David Ebershoff
Autore di La 19. moglie: [una setta, molti segreti e un omicidio...: romanzo]
Sull'Autore
David Ebershoff is the author of "The Danish Girl" and the publishing director of "The Modern Library". Hi newest book is entitled, "The 19th Wife." (Publisher Provided)
Fonte dell'immagine: Photo by Edie High Sanchez
Opere di David Ebershoff
The Rose City [short story] 1 copia
Preacher 01/08 1 copia
Opere correlate
Girls Who Like Boys Who Like Boys: True Tales of Love, Lust, and Friendship Between Straight Women and Gay Men (2007) — Collaboratore — 103 copie
Etichette
Informazioni generali
- Nome canonico
- Ebershoff, David
- Data di nascita
- 1969
- Sesso
- male
- Nazionalità
- USA (birth)
- Luogo di nascita
- Pasadena, California, USA
- Luogo di residenza
- Pasadena, California, USA
New York, New York, USA - Istruzione
- Brown University
University of Chicago
Keio University (Tokyo)
Polytechnic School (Pasadena) - Attività lavorative
- author
editor
teacher - Organizzazioni
- Random House (Editor at large)
Columbia University - Premi e riconoscimenti
- Lambda Literary Award
American Academy of Arts and Letters Rosenthal Foundation Award
Ferro-Grumley Award for Excellence in LGBT Literature
New York Public Library Young Lions Award -- Finalist
James Tiptree Award Finalist
True West Magazine's Best Western Fiction Writer in America, 2009 (mostra tutto 8)
Galaxy British Book Awards Finalist
ALA Stonewall Book Award Finalist - Agente
- Elaine Koster (Elaine Koster Literary Agency)
Utenti
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Statistiche
- Opere
- 9
- Opere correlate
- 8
- Utenti
- 4,843
- Popolarità
- #5,185
- Voto
- 3.7
- Recensioni
- 344
- ISBN
- 105
- Lingue
- 16
- Preferito da
- 9
La storia prende spunto da fatti realmente avvenuti: Einar Wegener è stato il primo transessuale “ufficiale” della storia, nel senso che il suo cambio di sesso è stato registrato dalle autorità ed è stato reso effettivo da diverse operazioni. Per stessa ammissione dell'autore, però, il romanzo ha soppiantato la fedele riproduzione dei fatti storici, che possono invece essere letti dal libro che Lili Elbe, il nome che Einar assunse da donna, scrisse come forma di terapia per capire meglio se stessa. Il libro ha un titolo lunghissimo, Man into woman. The first sex change, a portrait of Lili Elbe: the true and remarkable transformation of the painter Einar Wegener, e – che sorpresa! – è inedito in Italia (almeno per ora, con il film chissà).
Ecco, questo discostarsi molto dagli eventi storici mi ha un po' infastidita, visto che questa puntualizzazione di trova alla fine del romanzo e non all'inizio. Tanto per dirne una, il fatto che Lili fosse intersessuale è solo un'ipotesi non fondata su alcun esame medico. È possibile, certo; stiamo pur sempre parlando degli anni Trenta del Novecento, quando le operazioni di cambio di sesso erano sperimentali e potenzialmente fatali, e di sicuro non si conoscevano le specificità dell'intersessualità.
Un'altra fonte di perplessità è stata la totale assenza di contesto. Tutti i personaggi presenti nel romanzo accettano Lili e la supportano nel suo percorso e il resto del mondo – intendendo tutti coloro che non facevano parte della sua cerchia – semplicemente non esiste. È vero che, storicamente, Lili aveva un gruppo di amici pronti a sostenerla, ma sappiamo anche che il suo caso suscitò molto interesse nella stampa: eppure Ebershoff non ne fa mai cenno.
Immagino che sia perché ha preferito concentrarsi su Lili e il suo cambiamento, fisico e interiore, narrato con una leggerezza eterea che è al contempo un punto di forza e una debolezza del romanzo. È un punto di forza perché è come se Ebershoff liberasse l'identità di Lili dalle pastoie di un corpo che non sente come suo. Tuttavia è anche un punto di debolezza perché alla lunga è piuttosto noioso, finisce per rendere personaggi e situazioni piatti e sempre uguali a se stessi.
Vedremo cosa avranno combinato con il film, anche se, guardando il trailer con il senno di poi, mi sembra che l'abbiano trasformato in un gran drammone (l'esatto contrario dello spirito del romanzo). Forse facendo una media tra i due ne verrà fuori qualcosa di buono...… (altro)