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Opere di Sebastiano Fusco

Opere correlate

The Land of Mist (1926) — A cura di, alcune edizioni132 copie
L'isola delle voci e La spiaggia di Falesà (1993) — A cura di, alcune edizioni40 copie
Fantasmi irlandesi (1973) — A cura di, alcune edizioni29 copie

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Fusco è un autore che non conoscevo e mi lasciava perplesso dopo aver letto ciò che ha scritto uno dei più grandi esperti di Lovecraft, ossia S.T. Joshi. Ma, dopo la lettura dell’intero grande libro, mi sono ricreduto.

Fusco utilizzando il metodo degli storici, analisi e ricostruzione della storia attraverso i documenti, utilizza la corrispondenza di e per Lovecraft come metodo per raccontare la sua vita e i suoi libri.



Il correttore di bozze del libro, se esiste ancora o si utilizza il computer non saprei, potrebbe tranquillamente andare a numerare i sassi tondi giacenti attorno al Lago Tticaca e ordinarli per dimensioni e peso. Finito questo lavoro sarebbe degno di tornare al lavoro di correttore a cui è stato addetto per una svista.



Ottima la cronologia parallela.



Alcuni brani interessanti:



“Il centro dell’originalità lovecraftiana è il passaggio dal punto di vista strettamente antropocentrico, che connotava il classico racconto ottocentesco del sovrannaturale, a una visione cosmica del terrore.”

(pagina 17)



“I kallikanzari sono folletti maligni del folklore del Sud-Europa e dell’Anatolia. Vivono sottoterra, ma salgono in superficie durante i dodici gioni di Natale, dal 25 dicembre al 6 gennaio quando, con il solstizio d’inverno, il Sole ferma il suo movimento stagionale apparente e lo inverte. Quando sono nel sottosuolo, i kallikanzari segano il tronco dell’Albero del Mondo in modo da farlo crollare, insieme a tutta la Terra. Quando stanno per finire, sorge il Natale e loro vengono in superficie per tormentare gli esseri umani con malizie e dispetti. Il giorno dell’Epifania, il Sole riprende il suo cammino e loro devono tornare sottoterra per continuare a segare. Durante la loro assenza, però, l’influsso rigenerante del Natale ha guarito l’Albero del Mondo, dunque devono ricominciare da capo. Questo avviene ogni anno.”

(pagina 89, nota 6)

“Un tempo, durante una notte, io fui una farfalla che volava contenta del suo destino. Poi mi svegliai, ed ero Chuang-Chu. Chi sono in realtà? Una farfalla che sogna di essere Chuang-Chu, oppure Chuang-Chu che si immagina di essere stato una farfalla?”

(pagine 200 e 201)
… (altro)
 
Segnalato
NewLibrary78 | Dec 27, 2023 |

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