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Patrick Dennis (1921–1976)

Autore di Zia Mame

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Sull'Autore

Nota di disambiguazione:

(eng) a.k.a. Edward Everett Tanner, III

Serie

Opere di Patrick Dennis

Zia Mame (1955) 1,818 copie
Little Me (1961) 227 copie
The Joyous Season (1965) 139 copie
Genius (1962) 95 copie
Guestward Ho! (1956) 44 copie
How firm a foundation (1968) 31 copie
Tony (1966) 30 copie
The Pink Hotel (1900) 26 copie
First Lady (1964) 26 copie
Paradise (1971) 24 copie
3-D (1972) 22 copie
The loving couple (1956) 16 copie
Love and Mrs. Sargent (1961) 16 copie

Opere correlate

Auntie Mame [1958 film] (1958) — Original Novel — 164 copie
Auntie Mame (1957) — Original novel — 108 copie
Reading for Pleasure (1957) — Collaboratore — 51 copie
Chances Are [1989 film] (1989) — Actor — 47 copie
Mame [1974 film] (1974) — Original novel — 40 copie
Mame: Original 1966 Broadway Cast Recording (1966) — Original story — 22 copie
Joe [1970 film] (1970) — Actor — 4 copie

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Informazioni generali

Nome canonico
Dennis, Patrick
Nome legale
Tanner, Edward Everett, III
Altri nomi
Rowans, Virginia
Data di nascita
1921-05-18
Data di morte
1976-11-06
Luogo di sepoltura
James Episcopal Church Graveyard, St. James, Smithtown, Suffolk, New York, USA
Sesso
male
Nazionalità
USA
Nazione (per mappa)
USA
Luogo di nascita
Evanston, Illinois, USA
Luogo di morte
New York, New York, USA
Causa della morte
pancreatic cancer
Luogo di residenza
Evanston, Illinois, USA
Istruzione
Evanston Township High School
Attività lavorative
butler
author
Relazioni
Stickney, Louise (wife)
Tanner, Michael (son)
Organizzazioni
American Field Service (WWII)
Breve biografia
Patrick Dennis è uno degli pseudonimi di Edward Everett Tanner III, nato a Evanston (Illinois), nel 1921. Durante la seconda guerra mondiale entrò nell'American Field Service, come autista di ambulanze nelle battaglie di Montecassino, ma venne poi dimesso dall'esercito per una grave depressione. Alla fine degli anni Quaranta si trasferì a New York. Dopo aver scritto come «ghost writer» alcuni libri usciti a nome di giornalisti e diplomatici di buona fama, Tanner cominciò a pubblicare in proprio con lo pseudonimo di Virginia Rowans. Come Patrick Dennis firmò nel 1955 Zia Mame, vendendo più di due milioni di copie e nel 1956 Guestward, Ho! (Gli ospiti), da cui venne tratta una serie televisiva. In pochi anni pubblicò una serie di bestseller e ben presto la doppia identità dell'autore venne svelata dal settimanale Life.
Nel 1961 un nuovo libro, a firma Dennis, ottenne un successo pari Zia Mame: Little Me. Le memorie intime di Belle Poitrine, intelligente parodia del mondo hollywoodiano e del nascente culto delle celebrità, accompagnata da centinaia di fotografie di Chris Alexander. Divenne, come Zia Mame, un musical e in seguito un film. Nel 1962 Edward Tanner tentò il suicidio, per un amore omosessuale infelice, e fu ricoverato in ospedale psichiatrico. Da questa crisi non si riprese né umanamente né come scrittore . Morì di cancro al pancreas nel 1976, ormai sconosciuto, nonostante i suoi libri continuassero ad alimentare sceneggiature e soggetti cinematografici. Una parte dei suoi manoscritti è a tutt'oggi conservata presso gli archivi dell'Università di Yale, un'altra a Boston.
Nota di disambiguazione
a.k.a. Edward Everett Tanner, III

Utenti

Recensioni

Zia Mame è indubbiamente uno dei romanzi più divertenti che abbia mai letto nella mia vita. È formato da undici episodi che narrano di fasi diverse della vita di Patrick, rimasto orfano, con l'eccentrica Zia Mame, sua unica parente rimasta in vita e in grado – più o meno – di prendersi cura di lui.

Eppure Zia Mame non è semplicemente stramba: è un mix di intelligenza, sprezzo per le convenzioni sociali ipocrite, orrore per la vecchiaia e prodigiose capacità di infilarsi in situazioni assurde per poi riuscire a uscirne pressoché indenne. Come Zia Mame c'è solo Zia Mame: semper fidelis (se state pensando che alcuni si rivolteranno nella tomba nel veder associare questa locuzione latina al personaggio di Zia Mame, sappiate che lo spero fortemente).

Ho adorato Zia Mame per la sua gioia di vivere in barba ai tracolli e alle occhiate storte di chi non approva. D'altra parte, Zia Mame ha un'opinione ben precisa di coloro che mettono tradizioni e principi sul piedistallo: cornacchie malate, gattemorte... e via di complimenti! Il povero, piccolo Patrick finirà a giocare alla Famiglia dei Pesci, nudo, in una stanza illuminata da tubi ai raggi ultravioletti... ma non potrà dire di non essersi divertito un mondo!

E questo sarà solo l'inizio. Non posso dire che tutti gli episodi abbiano la stessa verve comica, ma bisogna anche tener conto del fatto che il romanzo è del 1955: forse qualche scena l'abbiamo vista una volta di troppo perché possa strapparci più di un sorriso, ma non per questo Zia Mame diventa noioso. Solo un filo meno divertente.

Infatti, bisogna tener di conto della scoppiettante personalità di Zia Mame: è difficile annoiarsi in presenza di una dama di gran classe, molto equivoca e poco incline alla continenza. Provare per credere!
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 57 altre recensioni | Sep 13, 2023 |
Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell'America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre – quel ricco, freddo bacchettone – poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all'indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese. Ancora, immaginate che la gran dama vi dica «Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!», e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa. A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile che uno scrittore moderno abbia concepito, e attraversare insieme a lei l'America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro – o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento. Per fortuna sua, e dei lettori, Patrick ha scelto la seconda opzione, e scritto questo libro tuttora leggendario. Non è certo che Dennis volesse inventarsi, come è stato detto, un’alternativa americana a Mary Poppins: ma lo è che chi arriva all’ultima pagina, e vede zia Mame partire per un nuovo viaggio, ha la sensazione di separarsi dalla parte più lieve, libera e felice di sé.… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | 57 altre recensioni | Feb 10, 2020 |
Ci sono due tipi di umorismo: quello eterno (tipo fratelli Marx, Stanlio e Ollio, Totò, ecc.) che fa ridere sempre, in qualunque epoca.
E poi c'è quello momentaneo, che già un anno dopo non fa più ridere né sorridere.
Questo libro è del secondo tipo. È quasi sicuro che nel 1955 quando uscì faceva ridere, ma oggi è solo una grande noia
 
Segnalato
jcumani | 57 altre recensioni | Aug 24, 2017 |
Leader Starr istrionico e strabordante vivier, regista teatrale e cinematografico sempre sopra le linee, sempre senza un dollaro, sempre con bellissime donne e sempre con la parola giusta. una foto degli anni 60/70. il mondo liberal chic agli inizi e la fuga da NYC troppo nevrotica per la più creatica Città del Messico raccontata dallo scrittore in prima persona.
½
 
Segnalato
raix | 1 altra recensione | Mar 12, 2013 |

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