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Bret Easton Ellis

Autore di American psycho

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Sull'Autore

Bret Easton Ellis was born in Los Angeles, California on March 7, 1964. He attended Bennington College. In 1985, at the age of 23, his first novel, Less Than Zero, was published. His other works include The Rules of Attraction (1987), The Informers (1994), Glamorama (1998), Lunar Park (2005), and mostra altro Imperial Bedrooms (2010). His most controversial book was American Psycho, a book for which he received an advance in the amount of $300,000 from Simon and Schuster, who then refused to publish the book while under attack from women's groups in regards to the content of the book. It was later made into a feature film. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Bret Easton Ellis photographed in 2000 by Henry Bond.

Serie

Opere di Bret Easton Ellis

American psycho (1991) 13,879 copie
Meno di zero (1985) 5,779 copie
Le regole dell'attrazione (1987) 3,586 copie
Glamorama (1998) 3,255 copie
Lunar park (2005) 2,993 copie
Acqua dal sole (1994) 2,012 copie
Imperial bedrooms (2010) 1,199 copie
The Shards (2022) 406 copie
White (2019) 254 copie
Less Than Zero [1987 film] (1987) — Writer — 44 copie
Letters from LA (2006) 18 copie
The Informers [2008 fillm] (2009) — screenplay — 13 copie
Alex Israel Bret Easton Ellis (2017) — Narratives — 8 copie
The Canyons [2013 film] (2013) — Writer — 6 copie

Opere correlate

American Psycho [2000 film] (2000) — Original book — 297 copie
Granta 47: Losers (1994) — Collaboratore — 128 copie
The Granta Book of the Family (1995) — Collaboratore — 88 copie
After Yesterday's Crash: The Avant-Pop Anthology (1995) — Collaboratore — 66 copie
The Paris Review 200 2012 Spring (2012) — Collaboratore — 27 copie
Reasons to Believe: New Voices in American Fiction (1988) — Collaboratore — 6 copie
American Psycho: Original 2013 London Cast Recording (2013) — Original book — 2 copie

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Discussioni

Bret Easton Ellis advice wanted in 1001 Books to read before you die (Agosto 2008)

Recensioni

Assolutamente da leggere. Molte le assonanze con la Tartt (ambientazione, romanzo di formazione) e Stephen King (richiami a canzoni e automobili).
 
Segnalato
Claudy73 | 14 altre recensioni | Mar 29, 2024 |
Beh, non si può negare che Ellis sia bravo. Le pagine scorrono in un flusso narrativo quasi continuo, i personaggi e le descrizioni si susseguono senza stacchi o cesure, le descrizioni restituiscono con pochi tratti ambientazioni e stati d’animo, i dialoghi sono serrati e incalzanti – anche se forse qualcuno li potrà trovare troppo cinematografici. Il problema è che il lettore ben presto si trova a chiedersi che necessità ci sia di un ‘Meno di zero’ venticinque anni dopo: il romanzo si apre con alcune pagine di ammiccamento metaletterario, ma ben presto tornano gli stessi personaggi, con gli stessi vizi, le stesse paranoie, la stessa vuota visione del mondo e del prossimo, in un crescendo di narcisismo egoista. Non so se lo scrittore sia davvero un moralista, perché a volte dà l’impressione di sguazzare un po’ nella deboscia dei suoi personaggi: di certo ama la maniera, visto che cesella con cura e qualche ripetizione gli abusi di alcool, droga e sesso in cui amano perdersi l’io narrante Clay, l’aspirante attrice disposta a tutto Rain e la varia, ma sempre benestante, umanità che gli gira attorno. La struttura del romanzo è quella del noir, il che ha originato abusivi paragoni chandleriani, ma l’adesione al modello sembra più che altro un espediente per raccontare i vizi nascosti nei quartieri di lusso della Città degli Angeli: non tanto per l’andamento confuso, comune anche ai maestri del genere, ma per le morti violente che paiono sproporzionate al contesto e vengono spiegate in un finale che lascia il lettore quantomeno perplesso. Al termine, ovviamente, nessuno si redime e Clay e gli altri restano a galleggiare nelle loro vite inconcludenti e ostentatamente amorali: si spera che, se tra un quarto di secolo torneranno di nuovo sulla scena, la loro terza età abbia qualcosa di diverso da raccontare.… (altro)
 
Segnalato
catcarlo | 42 altre recensioni | Oct 8, 2014 |
Per le prime 100 pagine cerco di capire come mai i personaggi vengono descritti ossessivamente attraverso gli abiti indossati e i locali frequentati. Poi mi rendo conto che serve ad entrare nel meccanismo patologico dell'io narrante. ' Profondamente disturbante, mi sono chiesto più di una volta come Ellis abbia potuto scriverlo come esorcismo o monito, anzichè come testimonianza. Forse xchè l'identificazione fatta con l'uso della narrazione in prima persona mi ha profondamente turbato.
 
Segnalato
testafralemani | 289 altre recensioni | Jan 17, 2012 |
Ci ho messo sei mesi, a finire sto libro da fighetti.
 
Segnalato
vagueFROIDE | 289 altre recensioni | Mar 26, 2009 |

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