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Dino Buzzati (1906–1972)

Autore di Il deserto dei Tartari

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Sull'Autore

Born in Belluno in the region of Veneto, in northern Italy, Dino Buzzati received his law degree from the University of Milan, but never practiced law. Beginning in 1928, he worked as an editor and journalist for the Milanese daily newspaper Il Corriere della Sera. His first work of fiction, mostra altro Barnabo delle montagne (Barnaby of the Mountains) (1933), established Buzzati as an inventive writer who evoked the mysteries of ordinary life. Buzzati never linked himself to any literary movement or style, preferring to seek the fantastic and the extraordinary in his often commonplace characters and locales. A talented short story writer, Buzzati published most of his short fiction in Sessanta Racconti (1958), which was partially translated into English as Catastrophe. Here, Buzzati increasingly employs urban settings where machines, instead of quasi-mythical monstrous beings, populate a supernatural world. Buzzati died in 1972. (Bowker Author Biography) mostra meno

Opere di Dino Buzzati

Il deserto dei Tartari (1940) 2,513 copie
La famosa invasione degli orsi in Sicilia (1945) — Autore — 539 copie
Un amore (1963) 373 copie
La boutique del mistero (1968) 280 copie
Sessanta racconti (1990) — Autore — 270 copie
Poem Strip (1969) 223 copie
Le notti difficili (1983) 180 copie
Barnabò delle montagne (1968) 99 copie
L'opera completa di Bosch (1966) 75 copie
Il grande ritratto (1960) — Autore — 72 copie
I sette messaggeri (1942) 56 copie
Il crollo della Baliverna (1955) 50 copie
Paura alla scala (1949) 43 copie
Le rêve de l'escalier (1973) 39 copie
Siamo spiacenti di (1975) 31 copie
I misteri d’Italia (1978) 27 copie
180 racconti (1982) 25 copie
Bosch (2003) 21 copie
La nera di Dino Buzzati (2002) 21 copie
Cronache terrestri (1995) 20 copie
Bestiaire magique (1991) 19 copie
in quel preciso momento (1963) 18 copie
Opere scelte (1998) 18 copie
I miracoli di Val Morel (2012) 17 copie
Nouvelles inquiètes (2006) 16 copie
Romanzi e racconti (1975) 13 copie
Nouvelles Oubliees (2009) 11 copie
Siete plantas (2018) 10 copie
Novelle Del Novecento: An Anthology (Italian Texts) (1966) — Collaboratore — 10 copie
Lettere a Brambilla (1985) 9 copie
De betoverde burger (1948) 9 copie
Teatro (1980) 9 copie
Le cronache fantastiche (2003) 7 copie
Le storie dipinte (2013) 7 copie
Cronache nere (1900) 6 copie
The Singularity (2024) 5 copie
Montagnes de verre (1991) 4 copie
Poemat w obrazkach (2019) 4 copie
I dispiaceri del re (2014) 4 copie
I capolavori (2005) 4 copie
Yasli Ormanin Gizemi (2014) 4 copie
L'uccisione del drago (1973) 3 copie
Naquele Exato Momento (2004) 3 copie
Tanrı görmüş köpek (1995) 3 copie
Il golf (2013) 3 copie
Oeuvres de Dino Buzzati (1995) 3 copie
Oeuvres : Tome 2 (2006) 2 copie
ECROULEMENT BALIVERNA (1984) 2 copie
Il libro delle pipe (1966) 2 copie
Due poemetti 2 copie
Daglarin Adami Barnabo (2010) 2 copie
石の幻影―短編集 (1998) 2 copie
La fine del borghese (1968) 2 copie
La «nera». Nuova ediz. (2020) 1 copia
Buzzati Dino 1 copia
Six pièces en un acte (1992) 1 copia
Noites Difíceis, As (2007) 1 copia
Poème bulles (1970) 1 copia
Le poesie 1 copia
Szescdziesiat opowiadan (2021) 1 copia
Tanriyi Gören Köpek (2015) 1 copia
Ένας έρωτας (2018) 1 copia
I topi (2017) 1 copia
HI Isette messaggeri (2002) 1 copia
Bosch festői életműve (1994) 1 copia
BIR ASK 1 copia
La spada 1 copia
Incubi 1 copia
Das alte Hotel (1958) 1 copia
Orphi und Eura (1970) 1 copia
Mystères à l'italienne (2014) 1 copia
Cahiers Buzzati, tome 2 (1978) 1 copia
Chroniques de la Guerre Sur Mer (1992) — Autore — 1 copia
Gerundio 1 copia
Esmeralda 1 copia
Poème bulles 1 copia

Opere correlate

The Weird: A Compendium of Strange and Dark Stories (2011) — Collaboratore — 823 copie
The Science Fiction Century (1997) — Collaboratore — 533 copie
The World of the Short Story: A 20th Century Collection (1986) — Collaboratore — 463 copie
Sudden Fiction International: Sixty Short-Short Stories (1989) — Collaboratore — 213 copie
The Penguin Book of Italian Short Stories (2019) — Collaboratore — 139 copie
Mystery Stories: An Intriguing Collection (1996) — Collaboratore — 89 copie
The Road to Science Fiction #6: Around The World (1998) — Collaboratore — 47 copie
Italy: A Traveler's Literary Companion (2003) — Collaboratore — 46 copie
Found in Translation (2018) — Collaboratore, alcune edizioni36 copie
One World of Literature (1992) — Collaboratore — 24 copie
Relatos italianos del Siglo XX (1974) — Collaboratore — 13 copie
Italiaanse verhalen (1961) — Collaboratore — 10 copie
Modern Italian Short Stories (1954) — Collaboratore — 6 copie
Italien erzählt : elf Erzählungen — Autore — 5 copie
Racconti di cinema (2014) — Collaboratore — 3 copie
El cuento literario (2008) — Collaboratore — 2 copie
Antaeus No. 34, Summer 1979 — Collaboratore — 1 copia
S-Fマガジン 1966年04月号 (通巻80号) — Collaboratore; Illustratore — 1 copia

Etichette

Informazioni generali

Nome canonico
Buzzati, Dino
Nome legale
Buzzati Traverso, Dino
Data di nascita
1906-10-16
Data di morte
1972-01-28
Sesso
male
Nazionalità
Italië
Nazione (per mappa)
Italy
Luogo di nascita
San Pellegrino di Belluno, Veneto, Italië
Luogo di morte
Milaan, Lombardije, Italië
Causa della morte
cancer
Luogo di residenza
San Pellegrino di Belluno, Veneto, Italië | geboorteplaats
Istruzione
University of Milan
Attività lavorative
Romanschrijver
Journalist
Organizzazioni
Corriere della Sera
Premi e riconoscimenti
Premio Napoli, Premio Strega (1958)
Breve biografia
Dino Buzzati Traverso nasce nel 1906 vicino Belluno, da una famiglia dell'agiata borghesia: il padre insegna Diritto internazionale all'Università di Pavia, la madre, veneziana, è sorella dello scrittore Dino Mantovani, assai noto nell'ultimo Ottocento. La villa bellunese è il fulcro della sua infanzia e l'origine dell'universo fanta-reale dello scrittore, con la sua suggestiva biblioteca, il granaio misteriosamente abitato dallo spirito di un antico fattore.
Frequenta il liceo classico Parini di Milano e si laurea in Giurisprudenza con una tesi su La natura giuridica del Concordato.

Compie il servizio militare come ufficiale di complemento e, nel 1928, entra, come cronista, al «Corriere della Sera», giornale che non abbandonerà fino alla fine dei suoi giorni. Nel 1933 pubblica il suo primo romanzo Bàrnabo delle montagne, racconto lungo che racchiude quelli che saranno i temi cari alla sua poetica. Due anni dopo viene dato alla stampa Il segreto del Bosco Vecchio favola vagamente allegorica che passa quasi inosservata, dato il difficile momento politico europeo. Nel 1939, il giornale lo manda in Etiopia, come inviato speciale: un anno più tardi, Buzzati pubblica quello che viene considerato il suo capolavoro narrativo: Il deserto dei Tartari. Quello stesso anno si imbarca come corrispondente di guerra.

Nel 1942 pubblica I sette messaggeri, una raccolta di novelle che comprende Sette piani, angosciante viaggio all'interno della decadenza fisica e della morte, presagio di quella che sarà la sua stessa fine. È la volta, nel 1945, della favola per bambini La famosa invasione degli orsi in Sicilia e de Il libro delle pipe dopo i quali, per ben quindici anni, Dino Buzzati scriverà solo racconti, opere letterarie, libretti teatrali, divagazioni diaristiche (per citarne alcuni: Paura alla Scala, Il crollo della Baliverna, con cui vincerà il premio Napoli, ex aequo con Cardarelli; Ferrovia sopraelevata, racconto musicale in sei episodi; In quel preciso momento).

Nel 1958 vince il Premio Strega con il libro Sessanta racconti. Nel 1960 pubblica Il grande ritratto, esperimento di romanzo fantascientifico, non molto riuscito dal punto di vista letterario, ma importante dal punto di vista tematico, poiché segna l'inizio dell'esplorazione di un nuovo tema: quello della femminilità, fino a quel momento avulso dalle opere dello scrittore o, quantomeno, marginale. Sembra il preludio del romanzo che Buzzati pubblicherà tre anni dopo, nel 1963: Un amore. Forse vagamente autobiografico, certamente diverso dalle altre opere, oggetto di critiche severe e da parte dei suoi detrattori e da qualche suo lettore: come Antonio Dorigo, il protagonista della vicenda, che incontra l'amore a cinquant'anni, Dino Buzzati prenderà moglie in età alquanto avanzata, a sessant'anni.

Nel 1965 esce Il capitano Pic e altre poesie, prima esperienza poetica di Buzzati.

A fianco dell'attività giornalistica e letteraria del grande scrittore, ebbe un certo rilievo quella pittorica: autore di bozzetti e di dipinti vari, Buzzati partecipa a numerose mostre, dichiarando di considerare la pittura non come un hobby ma come il proprio mestiere. In un discorso autoironico, pubblicato nel catalogo della galleria d'arte Cavalletto, nel 1968, afferma che «Dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa. Che dipinga o scriva, io perseguo il medesimo scopo, che è quello di raccontare delle storie». Con Poema a fumetti vincerà il premio Paese Sera, nel 1970. Nel 1971 raccoglie in un volume alcuni fra i suoi elzeviri, intitolandolo Le notti difficili. Mentre già lo assedia la terribile malattia che lo porterà alla morte il 28 Gennaio del 1972.

Utenti

Discussioni

Group Read, August 2016: The Tartar Steppe in 1001 Books to read before you die (Agosto 2016)

Recensioni

Buon libro sul rapport fra Buzzati e le Dolomiti, molto stretto, molto raccontato e in questo catalogo razionalizzato (in parte).
 
Segnalato
sbaldi59 | Apr 13, 2024 |
Poema a fumetti è quello che oggi chiameremmo un retelling, cioè una rivisitazione del mito di Orfeo ed Euridice: parrebbe niente di che, a parte l’immensità di un’opera capace di colpire chi legge a ogni pagina.

Dico: ma qui che cosa vi manca?
Quasi niente. Da qualche tempo
hanno messo perfino la tv a colori.
Però manca il più importante:
la libertà di morire.


Penso che questa sia una delle opere più belle che abbia mai letto sulla morte – e di conseguenza sulla vita. Per descrivere Poema a fumetti mi verrebbe da scrivere una sfilza di aggettivi tale da far impallidire qualunque espertə di scrittura: quindi, per la loro salute, mi limiterò a usarne uno solo. Umano. Buzzati, con le sue parole e i suoi disegni, riesce a farci sentire la nostra umanità, a farcene dolere e a farcene rallegrare allo stesso tempo.

Non è che soffrissero anzi erano solamente hop hop
solamente vuoti perché marciavano camminavano
cosavano ma la strada non finiva mai


Vista la disillusione con la quale Buzzati guarda all’eternità dopo la morte, non mi sorprende il suo ateismo (e se il tema vi affascina non solo da un punto di vista religioso, vi consiglio L’infinito di John D. Barrow). L’infinito è un concetto strano, ci sembra familiare, e anche rassicurante a volte, ma allo stesso tempo nasconde delle insidie: ecco, Buzzati ci racconta molto di queste ultime, di quanto non avere un’ultima porta, ma un infinito aldilà non sia quella condizione desiderabile che saremmo portatə a credere.

Oh, la perduta angoscia, gli incubi, l’angustia, i dolori sociali perduti
tutti sani, qui, uguali, appagati.
Cara infelicità!
… (altro)
 
Segnalato
lasiepedimore | Jan 11, 2024 |
romanzo interessante e gradevole che narra la storia di un giovane militare destinato a servizio in una remota fortezza su di un confine deserto e dimenticato, qui tra varie vicissitudini trascorrono gli anni : una metafora sul trascorrere del tempo, delle aspettative della vita, dei rapporti sociali, delle ambizioni e delle delusioni, delle ironie della vita e della morte. Uno stimolo alla riflessione, ben scritto, a tratti commovente, a tratti un po' lento. Cmq da leggere, direi .
 
Segnalato
senio | 57 altre recensioni | Nov 2, 2023 |
Di solito non sono una che ama troppo i racconti, ma questa raccolta di Buzzati è una luminosa eccezione.
In poche pagine riesce a costruire mondi interi e a spaziare in tutta la gamma delle emozioni umane, possiamo commuoverci per una storia e rimanere terrorizzati dalla successiva. In certi passaggi si rimane incantati dalla poesia che riesce ad infondere anche alle piccole cose e poi in altri momenti se ne ammira lo stile ironico e disincantato: insomma c'è tutto in questo libro e l'unico fil rouge è la sfrenata fantasia dell'autore, che si serve di ardite metafore ed esagerazioni grottesche per veicolare i suoi messaggi, sempre incisivi e pungenti.
L'altra cosa che suscita meraviglia è che pur essendo tantissimi racconti non si avverte mai un calo di qualità, si rimane sempre su altissimi livelli letterari; forse perché è Buzzati stesso che ha composto questa antologia e quindi può essere considerata una summa della sua arte, l'ennesima dimostrazione dell'insigne posto che occupa tra gli autori del novecento.
Io l'avevo già letta ed adorata ai tempi dell'adolescenza, ma riletta ora con la maturità non ha perso una briciola del suo fascino ed anzi ci ha guadagnato in profondità.
… (altro)
 
Segnalato
Lilirose_ | 6 altre recensioni | May 5, 2023 |

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