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Harold A. Innis (1894–1952)

Autore di The Bias of Communication

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Harold A. Innis served as a dean at the University of Toronto

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Impero e comunicazioni nella sua sintetica maestosità è una sorta di zibaldone dell’evoluzione dei mezzi di comunicazione; Innis è il maestro, di fatto, di MacLuhan che è riuscito, comunque, a prendere la scena del palcoscenico della teoria della storia della comunicazione. Perfetta l’introduzione di Andrea Miconi che prepara in maniera intelligente la lettura di un testo estremamente complesso. Innis parte da una sorta di dogma iniziale, ossia la dipendenza delle civiltà dalle modalità di collocazione dei mezzi di comunicazione nello spazio, in maniera orizzontale, e quindi rapida, o nel tempo, utilizzando materiali pesanti ma duraturi. Il problema del lavoro di Innis è che l’autore canadese sviluppa un periodo temporale lunghissimo, dall’antico Egitto al novecento, in poco più di duecento pagine; e lo fa con un ritmo serrato in cui bisogna introdurre anche l’elemento del rapporto dei mezzi di comunicazione con le civiltà analizzate. Innis passa in dettaglio i vari mezzi utilizzati per trasferire la conoscenza, dalla tradizione orale dell’epica greca, alla pietra, la creta, il papiro, la pergamena e la carta per evidenziare come gli stessi siano simultaneamente causa ed effetto dell’evoluzione della storia dell’uomo e delle sue organizzazioni sociali. In realtà il testo di Innis è un’opera fondamentale per comprendere la storia e non andrebbe semplicemente letto, ma tenuto sullo scaffale dei libri da consultare.

Recensione del 7 maggio 2010
Innis è uno dei maggiori autori della scuola di Toronto. Ed Impero e comunicazione è un caposaldo. Basti pensare che Mac Luhan è stato un allievo di Innis. Splendida l’introduzione di Andra Miconi che è di grande ausilio nella successiva lettura di un libro, oggettivamente, ostico. Innis analizza in maniera approfondita il rapporto tra Stati e mezzi di comunicazione con un approccio fortemente orientato alle tecnologie. Infatti, l’autore studia tutta l’evoluzione dei mezzi di comunicazione nel corso della storia. È un viaggio lungo, che passa per l’antico Egitto, la Grecia, la Mesopotamia, arrivando ai primi anni del Novecento. È un viaggio veloce che determina la necessità di non perdere mai la bussola. È come detto, sotto questo profilo l’ottima introduzione di Miconi che aiuta, e non poco, la lettura. Molto interessante è l’analisi temporale e spaziale dei mezzi di comunicazione di massa ed il rapporto con i sistemi di potere. Secondo Innis la stabilità di un sistema dipende dalla capacità di contemperare l’estensione del territorio e lo sfruttamento del tempo. Nel senso di durata. Ed estremamente interessante è l’analisi dei mezzi di comunicazione: la pietra, la ceramica, la ceramica, il papiro, la pergamena e, infine, la carta. Un libro fondamentale per gli studiosi di questa memoria.
… (altro)
 
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grandeghi | 3 altre recensioni | Nov 14, 2016 |

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