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Terry Brooks

Autore di La Spada Di Shannara

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Sull'Autore

Terry Brooks was born in Sterling, Illinois on January 8, 1944. He received a bachelor's degree in English literature from Hamilton College and a graduate degree from the School of Law at Washington and Lee University. Before becoming a full-time writer, he was a practicing attorney for many years. mostra altro His first book The Sword of Shannara (1977) was the first work of fiction to appear on the New York Times Trade Paperback Bestseller List. He made the list again with his title The High Druid'd Blade: The Defenders of Shannara. His other works include the Word and Void trilogy, The Heritage of Shannara series, Magic Kingdom of Landover series, The Voyage of the Jerle Shannara series, High Druid of Shannara series, Genesis of Shannara series, and the novelization to Star Wars Episode I: The Phantom Menace. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: Courtesy of terrybrooks.net.

Serie

Opere di Terry Brooks

La Spada Di Shannara (1977) 7,862 copie
Le pietre magiche di Shannara (1982) 6,334 copie
La canzone di Shannara (1985) 5,250 copie
Magic Kingdom For Sale—SOLD! (1986) 4,432 copie
Gli eredi di Shannara (1990) 4,063 copie
Il primo re di Shannara (1996) 3,801 copie
Il druido di Shannara (1991) 3,682 copie
I talismani di Shannara (1993) 3,476 copie
L'unicorno nero (1987) 3,098 copie
La strega di Ilse (2000) 2,845 copie
Mago a metà (1988) 2,834 copie
Il demone (1997) 2,742 copie
The Sword of Shannara Trilogy (1977) 2,488 copie
Il labirinto (2001) 2,453 copie
I figli di Armageddon (2006) 2,372 copie
Jarka Ruus (2003) 2,171 copie
La scatola magica di Landover (1994) 2,163 copie
Il cavaliere del verbo (1998) 2,143 copie
Il fuoco degli angeli (1999) 1,893 copie
Tanequil (2004) 1,845 copie
La regina degli Straken (2005) 1,751 copie
L'esercito dei demoni (2008) 1,512 copie
L'ultimo cavaliere (2010) 1,094 copie
A Princess of Landover (2009) 959 copie
Il potere della magia (2011) 815 copie
I guardiani di Faerie (2012) 799 copie
Il fuoco di sangue (2013) 598 copie
Lo spettro della strega (2013) 540 copie
La lama del druido supremo (2014) 514 copie
Hook: Capitan Uncino (1991) 474 copie
Dark Wraith of Shannara (1985) 447 copie
Il magico mondo di Landover (1986) 446 copie
Il figlio dell'oscurità (2015) 416 copie
La pietra nera della magia (2017) 403 copie
The World of Shannara (2001) 338 copie
La figlia dello stregone (2016) 324 copie
L'invasione degli Skaar (2018) 292 copie
The Word and the Void (2001) 259 copie
The Stiehl Assassin (2019) 239 copie
Child of Light (2021) 223 copie
The Last Druid (2020) 223 copie
Indomitable (1656) 181 copie
Allanon's Quest (2012) 169 copie
The Weapons Master's Choice (2013) 136 copie
The Black Irix (2013) 119 copie
Street Freaks (2018) 112 copie
Daughter of Darkness (2022) 100 copie
Small Magic (2021) 83 copie
Das Schwert von Shannara. (1978) 63 copie
Imaginary Friends (2011) 62 copie
Der Sohn von Shannara. (1978) 46 copie
Der Erbe von Shannara. (1977) 46 copie
Sister of Starlit Seas (2023) 40 copie
Der Druide von Shannara (1985) 40 copie
Der König von Shannara. (1986) 36 copie
Die Schatten von Shannara (1991) 35 copie
Die Kinder von Shannara (1995) 28 copie
Der Zauber von Shannara (1991) 26 copie
Die Reiter von Shannara (1994) 23 copie
Warrior (2018) 10 copie
Potomkowie Shannary (1997) 2 copie
Shannara, Tome 2: Le royaume du crâne (2006) — Autore — 1 copia
Tranquel 1 copia
Una piccola magia (2023) 1 copia
Dark Horse (2017) 1 copia
Shannarův druid (2000) 1 copia
Shannarovy talismany (2000) 1 copia
Kapitan Hak (1992) 1 copia
Revelation (1988) 1 copia
The Last Ride 1 copia

Opere correlate

La bussola d'oro (1995) — Introduzione, alcune edizioni36,154 copie
Legends II: New Short Novels by the Masters of Modern Fantasy (2003) — Collaboratore — 1,253 copie
Unfettered: Tales by Masters of Fantasy (2013) — Collaboratore — 401 copie
Once Upon a Time: A Treasury of Modern Fairy Tales (1991) — Collaboratore — 376 copie
Legends II: Dragon, Sword, and King (1999) — Collaboratore — 336 copie
The Best of Lester del Rey (1978) — Introduzione, alcune edizioni295 copie
Unfettered II: New Tales by Masters of Fantasy (2016) — Prefazione — 122 copie
Unfettered III: New Tales by Masters of Fantasy (2019) — Collaboratore — 107 copie
Unbound (2015) — Collaboratore — 103 copie
Multiverse: Exploring Poul Anderson's Worlds (2015) — Collaboratore — 71 copie
Legenden: Das Geheimnis von Otherland und andere Abenteuer (2006) — Collaboratore — 11 copie
Lightspeed Magazine, Issue 38 • July 2013 (2013) — Collaboratore — 9 copie
Beyond the Fields We Know (1978) — Collaboratore; Collaboratore — 4 copie

Etichette

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Informazioni generali

Utenti

Discussioni

Sword of Shannara Trilogy in Easton Press Collectors (Gennaio 3)
Found: YA(?) High Fantasy with parallel worlds in Name that Book (Settembre 2021)
Found: Fiction/Scifi/Fantasy in Name that Book (Febbraio 2021)
Magic Kingdom for Sale - SOLD! Week 2 in Hogwarts Express (Giugno 2009)

Recensioni

Visto che ho passato un bel po’ di tempo senza computer e con una serie di malanni tipici della stagione autunnale e/o invernale, ho pensato bene di iniziare a leggere la mia seconda saga di Terry Brooks. Così, giusto per farmi ulteriormente del male…

Ora, per chi fosse nuov* di questi lidi, sappiate che mi sono comprata ben tre saghe di Terry Brooks, senza aver letto nemmeno uno dei suoi romanzi, basandomi semplicemente sul fatto che era uno dei grandi autori del genere fantasy. Anni fa lessi la prima trilogia e non mi mi piacque: così mi sono ritrovata con tre saghe scritte da un autore capace di annoiarmi a morte… e, come se non bastasse, ho deciso di leggerle tutte comunque per auto-flagellarmi e veder di imparare a non comprare più libri ad minchiam (so che le vostre sopracciglia sono schizzate all’attaccatura dei capelli, ma cercate di collaborare, okay?).

Quindi, cosa ne penso de Gli eredi di Shannara? Penso che Terry Brooks potrebbe risultare avvincente soltanto al di sotto dei diciotto anni (e anche in questo caso, non ne sono poi così certa). Per tutti gli altri, il rischio è trovare più interessante prendere a capate il muro piuttosto che continuare la lettura di quest’agonia.

Ma procediamo con ordine. Gli eredi di Shannara è ambientato trecento anni dopo la prima trilogia e Brooks ha pensato che fosse una cosa simpatica riproporre i discendenti di tutti i vecchi personaggi. Sì, tutto molto bello, peccato che hanno praticamente anche lo stesso carattere e le stesse seghe mentali (che non mi risulta si tramandino tramite DNA con una tale precisione). Ritrovare tutte le corrispondenze con la trilogia originaria va oltre le mie forze (e la mia voglia di dedicare troppo tempo a Brooks), ma ci sono. Purtroppo, ci sono.

L’altro punto dolente sono proprio le seghe mentali. Possibile che Brooks sia così incapace di far evolvere i suoi personaggi dal punto A al punto B? Possibile che io debba sopportare gli stessi dilemmi, le stesse paure, le stesse insicurezze per quasi cinquecento pagine (e oltre, visto che si trascinano pure da un romanzo all’altro)? Possibile che Brooks, con cotanta prolissità, pretenda di rendere i suoi personaggi poliedrici e profondi? Spero di no, perché così puoi solo sfracassare ovaie e maroni – e con una discreta dose di recidività.
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 13 altre recensioni | Sep 22, 2023 |
Questo terzo volume della trilogia inizia esattamente come i primi due. Allanon va dagli Ohmsford e convince l'erede di turno - Brin - a seguirlo per salvare il mondo dal Male del momento, il libro che raccoglie tutta la magia nera, l'Illidatch.

La differenza rispetto ai primi due romanzi sta sostanzialmente nella sfiga della Compagnia, che viene decimata. Far finire un'era (e una trilogia) è un lavoraccio, devi ammazzare un sacco di personaggi. Sarà per questo che le "Compagnie" questa volta sono due...

Lo stile di Terry Brooks è sempre lo stesso: E allora captò lentamente la presenza di qualcosa, qualcosa di terribile, un'entità così maligna che la sua sola presenza bastava a permeare l'aria di paura. Qualsiasi cosa fosse, sembrava essere dappertutto, un orrendo mantello nero che avvolgeva la casa degli Ohmsford come un sudario. Un essere, sussurrò la sua mente, un essere oscuro. Tutto fumo e niente arrosto: tutti questi aggettivi hanno un devastante effetto soporifero (e allora si cominciano a contare la pagine che ci separano dall'agognata fine...).

I personaggi rimangono privi di approfondimento e piatti, senza vita, senza forza. Sarebbe stato meglio avere meno personaggi, ma sufficientemente approfonditi...

La narrazione va avanti a forza di descrizioni poco evocative, "colpi di scena" (molti già visti in precedenza, ma presentati con condimento diverso) e introduzioni di personaggi/mostri più o meno significativi.

A questo giro la parte del protagonista-oh-ma-quanti-problemi-mi-faccio tocca a Brin: visti i suoi pensieri catastrofici, nessuno può stupirsi di ciò che le accade alla fine... mai sentito parlare di pensiero positivo? Inizia a pensare che non ce la farà prima ancora di partire...

Al contrario di lei, il fratello minore Jair è una macchina di positività (e nessuno gli crede quando prova ad abbattersi). Dentro di sé sa che ci sarà sempre qualcuno disposto a salvargli il c*** (e infatti, puntualmente...).

E, infine, abbiamo l'innamorato pazzo - di Brin - Rone Leah, discendente del vecchio Menion del primo volume. In realtà, dal suo comportamento non si direbbe che sia così innamorato, ma Brin una volta pensa che lo sia e tanto dovrebbe bastarci (ehi, lettore, come mai pretendi che lo scrittori ti mostri che Rone è innamorato di Brin?). Poi il potente sentimento viene di nuovo fuori alla fine, quando i due si ritrovano, innamorati persi (o meglio, Rone la guarda con gli occhi da pesce lesso innamorato). Tutto qui. Nelle restanti pagine non c'è nessun cenno ai loro sentimenti.

Il cattivo è un libro di magia nera. Le sue parole - sì, il libro parla - sono tentatrici come quelle di un allievo di Satana rimandato a settembre. Non avrebbero convinto a passare dalla sua parte nemmeno il malvagio più incallito. Quindi ci si meraviglia di tutti i danni che è riuscito a fare... ma, d'altro canto, i cattivi libri hanno sempre pessimi effetti sulle menti dei lettori...
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 25 altre recensioni | Aug 1, 2023 |
Meglio del primo, ma non ancora all'altezza di una buona trilogia fantasy. Cosa manca? Sostanza e forma, per così dire.

Manca la sostanza perché tra una settimana (o forse anche meno) mi sarò dimenticata completamente di questo libro. Non mi ha lasciato nulla. I personaggi sono piatti, privi di fascino e forza empatica. Gli unici che potrei salvare sono Eretria e Stee Jans (che si rivela mille volte più carismatico del legittimo erede al trono degli Elfi).

Manca la forma perché lo stile di Brooks continua a essere carente. Ancora una volta il Male viene descritto con ogni turpe parola che possa essere rintracciata nel dizionario e ancora una volta si ha l'impressione che questi demoni siano babau. L'intero romanzo dà l'idea che la vittoria finale sia scontata: il lettore non riesce a percepire gli sforzi dei protagonisti, i loro tormenti, le loro paure. Tutto viene descritto e niente fa presa. Il capitolo finale sembra addirittura svelare l'intera impalcatura narrativa: quel personaggio esiste perché altrimenti dopo la guerra sarebbe rimasto un vuoto incolmabile che avrebbe reso il finale incompleto. Davvero pessimo.

Naturalmente anche in questo secondo episodio ci sono numerosi riferimenti a Il Signore degli Anelli, ma non risultano invasivi come ne La Spada di Shannara. Ho trovato più fastidiose le analogie tra i due romanzi del Ciclo (una su tutte, Wisp-Orl Fane).
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 50 altre recensioni | Aug 1, 2023 |
Ormai lo sanno anche i sassi - credo - che ne La Spada di Shannara ci sono innumerevoli riferimenti a Il Signore degli Anelli di Tolkien, al punto che Terry Brooks è spesso liquidato come un meschino scopiazzatore del professore di Oxford.

In effetti, i riferimenti sono moltissimi e vanno dai personaggi alle situazioni. Stranamente, non mi hanno dato fastidio come si solito mi accade in questi casi. Credo che questo sia dovuto a tre fattori.

Il primo: Tolkien è un autore così importate che è impossibile ignorarlo se si scrive un certo tipo di fantasy. Ormai ci immaginiamo gli Elfi come li ha descritti Tolkien, così come ci immaginiamo l'Inferno come l'ha descritto Dante. Terry Brooks non è certo l'unico ad aver "preso in prestito" qualcosa da Tolkien (un esempio per tutti: i Dissennatori di J. K. Rowling).

Il secondo: nonostante le analogie, La Spada di Shannara e Il Signore degli Anelli sono due rette parallele che non si incontrano mai. Tolkien ha creato un mondo di ampio respiro, dove ogni razza ha la sua storia e le sue caratteristiche, un mondo epico. Brooks ha scritto un romanzo intorno alla leggendaria Spada di Shannara, contornandola con le razze tipiche del fantasy e giustificando azioni e comportamenti con una storia plausibile. La differenza di lavoro tra i due autori è abissale.

Il terzo: lo stile di Brooks è così immaturo, ripetitivo e superficiale che ogni possibile riferimento a Il Signore degli Anelli è passato in secondo piano. Per 600 pagine i protagonisti si fanno sempre, sempre, sempre le stesse s**** mentali! Cavoli, che noia! Ma possibile che questi abbiano un cervello incapace di produrre pensieri diversi? Per non parlare poi tutta la gamma di aggettivi (da maligno ad agghiacciante, da nauseabondo a immane) usata per descrivere il Male in tutte le sue declinazioni e che - ovviamente - ottiene l'effetto contrario: il Signore degli Inganni non ha neanche un decimo della malvagità di Sauron e i Messaggeri del Teschio sembrano galline spennacchiate al confronto con i Nazgul.

Se prendi così tanto spunto da Il Signore degli Anelli, devi scrivere qualcosa che ne esalti ancora di più la bellezza, non che te lo faccia rimpiangere.
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | 110 altre recensioni | Aug 1, 2023 |

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