Chinghiz Aitmatov (1928–2008)

Opera semplice e profonda insieme, questo romanzo rappresenta un vero gioiello della letteratura russa. Il tema di fondo è la scuola come diritto, come crescita.
È il 1924, in un villaggio kirghiso, sfiorato dalla rivoluzione russa, Djujsen diventa maestro e apre una scuola sfidando la diffidenza degli abitanti. Tenace e combattivo, sostiene la necessità che bambini e bambine frequentino le lezioni, coltivando il sogno di contribuire alla cultura e progresso di quella piccola comunità retrograda.
Così quando la piccola Altynaj viene venduta come sposa bambina, il maestro si ribella: la cerca, la trova e la sottrae al suo ingiusto destino riportandola a scuola.
Il maestro Djujsen insegna quello che sa, che è certamente poco dal punto di vista didattico, ma molto sul piano umano e civile.
"Il Primo maestro” è un romanzo denso di poesia che al pari delle altre magnifiche opere di Ajtmatov ci consente di conoscere la cultura kirghisa, la sua anima e il suo paesaggio, con le vaste steppe aride d'estate, e innevate in inverno.… (altro)

Ministro di Gorbaciov durante la Perestroika, diplomatico per l’ONU, la CEE e l’UNESCO, Tschingis Aitmatov (1928-2008) si è impegnato nella difesa delle minoranze etniche e a favore dell'ambiente. Scrittore di immensa sensibilità e delicatezza, nei suoi romanzi è sempre presente e viva la tradizione e cultura kirghisa insieme al tema del dualismo oppressione e libertà, tradizione e progresso.
Giamilja è stato scritto nel 1958, quando il Kirghizistan faceva parte dell'Unione Sovietica (dal 1991 è uno stato indipendente) ed è ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, a cui il Kirghizistan partecipò mandando i suoi uomini al fronte.
In una fattoria collettiva dove uomini kirghisi e sovietici mescolano le proprie tradizioni, nasce una storia d'amore tra Giamilja, giovane moglie di un soldato al fronte e Danijar, un uomo timido che è tornato dalla guerra a causa di una ferita. Seit, il giovane cognato di Giamilja, desidera trasporre sulla tela questa storia di passione, rendendola così immortale.
La dimensione rurale, le suggestioni medio-orientali, la semplicità estrema delle descrizioni paesaggistiche, rendono questa "favola" potente come molte opere solenni e cerebrali non sanno essere.… (altro)