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Leslie A. Fiedler (1917–2003)

Autore di Love and Death in the American Novel

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Sull'Autore

Leslie A. Fiedler, a literary critic, was a professor of English at the State University of New York, at Buffalo. His well-known preoccupation with social and psychological issues emerged with Love and Death in the American Novel (1960), which became a major critical text of the 1960s. In this book mostra altro he argued that American writing has been shaped by an inability to portray mature sexual relationships and by an underlying fear of death. Fiedler admonished critics, teachers, and readers of literature to connect text and context-to consider a poem, for example, as the sum of many contexts, including its genre, the other works of the author, the other works of his time, and so forth. Fiedler's notions of moral ambiguity echo Matthew Arnold's focus on art as criticism of life, but with an energy and style peculiar to himself. Fiedler depended greatly on generalizations (usually unexpected), making his critical remarks reflect broader considerations. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: lifeinlegacy.com

Opere di Leslie A. Fiedler

Waiting for the End (1964) 53 copie
In Dreams Awake (1975) — A cura di — 42 copie
No! in Thunder (1960) 31 copie
A New Fiedler Reader (1977) 29 copie
Being Busted (1969) 18 copie
Nude Croquet (1969) 12 copie
The last Jew in America (1966) 11 copie
The art of the essay (1958) 9 copie
To the Gentiles (1972) 9 copie
Unfinished Business (1972) 5 copie
Back to China 3 copie
Le Retour du Peau-Rouge (1971) 1 copia

Opere correlate

Gli innocenti all'estero: viaggio in Italia dei nuovi pellegrini (1869) — Postfazione, alcune edizioni3,827 copie
Il buon soldato Sc'veik (-0001) — Prefazione, alcune edizioni3,524 copie
Il cacciatore di daini (1841) — Introduzione, alcune edizioni2,826 copie
Literature: An Introduction to Fiction, Poetry, and Drama (1995) — Collaboratore, alcune edizioni917 copie
Odd John (1935) — Introduzione, alcune edizioni473 copie
The Book of Philip Jose Farmer (1973) — Postfazione, alcune edizioni226 copie
Whitman [ed. Fielder] (1959) — A cura di, alcune edizioni86 copie
Arguing Comics: Literary Masters on a Popular Medium (1656) — Collaboratore — 71 copie
Great Esquire Fiction (1983) — Collaboratore — 70 copie
The Bedside Playboy (1963) — Collaboratore — 23 copie
James Branch Cabell: Centennial Essays (1983) — Collaboratore — 22 copie
Wonders: Writings and Drawings for the Child in Us All (1980) — Collaboratore — 18 copie
Leaves of Grass One Hundred Years After (1955) — Collaboratore — 14 copie
Perspectives on poetry (1968) — Collaboratore — 7 copie
Buffalo Bill and the Wild West (1981) — Collaboratore — 6 copie
Mark Twain, Selected Writing American Skeptic (1983) — Prefazione — 5 copie
Playboy Magazine | May 1963 (1963) — Collaboratore — 3 copie
The Best American Short Stories 1950 (1950) — Collaboratore — 3 copie

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Recensioni

Per la prima volta, dopo anni di studi dedicati ai temi dell'identità ebraica in letteratura e nella società, agli archetipi letterari e ai miti di fondazione delle diverse coscienze nazionali, Leslie Fiedler ha deciso di raccogliere in un libro quegli scritti, altrettanti passaggi spericolati sulla china di un tetto scosceso. E sono scritti forti, eclettici, di un professore che resiste a tutte le chiusure accademiche e insiste a riportare quelle trame mitiche nel tessuto sociale, svelando per esempio la persistenza dell'antisemitismo nei modelli letterari, ma anche nei modi di pensare delle classi più povere. Saggi spiazzanti, come quelli su Joyce, letto una volta tanto non dalla parte di Stephen Dedalus ma da quella di Bloom: un Joyce-FiedlerBloom, padre ebreo buono e patetico. O Cristo ebreo, Ulisse ebreo, sotto il segno della persecuzione e dell'esilio. Scritti ricchissimi di riferimenti e di inedite associazioni come quello sul Santo Graal; il cui mito, con un paradosso inquietante, viene ricondotto a una rilettura delle Sacre Scritture secondo la vulgata cristiana. E su questo tema ritorna un secondo saggio dal singolare titolo Perché il Cavaliere del Santo Graal è ebreo?. Protagonisti di queste pagine sono i grandi scrittori della tradizione ebraica americana, ma anche le posizioni, definite post-ebraiche, di autori più recenti, che fanno un uso ambiguo e autolesionista dell'arma dell'ironia. Una meditazione su Giobbe e una conclusione su Olocausto e Memoria chiudono, completando un quadro irriverente, le riflessioni del più irriducibile dei «critici» tout-court.… (altro)
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Mar 23, 2015 |

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