Nicolás Gómez Dávila (1913–1994)
Autore di In margine a un testo implicito
Sull'Autore
Opere di Nicolás Gómez Dávila
Escolios a un texto implicito: Obra completa (Villegas Escolios series) (Spanish Edition) (2006) 6 copie
Don Colacho's Aphorisms 4 copie
De authentieke reactionair handorakel van Nicólas Gómez Dávila : tweetalige bloemlezing van… (2013) 3 copie
Notas Vol.1 1 copia
Alle origini del mondo 1 copia
Notas Vol.2 1 copia
Pensieri antimoderni 1 copia
Etichette
Informazioni generali
- Nome canonico
- Dávila, Nicolás Gómez
- Data di nascita
- 1913-05-18
- Data di morte
- 1994-05-17
- Sesso
- male
- Nazionalità
- Colombia
- Breve biografia
- Nicolás Gómez Dávila nasce il 18 maggio 1913 in Colombia, a Cajicá, nel dipartimento di Cundinamarca, di cui è capoluogo la capitale dello Stato iberoamericano, Santa Fe de Bogotá, da una famiglia dell’alta società. Non si laurea e della sua formazione si possono considerare regolari solo gli studi medi superiori compiuti privatamente, sotto la guida di precettori, durante una lunga permanenza in Francia, dai sedici ai ventidue anni.
La sua naturale avidità intellettuale si esprime fin da subito nelle pratiche della lettura e della riflessione, confermate e trasformate — per così dire — da stile di vita in destino a causa di un grave incidente occorsogli giocando a polo, incidente che lo relega, dai primi anni 1960, in casa propria, "ubicata in un’affollata via di Bogotá, in mezzo al traffico e al rumore della strada, come un monumento preistorico che la routine sembra condannare alla dimenticanza, nonostante la sua isolata bellezza": in questi termini Óscar Torres Duque, uno dei suoi pochi critici, ne descrive suggestivamente l’abitazione, in stile Tudor (24). Così Gómez Dávila vive quasi trent’anni come in clausura, da "certosino dell’altopiano" — la felice definizione è dello stesso critico (25) e l’altopiano è quello dov’è situata Santa Fe de Bogotá, a 2630 metri d’altitudine —, nella "cella" costituita dalla sua monumentale biblioteca, di oltre quarantamila volumi, soprattutto in lingua originale — rifiutava le traduzioni —, greco, latino, tedesco, inglese, portoghese, francese, italiano e, naturalmente, spagnolo. Vi riceve una mezza dozzina d’interlocutori — fra essi il critico e scrittore Hernando Téllez (1908-1966) (26), il dotto frate minore Félix Wilches (1905-1972) (27) e l’uomo politico conservatore e diplomatico Douglas Botero Boshell (1916-1997) (28) — e l’abbandona quasi solo per la "cappella", la chiesa del convento francescano de La Porciúncula, nella stessa via.
Muore il 17 maggio 1994, mentre s’appresta a studiare il danese per accostare Søren Kierkegaard (1813-1855), lasciando la moglie, María Emilia Nieto de Gómez, tre figli e diversi nipoti.
Utenti
Recensioni
Potrebbero anche piacerti
Autori correlati
Statistiche
- Opere
- 41
- Utenti
- 203
- Popolarità
- #108,639
- Voto
- 4.3
- Recensioni
- 5
- ISBN
- 42
- Lingue
- 6
- Preferito da
- 7
Cattolico, reazionario, aristocratico, pessimista: il solo pensiero di animare un'opera interamente aforismatica, immaginando Dàvila immerso nella sua biblioteca, conferisce a questo autore contemporaneo (1913-1994) un'aura rivoluzionaria e inattuale. Scintille di pensiero, sulla scia dei altri autori che hanno scelto l'aforisma come mezzo (su tutti Karl Kraus).