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Catullus

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Sull'Autore

Fonte dell'immagine: Courtesy Wikipedia.

Opere di Catullus

Carmina (0060) — Autore — 2,886 copie
The Student's Catullus (1989) 408 copie
Carmina (1940) 300 copie
I Hate and I Love (1800) 159 copie
Catullus (1893) 56 copie
Dikter om kärlek och hat (2004) 34 copie
Catullus in English (2001) 19 copie
Sämtliche Gedichte: Lat. /Dt. (1995) — Autore — 18 copie
Il libro di Catullo (1991) 18 copie
Liedjes voor Lesbia (1991) 17 copie
Catullus: Student Text (1997) 16 copie
Poems 61-68 (1995) — Autore — 12 copie
Gedichte. (1986) — Autore — 12 copie
Catullus (1983) — Autore — 11 copie
Catullus (1942) 9 copie
Carmi (1989) 6 copie
Samlede dikt (1996) 5 copie
The Lesbia of Catullus (1962) 5 copie
Verzamelde verzen (1989) 4 copie
Attis (2009) 4 copie
Complete gedichten (2018) 4 copie
Love Poems of Catullus (2023) 4 copie
Carmi scelti 4 copie
Bad kid Catullus (2017) 3 copie
Varsity.Com (1997) 3 copie
Catullus Redivivus (1986) 3 copie
Catullus versei (1978) 3 copie
Catulo: Poesías (1994) 2 copie
The Poems (2008) 2 copie
Carmina selecta (1995) 2 copie
Los amores de Catulo (1995) 2 copie
Cincuenta poemas. (1984) 2 copie
Select Poems 1 copia
Poésies 1 copia
Poésies (1922) 1 copia
POESIES (1990) 1 copia
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Poemas a Lesbia (2010) 1 copia
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Catullo canti (1981) 1 copia
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Poesies 1 copia
Catulli carmina selecta (1959) 1 copia
Storia D'amore (1993) 1 copia
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CANTI 1 copia
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Carmina: antologia (2005) 1 copia
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Catul : digte (2023) 1 copia
I canti 1 copia
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Poesie politiche (2008) 1 copia
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Pěvci lásky 1 copia
Le Poesie 1 copia
Carmina (2016) 1 copia
Poesia d'amore (1992) 1 copia
Versi d'amore (2013) 1 copia
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Eg elskar og hatar (2011) 1 copia
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The Rag and Bone Shop of the Heart: A Poetry Anthology (1992) — Collaboratore — 389 copie
The Penguin Book of Homosexual Verse (1983) — Collaboratore — 236 copie
The Columbia Anthology of Gay Literature (1998) — Collaboratore — 158 copie
Roman Readings (1958) — Autore — 67 copie
The Name of Love: Classic Gay Love Poems (1995) — Collaboratore — 50 copie
Virgil and Other Latin Poets (1923) — Collaboratore — 36 copie
Komt een Griek bij de dokter humor in de oudheid (2007) — Collaboratore — 25 copie
Poesia d'amore latina (Biblioteca della Pleiade) (1998) — Collaboratore — 12 copie

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Informazioni generali

Nome legale
Catullus, Gaius Valerius
Altri nomi
Catullus, C. Valerius
Data di nascita
0084 BCE
Data di morte
0054 BCE
Luogo di sepoltura
Rome, Italy
Sesso
male
Nazionalità
Roman Empire
Nazione (per mappa)
Italy
Luogo di nascita
Verona, Italy
Luogo di residenza
Verona, Italy
Rome, Italy
Bithynia, Turkey
Tivoli, Italy
Attività lavorative
poet
provincial administrator
Relazioni
Lesbia (beloved and subject of many of his poems, real name probably Clodia Metelli)
Breve biografia
The Latin poet Catullus was born at Verona, Italy, around 84 BCE. He moved to Rome as soon as he could, and pursued a career as a lyric poet. He and his friends were the avant-garde of the period both in their lifestyles and their literary productions. Catullus's wit, family wealth, and talent gave him entree to the high society of his time. He spent one year as an assistant to the governor of the province of Bithynia in modern Turkey. Catullus died young, in 54 BCE, probably at Rome. Itʻs doubtful that the picture shown on the upper left of this page even purports to be a picture of Catullus. Men didnʻt wear beards in his time, and the picture is in any case of a much older man; Catullus died at about 30.

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Discussioni

Group Read in Latin: Catullus in 75 Books Challenge for 2011 (Luglio 2011)

Recensioni

Leggendo i carmi di Catullo di ha l'impressione che la Bellezza – quella con la B maiuscola, appunto – esista. E che Catullo abbia saputo metterla nero su bianco in tutto il suo fulgore. E vi consiglio la lettura dell'edizione Einaudi, dove i carmi sono ben tradotti e il commento è utile per la comprensione dei componimenti.

La mia donna dice che non vuol stare con nessun altro,
neanche se la chiedesse Giove in persona.
Così dice, ma quello che dice una donna all'amante appassionato,
va scritto sul vento e sull'acqua che fugge.

(Carme 70)

In quattro versi, Catullo ci descrive quello che autori meno geniali di lui hanno impiegato pagine e pagine per descrivere e speso grandi parole. Nei primi due versi abbiamo l'aspirazione dell'infinito: l'amore che Lesbia – la donna amata – professa è così grande, così forte e così assoluto che nemmeno Giove – il re degli dei – potrebbe persuaderla a tradire l'amato.

Ma poi abbiamo gli altri due versi – la paura, il pessimismo e il realismo del poeta. L'amore, sebbene sia l'unico modo in cui i mortali possano assaggiare l'infinito, può finire. Le promesse, anche quelle più accorate, possono essere infrante. E Catullo ci trasmette questo timore con un'immagine efficace e immediata.

Certo, Catullo amava anche l'invettiva. E non andava tanto per il sottile...

Che cosa fa, caro Gellio, uno che tresca
con la madre e la sorella, e ci passa le notti nudo?
Uno che non lascia che lo zio faccia il marito,
sai che delitto si prende sulla coscienza?
Quello che non può lavare neppure Teti ai confini del mondo,
e neanche Oceano, padre di tutte le Ninfe.
Non c'è nessun delitto peggiore di questo,
neanche se ti abbassi a succhiarti da solo.

(Carme 88)


Catullo potrebbe essere uno qualunque di noi. Uno che ama la sua donna e uno che infama i suoi rivali in amore. Uno che credeva nell'amicizia e uno che disprezzava che non teneva fede ai patti. Uno che soffre terribilmente per amore.

Odio e amo. Mi chiederai come faccio.
Non so, ma lo sento succedere, e mi tormento.

(Carme 85)
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 30 altre recensioni | Aug 1, 2023 |
Edizione completa dei Carmi di Catullo, questa della B.U.R. nella traduzione di Enzo Mandruzzato, che contestualizza bene il poeta nel suo tempo rendendoci così un Catullo più vero.

Dalla morte del passero...

Piangete, Amori e Brame dell’amore, e quanto è gentilezza sulla terra: morto è il passero della mia ragazza, morto lo svago della mia ragazza, quello che amava più della sua vista: delizioso era e la riconosceva come una bimba conosce sua madre né mai s’allontanava dal suo grembo, vi saltellava sopra in lungo in largo e pigolava ma solo per lei. Ora scende il cammino delle tenebre da cui, si dice, non tornò nessuno. O buio maledetto della morte che inghiotti tutto ciò che è gentilezza! Che passero gentile mi hai rapito. Oh che disgrazia! o sventurato passero! Per causa tua la mia ragazza piange e i begli occhi si gonfiano e s’arrossano.

...alla morte del fratello

varcando tanti mari, passando per tanti popoli giungo fratello alla tua tomba amara, a portarti l’ultimo dono, un’offerta di morte, a parlare alla tua cenere che non risponde, perché il destino mi ti ha preso, ha preso proprio te, mio povero fratello, tu che non meritavi. E anch’io così, come sempre usarono i padri, reco le stesse offerte alle tue esequie, tu accèttale, così grondanti di pianto fraterno; e addio, fratello amato, addio per sempre.
… (altro)
 
Segnalato
barocco | 30 altre recensioni | Oct 25, 2017 |
Bell'esercizio di stile, quello di Quasimodo, nella traduzione di questa scelta di canti che sembrano attualizzare il pensiero poetico di Catullo.

Quello che pensa di Sirmione...

O mia Sirmio,diletta fra le isole e tutte le penisole che su acque chiare di laghi innalzano e sul mare l'uno e l'altro Nettuno,con quanta gioia e quanto piacere ti rivedo! Non mi par vero d'esser lontano dalle terre bitinie e della Tinia e sereno poterti contemplare. Quale felicità più grande,se liberi d'ogni pena,con la mente leggera di pensieri ritornando a casa stanchi.,da paesi stranieri, nel sospirato letto riposiamo. Questo il compenso di tante fatiche! O mia bella Sirmio ,Salve!,rallégrati, ora il tuo signore è qui,e Voi lidie onde del lago ,rallegratevi;echeggiate gridi ridenti di gioia nella casa.

...e quello che pensa delle donne

Che non sarà di nessuno, dice la mia donna: soltanto mia, dovesse tentarla pure Giove. Dice: ma ciò che donna dice ad un amante, scrivilo nel vento, o nell'acqua che va rapida.
… (altro)
 
Segnalato
barocco | 30 altre recensioni | Oct 25, 2017 |

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