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Andre Agassi

Autore di Open. La mia storia.

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Sull'Autore

Andre Kirk Agassi was born on April 29, 1970. He is a retired American professional tennis player and former World No. 1. He is generally considered by critics and fellow players to be one of the greatest tennis players of all time. Agassi has been called the "Best service returner in the history mostra altro of the game." Agassi turned professional at the age of 16 and his first tournament was in La Quinta, California. He has earned more than $30 million in prize-money during his career, which spanned from 1986 to 2006. He also earned more than $25 million a year through endorsements during his career. His first wife was American model and actress, Brooke Shields. They divorced in 1999. In 2001 he married Stefanie (Steffi) Graph, the the only tennis player to have won the Golden Slam Grand Slam singles tournaments (Wimbledon, the US Open, the French Open, the Australian Open and the Summer Olympic Gold) in 1988. They have two children. (Bowker Author Biography) mostra meno
Fonte dell'immagine: http://tennisinfoblog.com

Opere di Andre Agassi

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Michael Mina: The Cookbook (2006) — Prefazione — 58 copie

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Informazioni generali

Nome legale
Agassi, Andre Kirk
Data di nascita
1970-04-29
Sesso
male
Nazionalità
USA
Nazione (per mappa)
USA
Luogo di nascita
Las Vegas, Nevada, USA
Luogo di residenza
Las Vegas, Nevada, USA
Istruzione
Nick Bollettieri Tennis Academy
Attività lavorative
tennis player
Relazioni
Shields, Brooke (wife|divorced)
Graf, Steffi (wife)
Bollettieri, Nick (coach)

Utenti

Recensioni

Dopo aver letto recensioni esaltanti mi aspettavo di più. Scritto in modo magistrale da Moehringer. Il percorso biografico del protagonista non mi ha convinto.
 
Segnalato
permario | 93 altre recensioni | Dec 11, 2017 |
Non ho mai amato il tennis di Andre Agassi. Al netto degli ultimi, encomiabili anni l’ho sempre visto come uno di quegli sparapalle – l’attaccante dal fondo – che hanno trasformato uno sport di tocco ed eleganza in una sorta di braccio di ferro tra energumeni (con conseguente aumento esponenziale della noia per lo spettatore). Veder confermato che la scuola di Nick Bollettieri, che molto ha contribuito a tale trasformazione, fosse una specie di lager per ragazzini e che lo stesso Nick si dimostri persona mediocre è solo uno dei pregi minori di questo libro che, sorta di confessione catartica, è capace di appassionare anche chi di racchette e palline non ha mai sentito parlare. Agassi riversa nel registratore di J.R. Moehringer (che però non ha voluto comparire sul frontespizio) l’intera sua vita, dall’infanzia segnata dai massacranti allenamenti paterni all’adolescenza ribelle e contromano per finire a una maturità conquistata con molta fatica e quindi fonte di ancor maggiore soddisfazione. Due cose colpiscono nell’autore, la capacità di guardarsi dentro e quella di riconoscere in maniera quasi istintiva le persone di cui circondarsi. La prima gli consente di analizzare le azioni compiute e, soprattutto, il rapporto con il gioco, magari odiato – adesso sappiamo il perché di certe sconcertanti sconfitte al primo turno contro il primo carneade di passaggio - ma spesso insostituibile fonte di adrenalina. La seconda è alla base della creazione di un piccolo clan affidabile che si rivela molto importante quando è necessario risollevarsi dopo le numerose cadute o attutire le insicurezze che la vita randagia del tennista moderno finisce per accentuare. Non pare un caso che Andre abbia sempre cercato donne più vecchie di lui, compresa – seppur per meno di un anno - quella giusta, Stefanie (mai chiamata Steffi) Graf, un’altra che colpiva dritti e rovesci mentre i suoi coetanei erano all’asilo. Il libro parte subito molto bene – con il racconto dell’ultima vittoria, sul cipriota Baghdatis agli U.S. Open del 2006 – e mantiene per tutte le sue pagine un ritmo invidiabile che tiene desta l’attenzione anche nella parte più difficile, il racconto delle partite: la sincerità non viene mai meno e risultano così eccessive le critiche di alcuni sportivi, in attività o meno, per l’ammissione riguardo all’uso di metanfetamine e la confessione dei trucchi escogitati per salvarsi dalla positività all’antidoping (anche perché si fa riferimento a un periodo in cui Agassi non vinceva quasi più e pareva, a meno di trent’anni, già finito).… (altro)
 
Segnalato
catcarlo | 93 altre recensioni | Oct 8, 2014 |
Agassi un grande personaggio nello sport e nella vita
 
Segnalato
Claudy73 | 93 altre recensioni | Aug 28, 2014 |
Sicuramente una bella biografia. Il personaggio Agassi viene fuori con forza e verità; ottima la descrizione della relazione con il padre. Punti deboli: l'eccessiva insistenza nella descrizione delle gare di tennis (ma a me il tennis non interessa per nulla e non lo odio come Agassi). E poi quel finale in cui l'amore trionfa mi sembra veramente scadente e tale da rovinare le quasi 500 pagine precedenti.
½
 
Segnalato
gianoulinetti | 93 altre recensioni | Dec 5, 2012 |

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