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Luciano Floridi

Autore di ˆLa ‰rivoluzione dell'informazione

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Sull'Autore

Luciano Floridi is Professor of Philosophy and Ethics of Information, Oxford Internet Institute, University of Oxford, UK.

Opere di Luciano Floridi

The Ethics of Information (2013) 24 copie
Internet (1998) — Autore — 8 copie

Opere correlate

Megatech: Technology in 2050 (2017) — Collaboratore — 71 copie
Alan Turing: His Work and Impact (2013) — Collaboratore — 36 copie
The Cambridge Companion to Ancient Scepticism (2010) — Collaboratore — 32 copie

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Recensioni

Come sapete, Luciano Floridi ormai scrive direttamente in inglese, tradotto da Massimo Durante che ormai lo conosce abbastanza bene da riuscire a orizzontarsi tra secche e rapide della filosofia contemporanea. Questo libro è in realtà solo la metà del volume inglese corrispondente, "The Logic of Information"; manca la parte in cui la metateoria della filosofia dell'informazione viene applicata. Devo dire che introduzione e primo capitolo, in cui Floridi spiega cosa fa la filosofia, scorrono bene. Per i curiosi, la filosofia si pone "domande aperte", quelle cioè alle quali due persone colte e intelligenti possono dare risposte differenti (sì, mi pare un modo molto furbo di eludere il problema). E naturalmente le domande aperte di questo inizio del terzo millennio non sono più quelle di una volta, e quindi bisogna "riavviare" la filosofia: secondo Floridi è la teoria dell'informazione la base da cui partire. Sono anche arrivato a comprendere la necessità di stabilire il libello di astrazione (LdA) per dare le risposte più adatte a una domanda. Ma dopo di quello mi sono perso del tutto: per esempio la differenza tra la filosofia costruzionista propugnata da Floridi e il costruttivismo mi resta ignota. L'ultimo capitolo è dedicato a incensare Alan Turing come capostipite della "quarta rivoluzione" (dopo Copernico, Darwin e Freud); non che Turing abbia fatto filosofia, ma del resto Floridi non apprezza Freud se non come archetipo per la terza rivoluzione; almeno con Turing c'è un apprezzamento di base. In definitiva resta il mio solito problema dell'incapacità di comprendere la filosofia...… (altro)
 
Segnalato
.mau. | Dec 10, 2020 |
Come il buongiorno si vede dal mattino, così dalla Introduzione si vede il ... buon libro ...

"Istruzione, affari e industria, viaggi e logistica, banche, vendita al dettaglio e shopping, intrattenimento, welfare e sanità, politica e relazioni sociali, in breve la vita stessa per come la conosciamo oggi è diventata inconcepibile senza la presenza di pratiche, prodotti, servizi e tecnologie digitali. Chiunque non sia stupito di fronte a una tale rivoluzione digitale non ne ha afferrato la portata. Stiamo parlando di un nuovo capitolo della storia umana. Naturalmente, molti altri capitoli l'hanno preceduto. Erano tutti ugualmente significativi. L'umanità ha sperimentato un mondo prima e dopo la ruota, la lavorazione del ferro, l'alfabeto, la stampa, il motore, l'elettricità, la televisione o il telefono. Ogni trasformazione è unica. Alcune di queste hanno cambiato in maniera irreversibile il modo in cui comprendiamo noi stessi, la nostra realtà e l'esperienza che ne facciamo, con implicazioni complesse e di lungo periodo. Stiamo ancora scoprendo nuovi modi per sfruttare la ruota, basti pensare alla ghiera cliccabile dell'iPod. Al contempo, è inimmaginabile ciò che l'umanità potrà ottenere grazie alle tecnologie digitali. Nessuno nel 1964 (vedi capitolo 1) avrebbe potuto immaginare come sarebbe stato il mondo solo cinquant'anni dopo. I futurologi sono i nuovi astrologi. Eppure, è anche vero che la rivoluzione digitale accade una volta sola, e cioè adesso. Questa particolare pagina della storia umana è stata voltata ed è iniziato un nuovo capitolo. Le generazioni future non sapranno mai com'era una realtà esclusivamente analogica, offline, predigitale. Siamo l'ultima generazione che l'avrà vissuta.
Il prezzo di un posto così speciale nella storia lo si paga con incertezze che destano preoccupazioni. Le trasformazioni indotte dalle tecnologie digitali sono sorprendenti. Giustificano un po' di confusione e di apprensione. Basta guardare i titoli dei giornali. Tuttavia, il nostro posto speciale in questo spartiacque storico, tra una realtà completamente analogica e una sempre più digitale, porta con sé anche straordinarie opportunità. Proprio perché la rivoluzione digitale è appena iniziata, abbiamo la possibilità di plasmarla in modi positivi che possono fare progredire sia l'umanità sia il nostro pianeta. Come disse una volta Winston Churchill, "prima siamo noi a dare forma agli edifici; poi sono questi a dare forma a noi". Siamo nella primissima fase di costruzione delle nostre realtà digitali. Possiamo costruirle bene, prima che inizino a influenzare e modellare noi e le generazioni future nel modo sbagliato. La discussione sul bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno è inutile perché la questione davvero interessante è come possiamo riempirlo.

Per individuare la strada migliore da percorrere nello sviluppo delle nostre tecnologie digitali, il primo, fondamentale passo è cercare di averne una maggiore e migliore comprensione. Non dovremmo sonnecchiare nella creazione di un mondo sempre più digitale. L'insonnia della ragione è vitale, perché il suo sonno genera errori mostruosi. Comprendere le trasformazioni tecnologiche in atto sotto i nostri occhi è cruciale, se vogliamo guidare la rivoluzione digitale in una direzione che sia preferibile (equa) dal punto di vista sociale e sostenibile da quello ambientale. Ciò può tradursi solo in uno sforzo collaborativo. Pertanto, in questo libro, offro il mio contributo condividendo alcune idee su un particolare tipo di tecnologia digitale, l'intelligenza artificiale (IA), e un problema specifico, la sua etica."
… (altro)
 
Segnalato
AntonioGallo | Jul 11, 2022 |

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