Banine (1905–1992)

L’autrice, che ha vissuto la prima parte della sua vita in Azerbaigian agli inizi del ‘900, rievoca con molta verve la propria infanzia e adolescenza in una famiglia ricchissima, ma scombinata, con un’infinità di parenti, una nonna rigorosamente musulmana, una cugina spregiudicata e due cugini discoli. La vita da privilegiati viene bruscamente interrotta dagli eventi della Rivoluzione Russa e della fuga a Parigi. Tra amori, estati in campagna, istitutrici europee e eventi drammatici scorre davanti agli occhi una pagina di storia del secolo scorso descritta da un’angolatura inconsueta. È stato pubblicato per la prima volta negli anni’ 50, ma non ha perso smalto. Originale e interessante.… (altro)