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E. M. Cioran (1911–1995)

Autore di L'inconveniente di essere nati

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Sull'Autore

Serie

Opere di E. M. Cioran

Précis de décomposition (1949) 854 copie
La tentazione di esistere (1956) — Autore — 577 copie
Sillogismi dell'amarezza (1952) 380 copie
Storia e utopia (1960) 308 copie
Anathemas and Admirations (1987) 305 copie
Lacrime e santi (1991) 295 copie
Squartamento (1979) 254 copie
Il funesto demiurgo (1901) 214 copie
La caduta nel tempo (1964) 185 copie
Quaderni: 1957-1972 (1997) 100 copie
Oeuvres (1685) 96 copie
The Twilight of Thoughts (1991) 92 copie
Le livre des leurres (1936) 53 copie
Entretiens (1995) 44 copie
De la France (2009) 22 copie
Ebauches de vertige (2004) 18 copie
Fenêtre sur le Rien (2019) 13 copie
Solitude et Destin (1991) 7 copie
Ezeli Maglup (2007) 6 copie
Razne (1995) 6 copie
لو كان آدم سعيدًا — Autore — 5 copie
Caiete III. 1969 - 1972 (1999) 4 copie
Una segreta complicità (2019) 3 copie
Țara mea/Mon Pays (1996) 3 copie
Vacillamenti (1998) 3 copie
Eseuri 2 copie
Divagations (2019) 1 copia
Cartea amagirilor (1996) 1 copia
Zamana Düsüs (2020) 1 copia
Sönderslitning (2019) 1 copia
Gevierteilt 1 copia
PER FRANCEN 1 copia
Zli Demijurg (2019) 1 copia
Aforyzmy (1993) 1 copia
*ANY 1 copia
Ein Gespräch (1985) 1 copia
Cioran Emil 1 copia
Carnetul Unui Afurisit (2021) 1 copia
Caiete 1957-1972 (2016) 1 copia

Opere correlate

The Art of the Personal Essay (1994) — Collaboratore — 1,376 copie
Bibliothek Suhrkamp. Ein Lesebuch, Klassiker der Moderne (1989) — Collaboratore — 8 copie
Antaeus No. 15, Autumn 1974 - Special Translation Issue (1974) — Collaboratore — 2 copie
都市 第1号 The City. No.1 1969 Winter — Collaboratore — 1 copia

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Discussioni

Emil Cioran: Philosopher of the Abyss in The Chapel of the Abyss (Agosto 2016)

Recensioni

"Io non ho fatto che sognare un paese senza uomini, senza clima, senza ideali, indifferente alla terra e agli astri, che non assomigliasse alla vita e forse neppure alla morte, un regno di nebbia vagamente argentea su cui, stregato dalla tentazione di un'inesistenza fatata, fisserei lo sguardo."
(226)

Sicuramente non è la finestra di Cotugno:

Affaciati alla finestra bella mia
T'invento una canzone e una poesia
E metti il vestito più bello e andiamo via
Un gatto, un cuore e tu che compagnia.

Nel momento in cui sono alla finestra e guardo il nulla penso che alle mia spalle ci sia qualcosa: Dio è morto è ormai storia vecchia, il superuomo è rannicchiato in un angolo con la testa fra le gambe, ... alla fine, preferisco non girarmi e continuo a stare dove sono.

Alcuni brani:

"Una volta espresso, il sublime perde tutto. Non ha stile. Trasferiti nella parola umana, gli ultimi paesaggi della natura o del cuore assomigliano a disastri di cattivo gusto, o a tremende insulsaggini. La perfezione bandisce qualsiasi brusio."
(18)

"Ogni goccia di pensiero scava nello spazio la tomba di un altro pensiero."
(25)

"Limite fatale della filosofia: nessuno trova nelle idee quel che ha perduto nella vita."
(80)

"Quando si spreca il tempo in compagnia dei propri simili, il disgusto si trasforma in una domanda: continuare a tenersi in posizione verticale non è un supremo sforzo, una distinzione eccessiva?"
(96)

"Per vivere, l'uomo non avrebbe neppure dovuto scoprire il Tempo."
(129)

"La Storia? Il fomento delle mandrie umane per mezzo di ideali."
(170)

"I battiti del cuore, di una monotonia assurda, sembrano rivelarci che la vita è un esilio in un sospiro angosciosamente insonoro."
(188-9)
… (altro)
 
Segnalato
NewLibrary78 | 1 altra recensione | Jan 8, 2024 |
Se la Storia ci comprime (Nietzsche, Sull'utilità e il danno della storia per la vita), la caduta nel tempo ci sopporta come peccatori o giudici, indifferentemente (Camus, La caduta).

"Elaboro tempo morto, mi abbandono all'asfissia del divenire."
(124)

"Non è un bene che l'uomo si ricordi a ogni istante di essere uomo."
(11)

"Invece di limitarsi alla selce e, in fatto di raffinatezze tecniche, alla carriola, egli inventa e maneggia con abilità demoniaca arnesi che proclamano la strana supremazia di un deficiente, di uno specimen biologicamente declassato che nessuno avrebbe potuto immaginare capace di innalzarsi a una nocività così ingegnosa."
(16)

"Il principale rimprovero che si deve muovere nei confronti del sapere è di non averci aiutati a vivere. Ma era poi quella la sua funzione?"
(20)

"Ai tempi in cui provvidenziali pestilenze ripulivano le città, l'individuo, nella sua qualità di sopravvissuto, ispirava a giusto titolo un certo rispetto: era ancora un essere. Ma non vi sono più essere, non vi è che questo pullulare di moribondi affetti da longevità, tanto più detestabili in quanto sanno organizzare così bene la loro agonia."
(79)

"Tutto ciò che scintilla sulla faccia della terra, tutto ciò che viene qualificato come interessante, è frutto di ebbrezza e di ignoranza. Appena smaltita la sbornia, scorgiamo ovunque solo ripetitività e desolazione."
(112)
… (altro)
 
Segnalato
NewLibrary78 | 3 altre recensioni | Aug 6, 2023 |
Cominciamo bene:
L’uomo e’ inaccettabile. (175)

Sembra tuttavia difficile trovare, nei libri di Cioran, il bene, sia nella forma di Summum Bonum che in tutte quelle forme dell’illusione cosmica che il giudizio umano invoca e apprezza come bene. La muraglia appare senza finestre, addirittura senza crepe. Anche la grande finestra nirvanica di Schopenhauer, il presentimento leopardiano di un’arcana felicita’ delusa ma non impossibilissima, sembrano qui del tutto mancare. (Ceronetti, nota introduttiva, p. 13)

Dopo aver dettato legge ai due emisferi. Gli occidentali sono sul punto di diventarne lo zimbello… (30-1)

Il concetto stesso di progresso e’ divenuto inseparabile da quello di epilogo. (44)

Dopo tante conquiste e tanti successi di ogni sorta, l’uomo incomincia a passare di moda. (62)

Dal momento che l’amicizia e’ incompatibile con la verita’, fecondo e’ soltanto il dialogo muto con i nostri nemici. (89)

… Better be with the dead
… Than on the torture of the mind to lie
In restless ecstasy.
Macbeth, - mio fratello, mio portavoce, mio messaggero, mio alter ego.
(130)

Non c’e’ un altro mondo. Non c’e’ neppure questo mondo. Che cosa c’e’ allora? Il sorriso interiore che suscita in noi l’inesistenza evidente dell’uno e dell’altro. (139)





… (altro)
 
Segnalato
NewLibrary78 | 6 altre recensioni | Jul 22, 2023 |
Ce l'ho col nostro secolo per averci soggiogati fino al punto di ossessionarci anche quando ce ne distacchiamo. (24)

Al capezzale di questa Europa, non so quale voce mi avverte: "Ecco dove tutto ha fine, anche la civiltà".
(46)

Che cosa aspettarsi da una genuflessione durata venti secoli? Ora che siamo finalmente in piedi, la vertigine ci vince: schiavi emancipati invano, ribelli dei quali il demonio si vergogna o si burla.
(85)

Il confessionale: violazione di coscienze perpetrata in nome del cielo. E cosa dire di quell'altra violazione che è l'analisi psicologica!
(94)

Non esiste il tempo, c'è soltanto questa paura che si svolge e si camuffa in istanti...
(110)

...dato che la nostra logica ha mutato volto, abbiamo imparato a fare a meno delle evidenze. Da qui la nostra passione per il vago, l'evanescenza del nostro incedere, del nostro scetticismo: i nostri dubbi non si definiscono più in rapporto alle nostre certezze, ma in rapporto ad altri dubbi più consistenti...
(121)

...disertori del verbo, non aspiriamo più che al regno dell'indifferenziato, all'oscurità e all'ebbrezza che precedettero l'irrompere della luca, all'estasi ininterrotta nel grembo di quella opacità originaria,
(168)

Il fatto è che la filosofia lungi dall'eliminare l'inessenziale, lo fa proprio e vi si compiace: tutti gli sforzi che dispiega non tendono forse ad impedirci di percepire la duplice nullità della parola e del mondo?
(172)
… (altro)
 
Segnalato
NewLibrary78 | 6 altre recensioni | Jun 20, 2023 |

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