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Friedrich Dürrenmatt (1921–1990)

Autore di I fisici

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Sull'Autore

Durrenmatt was born near Bern, Switzerland, the son of a Protestant clergyman. He studied philosophy and theology and originally planned to become a painter. "All of a sudden," he has said, "I began to write, and I just had no time to finish my University degree." He has called his first play, It mostra altro Is Written (1947), "a wild story of Anabaptists during the Reformation." When it was first produced in Zurich, it caused a minor theatrical scandal because of its somewhat unorthodox sentiments. The Marriage of Mr. Mississippi, his first successful comedy, was produced in Munich in 1952 and, as adapted by Maximillian Slater with the title Fools are Passing Through, had a brief off-Broadway production in 1958. With this play he became established as one of the most popular European dramatists writing in German. His seventh play, The Visit (1956), which starred Alfred Lunt and Lynn Fontanne on Broadway, received the N.Y. Drama Critics Circle Award in 1959. Brooks Atkinson called it "devastating. A bold, grisly drama of negativism and genius." (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Elke Wetzig, 1989

Serie

Opere di Friedrich Dürrenmatt

I fisici (1962) 1,920 copie
Il giudice e il suo boia (1950) — Autore — 1,728 copie
La visita della vecchia signora (1956) — Autore — 1,426 copie
La promessa: un requiem per il romanzo giallo (1958) — Autore — 1,120 copie
Il sospetto (1953) 643 copie
Giustizia (1985) — Autore — 358 copie
Greco cerca greca: commedia in prosa (1955) — Autore — 251 copie
Romolo il Grande (1958) — Autore — 250 copie
La morte della Pizia (1976) — Autore — 133 copie
La valle del caos (1989) 118 copie
Racconti (1994) 90 copie
Il minotauro (1987) — Autore — 86 copie
Der Hund. Der Tunnel. Die Panne (1980) — Autore — 81 copie
ˆUn ‰angelo a Babilonia (1957) — Autore — 59 copie
His Five Novels (1985) — Autore — 54 copie
The Meteor (1966) — Autore — 50 copie
Il matrimonio del signor Mississippi (1952) — Autore — 45 copie
Il complice (1980) 37 copie
Play Strindberg (1969) — Autore — 37 copie
La promessa - La panne (2006) 34 copie
Turmbau. Stoffe 4 - 9 (1990) 31 copie
La caduta (1971) — Autore — 28 copie
Il tunnel (1952) — Autore — 24 copie
La dilazione : commedia (1977) 22 copie
Die Kriminalromane (1952) 21 copie
Labyrinth. Turmbau. Stoffe I - IX. (1998) — Autore — 20 copie
Oedipus (1987) 17 copie
La morte di Socrate (1992) 17 copie
Urfaust / Woyzeck (1980) 15 copie
Teatro (1975) 12 copie
Four plays, 1957-62 (1964) — Autore — 12 copie
Literatur und Kunst (1998) 12 copie
Die Stadt (1974) — Autore — 12 copie
Erzählungen (1986) 11 copie
Episode on an Autumn Evening (1959) — Autore — 11 copie
Theaterprobleme (1955) 11 copie
Radiodrammi (1997) 10 copie
Der Winterkrieg in Tibet (1983) 10 copie
Komödien I (1967) 9 copie
Meistererzählungen. (1992) 9 copie
Gedankenfuge (1992) 9 copie
Romanzi e racconti (1993) 9 copie
Versuche (1988) 9 copie
Denkanstöße (1989) 9 copie
Kritik (1998) 8 copie
De val ; Pech ; Smithy (2018) 8 copie
Politik (1998) 8 copie
Pour Vaclav Havel (1997) 8 copie
The Judge and His Hangman / A Dangerous Game (1964) — Autore — 8 copie
Das Unternehmen der Wega (1958) 8 copie
Drei Horspiele (1965) 8 copie
Stoffe : I-III (1981) 8 copie
Der Gedankenschlosser (1982) 7 copie
Versuche (1988) 6 copie
Die Stücke (2015) 5 copie
Porträt eines Planeten. (1971) 5 copie
Drámák (1977) 5 copie
Tõotus 5 copie
Detective omnibus (1985) — Autore — 5 copie
Die panne and der tunnel (1970) — Autore — 5 copie
The Happy Pessimist (1997) 4 copie
Romulus (1963) 4 copie
La Valletta dell'Eremo (2002) 4 copie
La promesse (2023) 3 copie
Romans (1980) 3 copie
Babil Kulesi (1998) 3 copie
Meisterdramen 3 copie
Fizikciler (2015) 2 copie
Komödien (1968) 2 copie
JUSTICA (1987) 2 copie
Pilatus 2 copie
Aufenthalt in einer kleinen Stadt — Autore — 2 copie
Sein Leben in Bildern (2011) 2 copie
A vak 2 copie
ˆIl ‰cieco (2022) — Autore — 2 copie
Das Versprechen — Autore — 2 copie
La mise en oeuvres (1996) 2 copie
4 Hörspiele 2 copie
TİYATRONUN SORUNLARI (1995) 1 copia
The Pledge 1 copia
The Visit 1 copia
Die Stadt 1 copia
Albert Einstein (1996) 1 copia
The Sausage 1 copia
Fous de Dieu (Les) (2018) 1 copia
Le joueur d'échecs (2021) 1 copia
Stücke 1 copia
Suspeita, A 1 copia
1980 1 copia
Komödien. 2 1 copia
Komödien III. (1970) 1 copia
Friedrich Durrenmatt works — Autore — 1 copia
Erzählungen Stories (1964) 1 copia
Prometeo (2012) 1 copia
Downfall — Autore — 1 copia
Theater 1 copia
Yemin (2015) 1 copia
5 her 1 copia
Le collaborateur (2014) 1 copia
Der Tunnel, 1 Audio-CD (2003) 1 copia
Romane 1 copia
Yargıç ve Celladı (2018) 1 copia
Sur Israël (1977) 1 copia
I Fisici 1 copia
Il complice 1 copia
La panne 1 copia
Hry (2006) 1 copia
5 томов 1 copia

Opere correlate

Nine Plays of the Modern Theater (1981) — Collaboratore — 183 copie
Black Water 2: More Tales of the Fantastic (1990) — Collaboratore — 152 copie
Granta 35: An Unbearable Peace (1991) — Collaboratore — 139 copie
Deutschland erzählt. Von Arthur Schnitzler bis Uwe Johnson (1962) — Collaboratore — 108 copie
One World of Literature (1992) — Collaboratore — 24 copie
Briefe (German Edition) (1999) — Collaboratore — 3 copie
Poesie : Hebräisch, Deutsch — Traduttore — 1 copia
Veduten und Figuren — Prefazione — 1 copia

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Recensioni

Il commissario Barlach è in pensione e lotta in un letto di ospedale contro un tumore. Ma una fotografia di un medico che opera in una importante clinica svizzera gli fa tornare la memoria di quando era un ebreo in un campo di concentramento e doveva combattere contro il Male. Quello che proviene dalla ferocia degli uomini e non dalla naturale evoluzione della vita. Il famoso medico che lavora in quella clinica potrebbe essere il Dr. Nehle, un nazista che operava gli ebrei internati senza anestesia. Il sospetto diventa man mano evidenza e così l’anziano commissario decide di farsi ricoverare nella famosa clinica per concludere la sua ultima indagine e, insieme, porre fine alla sua vita. Romanzo robusto, denso, degno della migliore letteratura tedesca del secolo scorso. Dürrenmatt pone sostanzialmente l’accento su due aspetti, suddividendo idealmente il romanzo in due parti. Nella prima parte il sospetto, come indicato nella terza di copertina, la farina del demonio, viene posto come elemento fondativo del dubbio, dell’incertezza. Nella seconda parte un dialogo serrato tra Barlach, il dottore, una sua assistente e un’infermiera, in attesa che tutto si compia con l’ultimo e definitivo intervento si trasforma in una riflessione sul senso dell’uomo e dei suoi valori. Grandissimo romanzo.… (altro)
 
Segnalato
grandeghi | 4 altre recensioni | Jan 30, 2023 |
Un giallo 'atipico', che mi ha ricordato uno dei motivi per cui mi piace questo genere: nonostante alla base ci siano omicidi, crimini o tragedie, alla fine il colpevole viene catturato e l'ordine ristabilito. Se si procede con ordine, se ci si impegna abbastanza, è sempre possibile capire come e perché sia successo quello che è successo.... o no?

L'investigatore de La promessa fa della ricerca del colpevole la propria ossessione, la propria ragione di vita. Com'è possibile che chi ha brutalmente assassinato una bambina non possa essere catturato e rinchiuso? Ma anche i poliziotti sono umani, e a volte si dimentica che nel mondo esistono circostanze che esulano dal nostro controllo.

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… (altro)
 
Segnalato
JaqJaq | 2 altre recensioni | Jan 7, 2022 |
Un Noir Metafisico

Pubblicato nel 1952, il Giudice e il Suo Boia è il romanzo d'esordio di Friedrich Dürrenmatt, uno scrittore svizzero che si può collocare tra i grandi rivoluzionari del giallo negli anni 50, come Leonardo Sciascia e Carlo Emilio Gadda. Ad unirli è la tendenza a giocare con gli stilemi del genere per rivoluzionarli dall’interno, rinnovando le strutture, le idee alla base che si fanno più filosofiche e gli stessi intenti trainanti, che non ricercano più necessariamente la risoluzione di un enigma o la punizione dei criminali.

Dürrenmatt è molto schietto su questo punto e accusa i gialli di avere un’ architettura troppo perfetta e ragionata, che non ammette casualità e “garbugli”, per utilizzare un termine molto caro a Gadda. Il giallo classico di Agatha Christie o Arthur Conan Doyle riflette in effetti un atteggiamento positivista, di fiducia nei confronti dei metodi di investigazione e anche, in un certo senso, dell’ integrità morale dei grandi investigatori.

Se Gadda e Sciascia volevano denunciare ideologie politiche o organizzazioni malavitose attraverso la voce di protagonisti che incarnano almeno in buona parte i loro valori, Dürrenmatt è più astratto e cinico, ci mostra dei protagonisti grigi in balia di un universo dove la casualità si ramifica così tanto da essere il principale motore degli eventi, per cui il caso poliziesco diventa l’occasione di dimostrare le implicazioni di una tesi esistenziale. In questa rappresentazione più impietosa dei personaggi, anche quelli che dovrebbero essere i tutori della legge risultano sporchi rispetto al solito, risentendo delle innovazioni del noir di Georges Simenon e della “scuola dei duri” statunitense di scrittori come Raymond Chandler e Dashiell Hammett.

Ne “il Giudice e il Suo Boia” questa poetica della casualità è già pienamente matura. Il protagonista, Barlach è un anziano commissario di polizia di Berna che si trova ad investigare sull’ uccisione di Schmied, collega di rango minore. Durante la ricerca, viene condotto verso Gastmann, un vecchio amico che non vedeva da molto tempo. Come nei gialli migliori, vediamo dunque un coinvolgimento personale dell’ investigatore negli eventi, poiché i due personaggi avevano stabilito una scommessa che avrebbe cambiato le loro vite per sempre: in preda all’ entusiasmo giovanile e all’ ebbrezza alcolica, Gastmann propose di compiere un delitto in sua presenza, senza che Barlach potesse portare prove. Naturalmente il commissario pensava in un primo momento che scherzasse e accettò, ma poi il suo vecchio amico incominciò a realizzare il suo proposito; in tale situazione il caso Schmied diventa un’occasione per poter pensare a stratagemmi fuori dalla legge che possano finalmente punire il latitante.

Il conflitto tra i personaggi è prima di tutto ideologico e non sono che portavoce di due aspetti diversi della tesi Dürrenmattiana: Barlach crede che la casualità possa essere colta come un’ opportunità per agevolare la risoluzione delle indagini, mentre Gastmann crede che sia proprio la casualità ad allontanare le istituzioni dalla verità. Il conflitto tra questi due personaggi si pone dunque sul punto d’arrivo delle indagini, oltre che sulla contrapposizione etica.

Se Barlach mira principalmente alla punizione dei colpevoli, Gastmann è un personaggio pittoresco e grottesco, una sorta di araldo della casualità che opera il bene per l'ispirazione del momento e allo stesso tempo opera il male quando non ha senso farlo, spinto dai medesimi istinti imprevedibili.

Anche gli altri personaggi ricorrenti come il sovrintendente Lutz fanno parte di un conflitto legato invece al metodo d’indagine. Se Barlach si basa sull’esperienza di vita e sulla conoscenza della psicologia umana, Lutz adotta invece un approccio scientifico (ispirato ai metodi della scuola di Chicago) che si basa su prove circostanziali e forensi.

Un po’ tutti i personaggi sono impostati in maniera molto semplice, poiché le loro personalità sono basate sull’estremizzazione di poche singole idee (comportamenti, valori, credenze filosofiche) senza l’intromissione di conflitti interiori che possano diluire la potenza di quelle idee, un po’ come nelle divinità della mitologia greca. E’ proprio questa estremizzazione di ciò che i personaggi rappresentano a renderli iconici, inducendo domande per noi più complicate rispetto a quanto lo siano per i personaggi. E’ giusto incolpare qualcuno per un crimine che non ha commesso se un altro reato da lui compiuto non è stato punito? Questo è un altro degli interrogativi cardine del romanzo.

Lo stile di Dürrenmatt è semplice e allo stesso tempo astratto, poiché le descrizioni sono brevi e con vocaboli comuni che nel contesto delle frasi riescono a creare suggestioni quasi espressionistiche, infatti sono molto comuni i campi semantici della spettralità, dell’ombra, dell’irrealtà, dell’immersione e della fusione con l’ambiente, il quale sembra spesso presagire o emulare gli avvenimenti e lo stato d’animo dei personaggi.

Per tutti questi motivi, potremmo definire il Giudice e il suo Boia un noir metafisico, se per “metafisico” intendiamo non un sinonimo di “spirituale”, ma l’astrazione, la capacità di individuare ciò che è ampio e universale in pochi singoli elementi che rappresentano gli “archetipi”, le strutture fondamentali della realtà. Grazie alla sua profondità e al suo mirabile dono di sintesi ed equilibrio, Dürrenmatt ci ha lasciato un capolavoro che riesce ad andare oltre i limiti convenzionali del suo genere per entrare nel grande pantheon della letteratura.
… (altro)
 
Segnalato
Dreamweaver99 | 19 altre recensioni | Dec 20, 2021 |
Romanzo breve (o racconto lungo) dalla trama originale. Traduzione un po'datata, con termini ormai desueti:
 
Segnalato
ginsengman | 22 altre recensioni | Apr 21, 2020 |

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