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Alberto Arbasino (1930–2020)

Autore di Fratelli d'Italia

55+ opere 463 membri 11 recensioni

Sull'Autore

Comprende il nome: alberto arbasino

Opere di Alberto Arbasino

Fratelli d'Italia (1963) 61 copie
L' ingegnere in blu (2008) 29 copie
La bella di Lodi (1972) 28 copie
L'Anonimo Lombardo (1959) 27 copie
America amore (2011) 27 copie
La vita bassa (2008) 23 copie
Specchio delle mie brame (1975) 22 copie
Ritratti italiani (2014) 19 copie
Le piccole vacanze (2007) 17 copie
Parigi o cara (1995) 16 copie
Lettere da Londra (1997) 14 copie
Super-Eliogabalo (1969) — Autore — 13 copie
Mekong (1994) 12 copie
Un paese senza (1980) 12 copie

Opere correlate

Salomè (1893) — Prefazione, alcune edizioni1,579 copie
Antologia personale (1961) — Collaboratore, alcune edizioni606 copie
Sette anni di sodalizio con Giacomo Leopardi (1995) — Collaboratore, alcune edizioni8 copie
Die Purpurschnecke — Introduzione, alcune edizioni4 copie

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Informazioni generali

Nome canonico
Arbasino, Alberto
Nome legale
Arbasino, Nino Alberto
Data di nascita
1930
Data di morte
2020-03-23
Sesso
male
Nazionalità
Italia
Luogo di nascita
Voghera, Italy

Utenti

Recensioni

Infanzie ‘favolose’, ragazze ‘deliziose’, ville sepolte fra gli alberi, parchi, piscine, tennis, biblioteche, vigne in collina... Cacce, boschi, cantine sociali, partite a carte, lezioni d’inglese... Piste da ballo, lirica del Novecento, alberghi di sfollati, studi d’avvocato, licei bombardati, desolate vie provinciali negli anni più bui della guerra e del dopoguerra, crocicchi illuminati dalla luna, nonne con soldi, cavalli, spiagge, film con Greta Garbo, corse in automobile... Studi universitari fatti male, trasalimenti sessuali confusi, droghine fatte in casa... Fanciulline scatenate o svampite, ragazzini pensierosi e giovani scemini che incontrano il primo amore insieme al primo dolore... Dignitose parsimonie... E uno sconfinato patrimonio d’affetti sentimentali e ridicoli accumulati o sperperati fra le ultime estati lunghe in campagna e le prime vacanze brevi al mare...… (altro)
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Oct 4, 2019 |
Si rimane un po’ sconcertati, cominciando a leggere L’anonimo lombardo, un romanzo molto importante che Alberto Arbasino pubblicò nel 1957. Si tratta di un romanzo epistolare, 49 lettere scritte nel corso di un anno, il cui flusso si sincronizza a partire da una memorabile interpretazione di Maria Callas, nella Medea, di Luigi Cherubini, alla Scala di Milano, sotto la direzione di un Bernstein «debuttante». È il 10 dicembre 1953.
 
Segnalato
BiblioLorenzoLodi | Oct 4, 2019 |
Arbasino is Arbasino. Anche quando, come in questo caso, è un po’ meno brillante del solito. Ma la sua scrittura, i suoi rimandi continui, la sua vena polemica da grande intellettuale costringono sempre a riflettere specialmente chi non sempre è d’accordo con le sue idee. In questi pensieri selvaggi a Buenos Aires Arbasino racconta l’Argentina di Evita e del periodo aureo del Sudamerica, meta non solo di emigranti italiani alla ricerca di lavoro, ma anche della scoperta della cultura latino americana prima con Borges e poi con gli altri, fino ad arrivare alle attuali crisi economiche che ne hanno sbiadito ma non cancellato l’immagine. In ultimo una intervista a Borges che vale il libro anche se si può trovare facilmente su vari siti internet compreso you tube. Non voglio qui aprire discussioni su Borges perché non è il posto giusto, ma che sia uno degli scrittori e degli intellettuali più grandi di sempre, mi sembra difficile metterlo in discussione.… (altro)
 
Segnalato
eloelisa92 | Nov 30, 2017 |
Un tuffo nei ricordi delle cronache dei telegiornali di quando ero ragazzetto che parlavano di questi genocidi nella penisola indocinese e di come pur nella cronaca quotidiana apparissero comunque molto lontani nell'immaginario collettivo; solo oggi queste tragedie che hanno infangato la storia di quelle terre sono recepite nella loro vera e cruenta realtà ammantata dell'ipocrisia di chi quei genocidi li ha provocati e tollerati! La scrittura di Arbasino, scava nelle trincee della ragione e dell'ottusità occidentale e comunque anche affondando senza remore con paradossi ironici e dissacranti non è facile per lui comprendere o spiegare le ragioni per cui certe cose sono accadute davanti agli occhi di tutto il mondo senza che nessuno intervenisse, naturalmente queste ragioni esistono, ma forse è meglio lasciar perdere...… (altro)
 
Segnalato
barocco | Sep 2, 2017 |

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