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Madeleine St. John (1) (1941–2006)

Autore di The Women in Black

Per altri autori con il nome Madeleine St. John, vedi la pagina di disambiguazione.

4 opere 864 membri 45 recensioni 1 preferito

Sull'Autore

Fonte dell'immagine: Madeleine St John / Credit Jerry Bauer

Opere di Madeleine St. John

The Women in Black (1993) 541 copie
The Essence of the Thing (1997) 212 copie
A Stairway to Paradise (1999) 61 copie
A Pure Clear Light (1996) 50 copie

Etichette

Informazioni generali

Data di nascita
1941-11-12
Data di morte
2006-06-18
Luogo di sepoltura
Kensal Green Cemetery
Sesso
female
Nazionalità
Australia
Luogo di nascita
Castlecrag, New South Wales, Australia
Luogo di morte
London, England, UK
Luogo di residenza
Notting Hill, London, England, UK
San Francisco, California, USA
Istruzione
University of Sydney
Queenwood School for Girls, Mosman
Attività lavorative
novelist
Relazioni
St John, Edward (father)
Tillam, Christopher (husband)
Cargher, Sylvette (mother)
Breve biografia
Madeleine St John (12 November 1941 – 18 June 2006) was an Australian writer, the first Australian woman to be shortlisted for the Booker Prize for Fiction (in 1997 for her novel The Essence of the Thing).

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Recensioni

"Each floor of the great building revealed substantially the same sight: of hundreds of women, all caution, all dignity abandoned, fighting for their rights to possession of frocks, skirts, jerseys, shoes, blouses and hats at great reduced prices. Who could blame them, who so much as criticise? They were driven not by any impulse so mere as greed or vanity, but by biological law which impelled them to make themselves fine: (...)"

Suona familiare questa scena?
Siamo da Goode's, un grande magazzino di lusso in Australia negli anni '50, in pieni saldi post natalizi.

Dopo il mattone "maiunagioia", che devo ancora digerire completamente, sentivo il bisogno di un po' di leggerezza. The women in black di Madeline St John ha fatto il suo dovere. Una commedia romantica con qualche spunto interessante e dialoghi divertenti.
Mi è piaciuta molto l'autoironia con la quale si presentano i "continentali": goderecci, amanti del buon cibo e sbaciucchioni. Ci rivedo molto l'idea che gli inglesi hanno di noi italiani.
E' il primo libro ambientato in Australia che mi capita di leggere; e anche loro si beccano il loro bello stereotipo.
"I had not imagined you to have such a tale to tell - you Australians are mysterious people, no one would guess that this is a place where people can also suffer. It is the constant sunshine, it hides everything but itself".

Si è fatto un gran chiacchierare intorno a questo romanzo, tirando in ballo femminismo ed emancipazione femminile.
Un po' forzato, a mio avviso.
E' vero che Lesley (o Lisa, che dir si voglia) si prepara ad entrare all'università, una delle poche del suo sesso all'epoca. Ma è anche vero che non abbiamo la certezza che ci andrà effettivamente e, in ogni caso, ci andrà solo previo il consenso paterno e se riuscirà ad ottenere una borsa di studio, perché il padre non è disposto a pagare le rette per una figlia femmina.
Le altre, perché le chiamiamo emancipate? Perché lavorano? Ma lo fanno per necessità e, infatti, appena possono smettono di lavorare.
Si sentono realizzate nel loro lavoro? Lo amano? Sono apprezzate per quello che fanno? No.
Il principale obiettivo di tutte è sempre il vecchio e classico "trovare marito" o trovare l'amore, quando il marito è già presente. E quali sono i mezzi? Rendersi carine grazie a un nuovo abito da festa, ovviamente.
L'unica eccezione è forse Magda, che, con il suo essere straniera, sembra essere autorizzata a comportarsi e a pensare in modo differente.
Insomma, mi aspettavo qualcosa di più rivoluzionario.
Per cercare di capire meglio, mi sono informata un po' sulla vita e l'educazione dell'autrice.
Be', lei sì che era un bel tipetto!
Nata ricca, manda tutta la famiglia a quel paese, e si ritrova a vivere in una casa popolare a Londra. malata di enfisema polmonare, che la costringe attaccata a una bombola di ossigeno, non smette di fumare. Fa impazzire agenti ed editori con la sua pignoleria e il suo caratteraccio. Nel suo testamento pone il veto a nuove traduzioni della sua opera dopo la sua morte perché non potrà controllarle!
Ecco, qui sì che c'è un bel po' di ribellione ed emancipazione. Probabilmente anche un pizzico di follia.
Ma ci pensano gli uomini a rimettere le cose in ordine:

"Young girl. New frock, Box of chocolates. That's all just as it should be!"

http://lettureedintorni.blogspot.com/2020/05/the-women-in-black-madeline-st-john...
… (altro)
 
Segnalato
librivendola | 34 altre recensioni | May 19, 2020 |

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