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Vera Brittain (1893–1970)

Autore di Testament of Youth

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Sull'Autore

Serie

Opere di Vera Brittain

Testament of Youth (1933) 2,155 copie
Testament of Friendship (1940) 316 copie
Testament of Experience (1957) 280 copie
Honourable Estate (1936) 60 copie
The Dark Tide (1923) 55 copie
Born 1925 (1948) 42 copie
Testament of Youth [2014 film] (2015) — Original book — 40 copie
Account Rendered (1944) 28 copie
Humiliation with honor (1942) 21 copie

Opere correlate

Ritorno nel South Riding (1936) — Epitaph, alcune edizioni932 copie
The Assassin's Cloak: An Anthology of the World's Greatest Diarists (2000) — Collaboratore, alcune edizioni552 copie
The Norton Book of Women's Lives (1993) — Collaboratore — 412 copie
Mystery and Adventure Stories (1937) — Collaboratore — 2 copie

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Group Read, November 2014: Testament of Youth in 1001 Books to read before you die (Novembre 2014)
Testament of Youth - Part 1 in Group Reads - Literature (Luglio 2013)

Recensioni

Nel 1933 Vera Brittain pubblica ''Testament of Youth'': attraverso la propria storia, vivida e sincera, raccoglie le sue memorie e lascia come testamento ideale e come tributo a una generazione perduta, quella spazzata via dalla grande guerra, questo libro acclamato fin da subito come un classico della letteratura inglese. Nel 1914 Vera si affaccia alla giovinezza. E' brillante, anticonformista e decisa a cambiare un destino di moglie gentile e madre paziente, diventando una delle prime donne ammesse in un selettivo college di Oxford. Con l'egocentrismo dei suoi vent'anni, inizialmente Vera considera la grande guerra soprattutto una scomoda interruzione delle proprie attività, ma la portata degli eventi che stanno travolgendo l'Europa diventa presto chiara: la devastazione non è solo materiale, ma anche psicologica e spirituale. Lasciata Oxford, Vera serve la patria a Londra, a Malta, in Francia come infermiera volontaria, mentre il fratello, il fidanzato, gli amici più cari perdono la vita nelle trincee. Sopravvivere a tutto e tornare a un nuovo genere di ''normalità'' non sarà facile. Dopo una risurrezione difficile ma necessaria, divenuta scrittrice e giornalista, Vera non racconta soltanto la disillusione e il dolore, ma anche il cammino di maturazione delle idee per le quali ha combattuto tutta la vita, armata solo della sua penna: pacifismo e lotta per i diritti delle donne. Titolo originale: ''Testament of Youth'' (1933, 1960).… (altro)
 
Segnalato
kikka62 | 52 altre recensioni | Mar 8, 2020 |
Per una volta, il titolo italiano è quanto mai azzeccato: questo voluminoso librone di oltre seicento pagine è il racconto, vissuto dal di dentro, di come l’Europa bruciò in poco più di quattro anni il proprio sangue più fresco e vigoroso gettando le basi per gli orrori che ne sarebbero scaturiti solo un paio di decenni più tardi. Ingannevole è invece la copertina dell’edizione uscita a seguito del film del 2014, perchè non di una storia d’amore si tratta (o, almeno, non nel significato più comune dell’espressione) bensì un viaggio nel dolore originato dalla perdita degli affetti più cari assieme a tutti i punti di riferimento con cui si è nati e cresciuti: la differenza tra il ‘prima’ e il ‘dopo’ sfocia in un senso di mancanza difficile da colmare anche per uno spirito combattivo come Vera. Il mondo di ‘prima’ è raccontato con bella efficacia descrivendo come i fratelli Brittain crescano in una famiglia benestante se non ricca all’interno di quella che probabilmente la società più avanzata dell’epoca: entrambi versati per la letteratura e le arti giungono fino alle soglie dell’educazione universitaria che per Edward (fra l'altro valente musicista) è un ovvio sbocco mentre per Vera è una dura conquista contro ogni sorta di preconcetti. Siamo però giunti al 1914 e una melliflua nonché subdola propaganda richiede il sacrificio dei ragazzi sui campi di Fiandra (subito l’amato fidanzato Ronald, poi gli intimi amici Victor e Geoffrey) o sull’altopiano di Asiago (Edward quando all'armistizio mancano pochi mesi). Schiacciata dalla sofferenza unita a un’assoluta impossibilità di capire il perché di tutto quello che sta accadendo, Vera si offre infermiera volontaria rischiando la vita sui fronti più pericolosi e conoscendo così una versione dolentissima dell’umanità in cui nessuna importanza hanno le divise indossate. Vissuti nella solitudione quasi completa, i primi tempi di pace risultano altrettanto orribili e solo lo sforzo di fare i conti con il vuoto che le è stato scavato attorno porta la giovane donna a ritrovare la forza per ricominciare a portare avanti le sue battaglie in favore delle donne e della pace. Dedicato a esse, l’ultimo quinto del volume è la parte meno interessante (oltre che più pertinente al successivo ‘Testament of friendship’), ma le restanti pagine sanno coinvolgere come poche malgrado la scrittura abbia il passo lento e a volte un po’ pedante dello stile ottocentesco (anche se l’attenzione pe i dettagli presente soprattutto nel diario testimonia la capacità dell’autrice di coglierli): ne risulta la lucida testimonianza di una tragedia che la ‘vittoria’ ha troppo spesso fatto dimenticare.… (altro)
 
Segnalato
catcarlo | 52 altre recensioni | Sep 8, 2017 |

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