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Opere di Luca Cesari

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La storia della pizza ha radici antiche e affonda le sue origini nell'antica cultura mediterranea. Tuttavia, la pizza come la conosciamo oggi ha le sue radici nella città di Napoli, in Italia.

All'inizio del XIX secolo, i poveri di Napoli inventarono una pietanza economica e gustosa da mangiare per la cena. Questa pietanza era un'impasto di farina, acqua e lievito, con aggiunta di pomodoro, aglio e formaggio. Questa creazione fu chiamata "pizza".

La pizza divenne rapidamente popolare tra i napoletani e nel 1889, in occasione della visita del Re Umberto I e della Regina Margherita di Savoia a Napoli, il pizzaiolo Raffaele Esposito creò una pizza in onore della Regina, utilizzando i colori della bandiera italiana: pomodoro per il rosso, mozzarella per il bianco e basilico per il verde. Questa pizza fu chiamata "Margherita" e divenne subito famosa in tutta Italia.

Negli anni '50 e '60, la pizza iniziò a diffondersi in tutto il mondo, grazie alla presenza di pizzaioli italiani emigrati in America. La pizza divenne un piatto popolare negli Stati Uniti e in molti altri paesi, con la creazione di nuove varianti e gusti.

Oggi la pizza è uno dei piatti più amati al mondo, con innumerevoli varianti e gusti, ma la vera pizza napoletana rimane ancora la più autentica e apprezzata da tutti i veri amanti della buona cucina.
La vera pizza napoletana, come definita dall'Associazione Verace Pizza Napoletana (VPN), ha alcune caratteristiche specifiche che la distinguono dalle altre pizze.

Innanzitutto, la vera pizza napoletana deve essere preparata solo con ingredienti freschi e di alta qualità, come la mozzarella di bufala campana DOP, il pomodoro San Marzano, l'olio extravergine d'oliva e il basilico fresco.

Inoltre, l'impasto della pizza napoletana deve essere preparato con farina di grano tenero tipo "00", acqua, sale e lievito di birra, e deve essere lavorato a mano fino ad ottenere una consistenza elastica e morbida.

La pizza napoletana deve poi essere cotta in un forno a legna, a una temperatura di circa 485-510 gradi Celsius, per un tempo di cottura che non supera i 60-90 secondi. Durante la cottura, la pizza deve formare un cornicione alto e croccante, mentre la base deve essere morbida e leggermente bruciata.

Infine, la vera pizza napoletana deve avere una forma tonda, con un diametro di circa 35 centimetri, e deve essere condita in modo sobrio e equilibrato, con una quantità moderata di ingredienti che mantengono il giusto equilibrio di sapori e profumi.

In sintesi, la vera pizza napoletana è un piatto semplice ma complesso, che richiede grande maestria nella preparazione e che si distingue per la sua fragranza, leggerezza e sapore unico.
Per riconoscere una vera pizza napoletana in un ristorante, ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione.

Innanzitutto, il ristorante deve essere accreditato dall'Associazione Verace Pizza Napoletana (VPN) come pizzeria certificata, oppure il pizzaiolo deve aver ricevuto una formazione specifica sulla preparazione della pizza napoletana.

Inoltre, la vera pizza napoletana ha una forma tonda e irregolare, con un cornicione alto e bruciato. La base della pizza deve essere sottile e morbida, ma non deve essere molliccia o gommosa.

La mozzarella di bufala campana DOP deve essere utilizzata in quantità moderata e distribuita uniformemente sulla pizza, insieme al pomodoro San Marzano e al basilico fresco. Non devono essere utilizzati altri tipi di formaggio o ingredienti che non siano previsti dalla tradizione.

Infine, la pizza napoletana deve essere cotta in un forno a legna, a una temperatura molto alta e per un breve periodo di tempo, in modo da ottenere una crosta croccante e una base morbida.

Se il ristorante rispetta tutte queste caratteristiche, allora è probabile che stiate mangiando una vera pizza napoletana, che vi lascerà un ricordo indimenticabile del gusto e della tradizione italiana.
… (altro)
 
Segnalato
AntonioGallo | May 14, 2023 |

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