John Irving (1) (1942–)

Pur avendo già letto diversi romanzi di Irving, su questo mi sono ...arenato.
Troppo pesante, confuso, con pochi slanci di ironia che hanno invece contraddistino tanti altri suoi libri.
A tutto questo non aiuta una traduzione veramente obsoleta, che andrebbe rifatta da cima a fondo.
Sinceramente non lo consiglio nemmeno ai fan di Irving!

Anche questo romanzo di Irving mi ha appassionato fino all'ultima pagina, ma sinceramente non lo consiglierei come "primo libro" a chi non conosce l'autore perchè potrebbe rivelarsi un po' noioso.
Purtroppo la traduzione di quarant'anni fa di Paolini è ormai pietosa, a dir poco: ci vorrebbe una traduzione nuova di zecca per apprezzare di più il romanzo.

Un'altra bellissima storia (è questo il termine più adatto) di Irving, narrata con la sua consueta carica di ironia e a tratti di vera comicità, in un contesto invece drammatico.
Ci si innamora del protagonista e dei personaggi che lo circondano.
Ormai è tra i miei autori preferiti e sto leggendo tutta la sua produzione.
Lettura consigliata...(a chi ne condivide lo stile!).

Uno dei primi romanzi di Irving, pubblicato nel 1972.
Dopo aver letto tanti altri suoi libri sono rimasto un po' eluso da questo: il suo stile è ancora immaturo, migliorerà nelle successive pubblicazioni.
Non consigliabile a chi non ha mai letto nulla di Irving...solo per suoi fans (come me) che vogliono completare la biblioteca.