesso: ha alle spalle una storia familiare intricata, è caratterizzato da un rigore etico e da un’autodisciplina rigidissima, dà prova continuamente di una resistenza fisica e di una sopportazione del dolore senza uguali, è ambizioso, ma rifugge la popolarità specie mediatica, pur trovandosi spesso, e anche suo malgrado, al centro dell’attenzione, è dotato di un’ intelligenza eccezionale, pari solo alle sue capacità politiche, militari, tecniche e persino artigianali.
Tutto questo si è riversato nella causa araba che Lawrence ha sposato in toto e che gli ha permesso di esprimere la sua volontà di realizzazione eroica, riservandogli però anche grandissime delusioni, legate alle scelte politiche della grandi potenze, rispetto alle quali il suo eroismo e il suo idealismo individuali sono risultati perdenti senza rimedio. M. Korda racconta con grande minuzia e passo a passo, successi e sconfitte del suo personaggio, l’epopea e il declino, pur quest’ultimo temperato dalla stima e dall’affetto di tanti amici, importanti o meno.
Il grande dettaglio è, al tempo stesso, il pregio e il difetto di questo libro. Pregio perché niente sembra tralasciato, dal fatto importante a quello apparentemente minore, ma rivelatore di tratti della personalità, di inclinazioni, di scelte future. Difetto perché l’attenzione quasi ossessiva per il dettaglio rischia di far perdere di vista il quadro di insieme. Riesce comunque a emergere da questa amplissima ricostruzione biografica, oltre alla sfaccettata e per certi versi contradditoria personalità di Lawrence anche il gioco politico-coloniale spregiudicato, spesso irresponsabile e dalle conseguenze prevedibilmente disastrose, delle grandi potenze, Gran Bretagna e Francia in testa. Gli anni sono quelli della Prima Guerra Mondiale che hanno disegnato lo scacchiere mediorientale, giocando sui nazionalismi, fomentando odi etnici e tribali e creando le premesse per i disastri che abbiamo sotto gli occhi.
M. Korda scrive molto bene, in modo scorrevole e per niente pesante. E’ un osservatore cognito, ma anche sufficientemente distaccato. Ungherese di origine, è britannico di formazione ed educazione ed è naturalizzato statunitense. Si è documentato accuratamente, forse non sempre di prima mano, e ha attinto abbondantemente agli scritti dello stesso Lawrence, a cominciare da Seven Pillars of Wisdom.
Verso la fine del libro Korda non elude il discorso sulla sessualità di Lawrence e lo presenta, sempre più chiaramente, come un omosessuale latente, e con forti tratti masochistici, che ha represso e sublimato le sue pulsioni trasformandole in tensione eroica.
Tra le pecche del libro, la scarsità di cartine, che sarebbero invece assolutamente necessarie per seguire gli spostamenti e gli eventi militari nel deserto, ed inoltre il fatto che ben poco spazio viene concesso alle idee politiche di fondo di Lawrence. Si accenna solo molto marginalmente ad un suo progetto di trasformazione dell’Impero Britannico in una federazione, della quale avrebbero dovuto far parte i neonati stati arabi (Giordania e Iraq), ma senza ulteriori chiarimenti. Lawrence viene inoltre molto rapidamente assolto da possibili simpatie fasciste, sia verso i fascisti nostrani (conosceva Italo Balbo) sia verso Mosley & C. E’ certo possibile che fascismo e fascisti non gli interessassero, ma visti certi suoi atteggiamenti che, mutatis mutandis, non esiterei a definire dannunziani, la questione meritava qualche parola in più, in un libro che di pagine ne conta quasi 700. Di fatto, vista l’intelligenza e la lungimiranza politica di Lawrence, sulla quale M. Korda insiste molto, è difficile pensare che, pur essendo morto nel 1935, non si fosse fatto un’idea in proposito. Su questo punto a me la curiosità è rimasta.
… (altro)
½
 
Segnalato
Marghe48 | 13 altre recensioni | Oct 15, 2017 |

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