Serge Joncour

Julia Jarmond, journaliste américaine installée en France depuis 20 ans, enquête sur l'épisode douloureux du Vel d'Hiv. En remontant les faits, son chemin croise celui de Sarah, une petite fille qui avait 10 ans en juillet 1942. Ce qui n'était que le sujet d'un article devient alors, pour Julia, un enjeu personnel, dévoilant un mystère familial. Comment deux destins, à 60 ans de distance, vont-ils se mêler pour révéler un secret qui bouleversera à jamais la vie de Julia et de ses proches ? La vérité issue du passé a parfois un prix dans le présent... (fonte: amazon.fr)… (altro)

Julia Jarmond è una giornalista americana, moglie di un architetto francese e madre di una figlia adolescente. Da vent'anni vive a Parigi e scrive articoli impegnati e saggi partecipi. Indagando su uno degli episodi più ignobili della storia francese, il rastrellamento di tredicimila ebrei, arrestati e poi concentrati dalla polizia francese nel Vélodrome d'Hiver nel luglio del 1942, 'incrocia' Sara e apprende la sua storia, quella di una bambina di pochi anni e ostinata resistenza che sopravviverà alla sua famiglia e agli orrori della guerra. Impressionata e coinvolta, Julia approfondirà la sua inchiesta scoprendo di essere coinvolta suo malgrado e da vicino nella tragedia di Sara. Con pazienza e determinazione ricostruirà l'odissea di una bambina, colmando i debiti morali, rifondendo il passato e provando a immaginare un futuro migliore. (fonte: Mymovies)… (altro)

La notte del 16 luglio 1942 gli ebrei parigini vengono arrestati e ammassati al Velodromo d'Hiver, prima di essere deportati nei campi di concentramento. Sara ha solo dieci anni ma, al sentore dell'arrivo della gendarmeria, rinchiude il fratello minore nell'armadio della camera da letto, promettendogli che un giorno tornera' a riabbracciarlo. Sessant'anni dopo, la giornalista di origini americane Julia, trapiantata in Francia da piu' di vent'anni, riceve l'incarico di realizzare un reportage sul rastrellamento, che la conduce a un'inquietante scoperta: la casa in cui abita con il marito e' la stessa in cui viveva la famiglia di Sara… (altro)

Boris è un giovanotto di cui non si conosce nulla, che si presenta un giorno d'estate a casa dell'amico Philip, uno dei figli della ricca famiglia di produttori vinicoli che vivono nella loro tenuta sull'isola di Brehat, al largo delle coste bretoni. Ogni anni in occasione delle festività del 14 Luglio, Philip organizza dei giochi d'artificio sul mare, a cui Boris risulterebbe invitato. Ma Philip non è a casa, non è ancora rientrato dagli Stati Unit. Il nuovo venuto si presenta indossando un abito elegante completamente bianco, apparizione splendente che incanta insieme alle maniere intrepide e accattivanti della famiglia. Tutti lo trovano irresistibile, meno André Pierre, marito di Vanessa, una delle figlie, che intuisce qualcosa di sinistro. Il gioco di Boris si basa su una messa in scena: incantare, stregare e poi colpire. Un giallo scritto in modo abilissimo, con una scrittura agile che riesce a colpire il lettore. Joncour trasmette le medesime angosce e i medesimi dubbi dei suoi personaggi, rende vivida tutta la carica negativa di questa figura inquietante che si staglia sulla solarità di un'estate e sul seducente paesaggio atlantico.… (altro)