Robert Conroy (1938–2014)

Questo è un libro di storia alternativa. Il romanzo è ambientato durante la guerra di Secessione americana. Nel 1862 una nave inglese in viaggio dagli Stati Uniti d'America in Inghilterra recava a bordo due diplomatici confederati i quali erano in viaggio per l'Inghilterra per conto del governo sudista allo scopo di intrattenere contatti diplomatici con il governo inglese e francese che favorissero la causa confederata. La nave venne intercettata da un veliero da guerra degli USA e fermata. I due diplomatici del Sud vennero arrestati con le loro famiglie. Questo grave incidente fece molto scalpore nel governo inglese. Nella realtà l'incidente venne risolto con le scuse del governo USA e il rilascio dei due diplomatici. In questo romanzo invece, il governo di sua maestà la regina Vittoria, sentendosi oltraggiato oltre misura dagli USA decide di dichiarare guerra agli stati dell'Unione, alleandosi con i confederati. Navi da guerra inglesi attraversano quindi l'Atlantico per bloccare le coste USA. Boston viene bombardata e così anche New York. Gli USA rispondono con l'invasione del Canada dove, dati i vasti confini, non è possibile, per gli inglesi, mettere in atto una valida difesa contro la predetta invasione. Il romanzo ci presenta personaggi realmente esistiti, come il presidente Lincoln, il generale Grant, il generale Lee, etc, accanto a personaggi di fantasia come il capitano USA Nathan Hunter, la vedova Rebecca Davies, il cecchino Billy Hartwell, etc. La trama è abbastanza credibile, il romanzo è ottimo. Magari un po' troppo di parte. Difatti chiaramente l'autore si schiera chiaramente dalla parte del Nord che nel romanzo colleziona vittorie una dopo l'altra, sia contro l'esercito confederato che anche contro la marina di sua maestà britannica. Effettivamente da questo punto di vista magari è un po' al di fuori della realtà poichè è chiaro che se le cose fossero andate esattamente come nel romanzo, ovvero se gli inglesi fossero sul serio entrati in guerra al fianco del Sud gli Stati Uniti non avrebbero potuto combattere contemporaneamente contro entrambi e avrebbero sicuramente perso la guerra. Anche perchè, in quel periodo storico, la marina britannica veramente dominava i mari e difatti era senza ombra di dubbio la più grande potenza marittima sulla faccia della terra. Ovviamente non si potrebbe dire lo stesso dell'esercito inglese del periodo. Non certo per mancanza di professionalità ma per il semplice fatto che l'esercito britannico era formato su base volontaria e contava solo un modesto numero di quadri. Questo veniva usato dal governo inglese più che altro allo scopo di fargli svolgere compiti di polizia nei vasti domini inglesi d'oltremare e per la difesa della madrepatria da una peraltro improbabile invasione. La vera forza dell'impero inglese era sempre stata la marina. Questo genere di situazione perdurò molto a lungo, fino al 1915 quando dato lo sforzo inglese nella prima guerra mondiale si rese necessaria l'introduzione della leva obbligatoria. Comunque il romanzo di Conroy è un'interessante esperimento a carattere storico ed è altamente godibile.… (altro)