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Ryszard Kapuściński (1932–2007)

Autore di Ebano

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Sull'Autore

Ryszard Kapuscinski was born in Pinsk, a city now in Belarus on March 4, 1932. He received a master's degree in history from the University of Warsaw. He worked for the Communist journal Sztandar Mlodych, The Flag of Youth. He wrote an article describing the misery and despair of steel workers at a mostra altro new steel plant outside of Krakow that the party bosses had extolled as a showpiece of proletarian culture. He was fired and forced into hiding. Later his findings were confirmed by a blue-ribbon task force and he was awarded Poland's Golden Cross of Merit. In 1962, PAP, the Polish news agency, appointed him its only correspondent in the third world. His articles about third world conflicts eventually appeared in a series of books including The Emperor: Downfall of an Autocrat, about the lapsed life of Haile Selassie's imperial court; The Soccer War, which dealt with Latin American conflicts; Another Day of Life, about Angola's civil war; Shah of Shahs, about the rise and fall of Iran's last monarch; and Imperium, an account of his travels through Russia and its neighbors after the collapse of the Soviet Union. He also wrote for The New Yorker, The New York Times Magazine, and Granta. In 1981, the government of General Wojciech Jaruzelski stripped him of his journalistic credentials after he committed himself to the Solidarity trade union movement. He then began working with underground publishers, contributing poems, and supporting the dissident culture. He died January 23, 2007 at the age of 74. (Bowker Author Biography) mostra meno
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Opere di Ryszard Kapuściński

Ebano (1998) — Autore — 2,065 copie
In viaggio con Erodoto (2004) 1,694 copie
Imperium (1993) 1,074 copie
L'imperatore (1978) 1,046 copie
Shah-in-Shah (1982) 940 copie
Ancora un giorno (1976) 548 copie
L'altro (2006) 273 copie
Giungla polacca (1962) 97 copie
Lapidarium (1995) 71 copie
Nel turbine della storia (2007) 22 copie
Lapidarium IV (2000) 19 copie
Die Welt im Notizbuch (2000) 18 copie
3 x Kapuscinski (1993) 11 copie
Lapidaria I-III (1997) 10 copie
Lapidaria IV-VI (2008) 10 copie
Kirgiz schodzi z konia (1988) 9 copie
Lapidarium V (2002) 9 copie
Cesarz. Szachinszach (1988) — Autore — 8 copie
Stelle nere (2015) 8 copie
Se tutta l'Africa (2011) 7 copie
Dall'Africa (2000) 5 copie
Lapidarium III (1997) 5 copie
Wiersze zebrane (2008) 5 copie
Lapidarium VI (2007) 4 copie
Opere (2009) 4 copie
Oeuvres (2014) 3 copie
Taccuino d'appunti (2004) 3 copie
Prawa natury (2006) 3 copie
Ze Świata (2008) 3 copie
POESIA COMPLETA (2008) 2 copie
Afrika aslanı (2000) 2 copie
Car (2016) 2 copie
Notes 2 copie
Sjahen (1988) 1 copia
EL EMPERADOR 1 copia
TJETRI 1 copia
Cesarz 1 copia
Gỗ Mun 1 copia
Hoàng Đế 1 copia
2 1 copia
Szahinszach 1 copia
Drugi (2021) 1 copia
Lapidaria (2007) 1 copia
No abarco el mundo (2011) 1 copia
Estrellas negras (2013) 1 copia
Ebbenhout 1 copia

Opere correlate

The Best American Travel Writing 2000 (2000) — Collaboratore — 346 copie
Granta 88: Mothers (2004) — Collaboratore — 163 copie
Granta 21: The Story-Teller (1987) — Collaboratore — 156 copie
Granta 26: Travel (1989) — Collaboratore — 154 copie
Granta 28: Birthday: The Anniversary Issue (1989) — Collaboratore — 150 copie
Granta 48: Africa (1994) — Collaboratore — 143 copie
Granta 73: Necessary Journeys (2001) — Collaboratore — 139 copie
Granta 20: In Trouble Again (1986) — Collaboratore — 131 copie
Granta 33: What Went Wrong? (1990) — Collaboratore — 131 copie
Granta 15: The Fall of Saigon (1985) — Collaboratore — 97 copie
The Granta Book of Reportage (Classics of Reportage) (1993) — Collaboratore — 93 copie
Granta 16: Science (1985) — Collaboratore — 82 copie
Granta 147: 40th Birthday Special (2019) — Collaboratore — 56 copie
Op reis met... — Collaboratore — 6 copie
The Emperor {play} (2016) — Original Author — 3 copie

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Recensioni

Kapuscinksi è un giornalista polacco, che da inviato ha raccontato il Sud del mondo. In due lunghe interviste la curatrice del libro, Maria Nadotti lo porta a raccontare la sua vita da giornalista, il suo modo di raccontare i mondi che ha visto e narrato sulle pagine dei giornali. Il giornalista polacco è diventato famoso con alcuni libri, come Imperium, che sono diventati quasi un simbolo della cosiddetta controinformazione. Ma occorre dire che oltra al consueto politicamente corretto che trasuda dalle pagine di questo libro, alcune considerazioni sono importanti spunti di riflessione. La necessità, anzitutto, di collocare le cose della storia nella storia, di contestualizzare i fatti, per non lasciarli orfani delle cause; o la dura condanna dell’informazione contemporanea che sceglie le notizie da seguire, abbandonando la funzione di raccontare ciò che accade, ovunque accada. I direttori di testata manager hanno portato alla standardizzazione dell’informazione ed alla sua omologazione. Questo è il principale je accuse di Kapuscinksi. Un libretto interessante e, comunque, apprezzabile.… (altro)
 
Segnalato
grandeghi | Oct 24, 2020 |
Viaggiatore curioso e acuto, Kapuscinski si cala nel continente africano e se ne lascia sommergere, rifuggendo tappe obbligate, stereotipi e luoghi comuni. Abita nelle case dei sobborghi più poveri, brulicanti di scarafaggi e schiacciate dal caldo, si ammala di tubercolosi e si fa curare negli ambulatori locali; rischia la morte per mano di un guerrigliero; ha paura e si dispera. Ma non rinuncia mai allo sguardo lucido e penetrante del reporter, all'affabulazione del narratore: che parlino di Amin Dada o della tragedia del Ruanda, di una giornata in un villaggio o della città di Lalibela, tassello dopo tassello le pagine di "Ebola" compongono il mosaico di un mondo carico di un'inquieta e violenta elettricità.… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | 49 altre recensioni | Apr 2, 2020 |
Otto reportage di Kapuscinski sull’Africa inediti in italiano. Risalgono al 1959-60 per il Ghana di Kwame Nkrumah, fresco di indipendenza, e al 1961 per il Congo postlumumbista. Nella postfazione, Bogumil Jewsiewicki, professore universitario con lunga esperienza d’insegnamento in Zaire, contestualizza i reportage, evidenziando come i frammenti di realtà colti dal cronista contengano già le future, e così diverse, evoluzioni dei due Paesi. Questo, non senza rilevare certi suoi errori e chiarendo il motivo di alcune sue letture “di parte” (come il ritratto al vetriolo che il giornalista fa dei coloni belgi). Corredano il libro le foto ghanesi dell’autore (notare le pettinature “alla Lumumba”!).… (altro)
 
Segnalato
Pier-Maria | Oct 4, 2015 |
891.853 7 KAP
 
Segnalato
ScarpaOderzo | 49 altre recensioni | Apr 19, 2020 |

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