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Hans Fallada (1893–1947)

Autore di Ognuno muore solo

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Sull'Autore

Hans Fallada is a pseudonym of Rudolf Ditzen, who was born in Greifswald, Germany, in 1893. Many of Fallada's works, including the posthumously published The Drinker, were about his life, which was rife with addictions and instability. Another subject of his works was his homeland Germany. Earlier mostra altro works, including international bestseller Little Man, What Now?, show a Germany that would allow itself to become a Nazi nation under Hitler. Later works deal with the aftermath and guilt of this decision. He died on February 5, 1947, in Berlin. (Bowker Author Biography) mostra meno

Opere di Hans Fallada

Ognuno muore solo (2009) 3,602 copie
E adesso, pover'uomo? (1932) — Autore — 1,000 copie
The Drinker (1950) — Autore — 435 copie
Wolf Among Wolves (1937) 333 copie
Nightmare in Berlin (1947) 187 copie
Once a Jailbird (1934) 176 copie
A Small Circus (1931) 170 copie
Iron Gustav (1940) 122 copie
Nel mio paese straniero (2009) 111 copie
Ein Mann will nach oben (1953) 79 copie
Damals bei uns daheim (1941) 68 copie
Heute bei uns zu Haus (1943) 30 copie
Once We Had A Child (1980) — Autore — 20 copie
Der Jungherr von Strammin (1943) — Autore — 19 copie
Aquest cor que et pertany (1939) — Autore — 15 copie
Liefde en puin (2018) 13 copie
Seul dans Berlin (1947) 13 copie
Der ungeliebte Mann (1986) — Autore — 12 copie
Wolf Among Wolves, Vol. 1 (1972) — Autore — 10 copie
Wolf Among Wolves, Vol. 2 (1970) 10 copie
Lilly and Her Slave (2022) 7 copie
Märchen und Geschichten (1985) 7 copie
Erzahlungen (1980) 7 copie
Frühe Prosa 1: Romane (1993) 5 copie
Gesammelte Erzählungen (1967) 3 copie
Obras 2 copie
Malheur-Geschichten (2019) 2 copie
Wizzel Kien : der Narr von Schalkemaren (1995) — Autore — 2 copie
Ltenweihnachten (2005) — Autore — 2 copie
Marerittet 1 copia
Ensam i Berlin del 2 (2019) 1 copia
Ensam i Berlin del 3 (2019) 1 copia
Ensam i Berlin - Del 4 (2019) 1 copia
2005 1 copia
Ensam i Berlin del 1 (2019) 1 copia
Senza amore 1 copia
Ricominciare 1 copia

Opere correlate

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Informazioni generali

Nome canonico
Fallada, Hans
Nome legale
Ditzen, Rudolf Wilhelm Friedrich
Altri nomi
Fallada, Hans
Data di nascita
1893-07-21
Data di morte
1947-02-05
Luogo di sepoltura
Carwitz, Duitsland
Sesso
male
Nazionalità
Duitsland
Luogo di nascita
Greifswald, Pomerania, Kingdom of Prussia, German Empire
Luogo di morte
Berlin, Germany
Luogo di residenza
Leipzig, Germany
Istruzione
Königin-Carola-Gymnasium, Leipzig, Saxony, Germany
Gymnasium Fridericianum, Rudolstadt, Thuringia, Germany
Attività lavorative
interim mayor (Feldberg ∙ Germany)
journalist
clerk
bookkeeper
novelist
potato grower (mostra tutto 7)
estate agent
Relazioni
Rowohlt, Ernst (uitgever)
Putnam, George (publisher)
Organizzazioni
Wandervogel
International Order of Good Templars
Reichsarbeitsdienst (RAD)
Breve biografia
Hans Fallada's life story reads like an outsized novel. Before World War II, his novels were international bestsellers and his first big success Little Man, What Now? (1933) was adapted into a Hollywood movie. After the rise of the Nazis to power that year, his work was banned from being sold outside Germany. He refused to join the Nazi party and was arrested by the Gestapo; although released, he was regularly interrogated by the Nazis about his writing. He refused to flee the country. The pressure took its toll and as he resorted to drugs and alcohol for relief; he was eventually imprisoned in an asylum for the criminally insane. He survived and was freed at the end of the war. But he was a shattered man and died in 1947 at age 53. He remained a popular writer in Germany after his death, but outside his own country he faded into obscurity for decades. Then in 2009, American publishers began reissuing his works in translation and his talents were rediscovered.

Utenti

Recensioni

Un libro davvero potente ed unico.

I temi principali trattati nel libro "Ognuno muore solo" di Hans Fallada sono:

Resistenza: Il romanzo esplora la resistenza e la lotta della gente comune nella Germania nazista. Rappresenta la volontà di opporsi al regime e di combattere per la libertà, nonostante le difficoltà e i pericoli

Disperazione: Il libro mette in evidenza la disperazione e la sofferenza delle persone durante la guerra. Mostra come la situazione politica e sociale influenzi la vita quotidiana e porti alla disperazione e alla perdita di speranza.

Corruzione e opportunismo: "Ognuno muore solo" presenta anche una critica alla corruzione e all'opportunismo presenti nella società berlinese dell'epoca. Fallada descrive personaggi che si adeguano al regime nazista per interesse personale o per sopravvivere, mettendo in luce la mancanza di integrità morale.

Denuncia dell'istinto umano: Un altro tema centrale del romanzo è la denuncia dell'istinto umano. Fallada esplora la natura umana e mette in luce l'istinto alla sopravvivenza, la paura e la solitudine che possono influenzare le scelte e le azioni delle persone.

Questi temi si intrecciano nella trama del romanzo, offrendo una visione realistica e toccante della vita durante la Seconda Guerra Mondiale in Germania.
… (altro)
 
Segnalato
AntonioGallo | 157 altre recensioni | Jul 21, 2023 |
Deutschland während der Weltwirtschaftskrise: Als Emma, genannt „Lämmchen“ erfährt, dass sie ein Kind erwartet, heiraten sie und ihr Lebensgefährte Johannes Pinneberg. Als Johannes allerdings seine gute Anstellung verliert, wird das Geld knapp. Über Beziehungen erhält er kurzzeitig einen neuen Job als Verkäufer, doch dann muss er wieder stempeln gehen. Während die Krise sich verstärkt und immer mehr Menschen darunter leiden, versucht die kleine Familie irgendwie über die Runden zu kommen. (fonte; retro del dvd)… (altro)
 
Segnalato
MemorialeSardoShoah | 1 altra recensione | Jun 12, 2022 |
Il libro di Fallada, pubblicato nel 1932, racconta le vicende di un giovane commesso, di sua moglie, del loro bambino. ... (fonte: Google Books)
 
Segnalato
MemorialeSardoShoah | 27 altre recensioni | May 5, 2020 |
È da persone come queste, come i coniugi Pinneberg – modesti pazienti onesti – che sono venuti fuori i nazisti?», induce a chiedersi Beniamino Placido, a commento di E adesso, pover’uomo? Fu pubblicato nel 1932, nella Germania di Weimar già presa nel vortice che l’avrebbe piombata nel Nazismo. Ottenne in pochi mesi vette di vendita altissime, tradotto subito in dieci paesi: tra cui l’Italia dove giunse in una versione edulcorata nel linguaggio, privata di scene pruriginose, alquanto rieducata politicamente. Sul lettore di oggi che sa come andò a finire, il libro fa più o meno l’effetto di un ultimo urlo lanciato ai posteri appena prima che sia caduta la notte. Hans Fallada, l’autore, apparteneva alla tendenza artistica della Nuova Oggettività, un neorealismo che si prefiggeva di corrispondere al desiderio di vedere rappresentata l’esistenza concreta. Ed infatti messa in scena è la crisi del piccolo borghese tedesco, stretto in un disagio angosciosamente privo di percepibili vie di uscita: quasi un come si diventa nazisti, ma con l’intuizione felice di raccontarlo entro la cornice di un romanzo sentimentale. La storia è l’amore di Johannes Pinneberg e di Emma Mörschel, detta Lämmchen, agnellino. Un matrimonio freschissimo, a causa di un’imprevista gravidanza, che comincia subito ad essere letteralmente inghiottito dallo spettro della disoccupazione che porta miseria, smarrimento e minacce alla dignità, mentre il prossimo diventa incomprensibile e lontano. Lui è il kleiner Mann del titolo in tedesco, un «uno di noi», fragile, senza pretese, apolitico, piuttosto vago; Emma è figlia di una famiglia di duri operai socialdemocratici e comunisti, maltrattata in famiglia, commessina, dolce ma ferma. E intorno, gli altri: la famiglia di Emma col fratello spinto ogni giorno in un cupo estremismo; la vedova Scharrenhöfer, la padrona di casa rovinata dall’inflazione; il contabile Lauterbach, arruolatosi nelle SA per rompere la noia; la madre di Johannes Mia, tenutaria di un bordello e il suo spregiudicato amante di buon cuore; il commesso Joachim, del movimento naturista. È il Volk, che al momento sembra avvertire solo risentimento e restituire ostilità, ma che presto Hitler illuderà di essere un unico protagonista: «Ora nessuno doveva più sentirsi in colpa perché non capiva cosa stesse succedendo o perché non partecipava – scrive Ralf Dahrendorf, nel testo che accompagna questa nuova traduzione. – Adesso c’era un ordine nel quale tutte le questioni venivano risolte. Ein Volk, ein Reich, ein Führer».… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | 27 altre recensioni | Feb 14, 2020 |

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