Kim Fielding
Autore di Brute
Sull'Autore
Fonte dell'immagine: author picture from Goodreads
Serie
Opere di Kim Fielding
The Clockwork Heart 7 copie
The Dance 6 copie
Celebrate!, Dreamspinner Press: 2014 Advent Calendar (31-in-1) — Collaboratore — 4 copie
Refugees 3 copie
Chambered 2 copie
Caught 2 copie
The Bureau: Volume 3 2 copie
Sleigh Ride, Dreamspinner Press: 2015 Advent Calendar (31-in-1) — Collaboratore — 2 copie
The Tale of August Hayling 2 copie
Regifted 1 copia
The Bureau: Volume Four 1 copia
Consumed 1 copia
Farkas: Gothika 1 copia
The Hunter 1 copia
Christmas Present 1 copia
Don't Try This at Home — Autore — 1 copia
Opere correlate
Evergreen: Dreamspinner Press 2012 Advent Calendar (31-in-1) — Collaboratore — 3 copie
Never Too Late: a Dreamspinner Press Anthology (30-in-1) — Collaboratore — 3 copie
Homemade for the Holidays, Dreamspinner Press: 2019 Advent Calendar (30-in-1) (2019) — Collaboratore — 1 copia
Warmest Wishes, Dreamspinner Press: 2018 Advent Calendar (31-in-1) — Collaboratore — 1 copia
Stocking Stuffers, Dreamspinner Press: 2017 Advent Calendar (31-in-1) — Collaboratore — 1 copia
Etichette
Informazioni generali
- Nome canonico
- Fielding, Kim
- Altri nomi
- Gerstenfeld, Phyllis
- Sesso
- female
- Nazionalità
- USA
- Attività lavorative
- author
writer
professor - Breve biografia
- Kim Fielding lives in California and travels as often as she can manage. A professor by day, at night she rushes into a phone booth to change into her author costume (which involves comfy clothes instead of Spandex and is, sadly, lacking a cape). Her superpowers include the ability to write nearly anywhere, often while simultaneously doling out homework assistance to her children. Her favorite word to describe herself is "eclectic" and she finally got that fourth tattoo.
Kim donates all royalties from her self-published works to Doctors Without Borders.
Utenti
Recensioni
Liste
Premi e riconoscimenti
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Statistiche
- Opere
- 112
- Opere correlate
- 8
- Utenti
- 1,635
- Popolarità
- #15,710
- Voto
- 3.8
- Recensioni
- 210
- ISBN
- 126
- Lingue
- 3
- Preferito da
- 1
Ebbene sì, Bruto è un romanzo estremamente frustrante. Ha due buoni personaggi ben caratterizzati, Aric (alias Bruto) e Gray, e una buona storia, ma si perde inspiegabilmente nella narrazione. Non so se Bruto sia uno dei primi lavori dell'autrice o se il suo editor fosse ubriaco quando si è occupato di questo romanzo, ma contiene un numero spropositato di ripetizioni. Ripetizioni che non facilitano la lettura e rischiano di mandare a ramengo anche l'evoluzione dei personaggi. Esempio: Aric si crede stupido e indegno di essere amato. Bene, ma non puoi continuare a fargli ripetere la stessa solfa e nello stesso identico modo fino alla fine, soprattutto dopo che ha trovato qualcuno che lo ama. Potrà avere dei dubbi, delle incertezze, ma non pensare all'amore come se non l'avesse mai incontrato.
Oltre alle ripetizioni, poi, Bruto è anche squilibrato: ci sono molte scene di vita quotidiana di Aric narrate con dovizia di particolari e che, prese singolarmente, sono molto carine. Tuttavia, spesso non ritroviamo la stessa attenzione e approfondimento nelle scene tra lui e Gray, che, teoricamente, dovrebbero essere al centro del romanzo. Esempio: non c'è una scena di sesso narrata per esteso. Ora, non che in un romanzo d'amore debba esserci per forza la scena di sesso, ma la mia impressione leggendo Bruto è stata di mancato appagamento. Kim Fielding inizia con i preliminari e poi ci pianta lì, dicendoci che hanno arruffato le lenzuola e via. Non dà l'idea di voler accennare al sesso solo per concentrarsi sullo sviluppo emotivo della storia tra Aric e Gray (il che mi sarebbe andato bene), ma sembra proprio volerlo evitare. Incomprensibile.
Un altro aspetto fonte di perplessità è stato il mondo fantastico nel quale è ambientato il romanzo. È così poco definito che a momenti di dimenticavo che fosse un fantasy: per buona parte del romanzo ho avuto la sensazione che fosse un romance storico. È un difetto che ho ritrovato in altri romanzi di questi tipo e non mi ha infastidito più di tanto (non quanto ciò le ripetizioni e lo squilibrio, comunque).
Quello che mi è davvero piaciuto di Bruto sono i personaggi: Aric e Gray, in testa, ma anche Alys, Warin, Cearl, Aldfrid, Lord Maudit... tutti molto interessanti. Aric è il tipico gigante buono: grande e grosso, non solo è incapace di fare del male a chicchessia, ma cerca anche di porre rimedio a qualunque situazione reputi ingiusta. Gray, invece, sebbene abbia passato dodici anni in condizioni disumane, rimane un tipino tutto pepe ed è davvero tanto, tanto dolce vederlo interagire con Aric.
Alys, la cuoca, è molto materna e prende subito Aric sotto la sua ala protettrice, mentre Warin, suo fratellino, vede nel gigante buono un'occasione per vivere meravigliose avventure in città. Il taciturno, ma acuto Cearl è un esempio di come, con meno parole, Kim Fielding riesca a creare personaggi ben caratterizzati: l'ho adorato, sebbene compaia pochissimo.
Aldfrid, principe non erede al trono, è un gran cag**otto e a un certo punto, nonostante faccia tutto l'affascinante, avrei voluto strozzarlo. Per sua fortuna, si salva in corner, insieme a Lord Maudit, che forse era solo str***o...
Un ultimo accenno a Kashta: ditemi che l'autrice gli ha dedicato un libro (o che ha intenzione di farlo). Credo che nei prossimi giorni non riuscirò a sentire la parola meditazione senza sghignazzare senza ritegno. Kashta è il sacerdote che tutte le coppie dovrebbero avere: è stato così bravo da distrarmi da un finale che altrimenti mi avrebbe fatto sbottare. Zen, Baylee, zen... lo dice il sacerdote Kashta.… (altro)