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Sto caricando le informazioni... Elective Affinities : A Novel (originale 1809; edizione 1707)
Informazioni sull'operaLe affinità elettive di Johann Wolfgang von Goethe (1809)
German Literature (101) » 8 altro Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. “Le affinità elettive” di Wolfgang Goethe sono un simbolo della letteratura romantica. L’accoppiamento degli elementi chimici accomuna la tendenza degli uomini e delle donne nello scegliersi i compagni di viaggio. E in questo romanzo si sovrappongono le storie di una coppia, formata da Edoardo a Carlotta, a due elementi che romperanno gli equilibri, il Capitano ed Ottilia. Edoardo e Carlotta hanno superato gli ardori giovanili, entrambi precedentemente sposati con altre persone, si ritrovano insieme per affrontare la vita che rimane. Ma quando Edoardo invita il Capitano a vivere con loro, qualcosa cambia. All’inizio perché il rapporto tra i due uomini tende ad isolare Carlotta e l’arrivo di Ottilia sembra riequilibrare la situazione. Ma ben presto gli elementi si ricombinano e l’attrazione di Carlotta per il Capitano fa il pari con quella di Edoardo per Ottilia. Al punto che durante la notte di passione tra la coppia originaria, ognuno immagina di essere con l’amato. Per ritrovare l’equilibrio è necessario che il Capitano abbandoni la casa, ma così fa anche Edoardo che parte per la guerra, senza avere la consapevolezza che durante quella notte di amore Carlotta è rimasta incinta. Il piccolo non solo assomiglia incredibilmente al Capitano ed Ottilia, ma morirà annegato portando Ottilia, responsabile del fatto, alla morte per inedia, raggiunta a breve da Edoardo. L’ottima prefazione di Thomas Mann, l’altro gigante della letteratura tedesca, aiuta la lettura di un romanzo potente come la vita degli uomini e delle donne. ( ) Edoardo, figlio unico di famiglia ricca, gentile ed intrepido allo stesso tempo, e Carlotta, perfetta padrona di casa, intelligente e decisa, si amano da sempre ma i loro destini sono imbastiti nelle trame delle rispettive famiglie che decidono di separarli. Il tempo, però, darà ragione al loro amore e li vedrà nuovamente insieme, con la ferma intenzione di “vivere l’uno per l’altra”. Ma una nuvola si affaccia in questo idillio: il paventato arrivo del Capitano, amico fraterno di Edoardo, turba Carlotta che è anche in pena per la nipote Ottilia e la vorrebbe con sé. È Mittler, un ex religioso, che toglie i coniugi dall’impasse: la coppia deve saper restare unita anche nelle difficoltà che possono venire dall’esterno come dall’interno. La presenza del Capitano rende Edoardo molto impegnato e, dopo un primo momento di solitudine, anche Carlotta viene coinvolta dal confronto culturale che l’uomo ha stimolato. L’arrivo di Ottilia completa il cerchio, senza intaccare minimamente quell’equilibrio e quella perfezione che si erano naturalmente creati in tre, anzi, se possibile, contribuisce a rendere ancora più piacevole lo stare insieme. Le occupazioni comuni relative ai lavori nella tenuta avvicinano parecchio Carlotta al Capitano, lasciando un pericoloso margine di conoscenza tra Edoardo ed Ottilia. Fino a che punto si spingeranno queste relazioni incrociate? Sarà rotto per sempre e in modo irreparabile l’equilibrio di coppia, l’iniziale estasi? Potranno la guerra, la nascita e la prematura morte di un figlio riportare in casa quella serenità che sembrava persa per sempre? Carlotta pare ferma in questo proposito, ma non sempre i progetti si realizzano… Affinità, in chimica: “le sostanze che, incontrandosi, immediatamente si compenetrano e si influenzano a vicenda, le chiamiamo affini”. Quando l’incontro avviene perché le sostanze hanno effettuato una scelta, si definiscono “affinità elettive”. E così pare avvenga anche nelle relazioni umane. Carlotta ed Edoardo si contrappongono in quanto donna e uomo: lei serena e determinata, lui inquieto ed egoista. Ottilia, forte ma apparentemente remissiva, e il Capitano, generoso ed accondiscendente, rappresentano l’idea che, a cavallo tra illuminismo e romanticismo, si andava delineando dell’Uomo. Nonostante le appassionate digressioni riguardo il fondamentale istituto del matrimonio per una buona società (secondo la visione dell’epoca), il romanzo è un trattato sulle relazioni, sull’amore. Eccezionale è l’indagine nei moti del cuore dei personaggi: la forza di volontà e l’autocontrollo di Carlotta, l’egoismo e la mancanza di lucidità del marito, la passione di Ottilia, la concretezza del Capitano. Sebbene sia una tragedia, la trama lascia spazio a tutte le sfumature dei sentimenti, delle emozioni e delle sensazioni legate alle relazioni: dalla serenità del rapporto coniugale alle illusioni e al trasporto delle relazioni extraconiugali, dai legami forti di amicizie di vecchia data alle relazioni sociali, dalle mille sfumature dei rapporti tutti al femminile alle contrapposizioni tra passione e dovere, tra felicità individuale e ragioni sociali. Tutto quello che i quattro protagonisti vivono è portato alla luce con grande maestria dal profondo dei loro pensieri, descrivendo ogni spasimo segreto dell’animo, pur nella formalità di una vita quotidiana che procede apparentemente senza scossoni. Chiaramente il racconto rappresenta e rispecchia la cultura maschilista che concede all’uomo il tradimento e incastra la donna in pesanti sensi di colpa. Nonostante questo, le figure femminili sono certamente eroiche e sovrastano i personaggi maschili che non possono che soccombere di fronte a caratteri così forti, generosi e pieni di energia. Quello che pare, oggi, una nota stonata (morire per salvare un matrimonio) è concepibile nel contesto letterario del romanzo che risulta, comunque e sempre, innovativo: i sentimenti non hanno tempo e la capacità di Goethe di scandagliare gli animi rende Le affinità elettive un must da leggere, da conservare e da rileggere. Solo a un tedesco poteva venire in mente di applicare la chimica ai sentimenti umani in un romanzo che ha lo stesso titolo di un trattato scientifico riuscendo nel contempo così bene nel suo intento da farne un pilastro della letteratura di ogni tempo: Goethe credeva talmente tanto nel progetto da sciverne l’ossatura e la prima parte di getto per poi tornarvi sopra limando e integrando fino a dare all’opera la sua forma definitiva. Il libro è figlio dell’età matura del suo autore, lontano dagli ardori, ma anche dalla feroce critica sociale del Werther: quest’ulltima non manca, ma è più sottotraccia nella descrizione di un piccolo notabilato di provincia che non ha nulla di meglio da fare che contemplarsi l’ombelico. L’attenzione è comunque tutta dedicata ai personaggi e alle relazioni che vanno sviluppandosi fra gli stessi: Edoardo e Carlotta si sono rincorsi per anni e l’unione infine raggiunta in piena maturità pare il coronamento delle loro esistenze, ma la convivenza nella residenza di campagna con un amico di lui, il capitano in seguito promosso maggiore, e la nipote di lei Ottilia spariglia le carte. Edoardo si innamora ricambiato della ragazza, mentre un’attrazione più discreta è quella che nasce tra la moglie, meno irruenta del consorte, e l’ospite tanto versato in quei campi di cui lei si occupa in maniera dilettantesca, come la sistemazione della vasta tenuta circostante: una mutazione di legami analoga alla teoria scientifica spiegata dal padrone di casa in uno dei primi capitoli. Quando la situazione si fa insostenibile, Edoardo decide di partire: ha inizio da qui una seconda parte non altrettanto compatta, con il lungo episodio della fastidiosa rampolla di primo letto di Carlotta e le assai più efficaci pagine dedicate al giovane architetto innamorato, in segreto e senza speranza, di Ottilia. Il raccordo è nel piccolo Ottone, nato da una notte d’amore fra i coniugi entrambi con l’immaginazione altrove, che farà da catalizzatore alla tragedia finale che scoppia nel momento in cui Edoardo stabilisce di tornare: un’accelerazione di gusto romantico che porta i due innamorati a essere finalmente vicini nella cappella fatta decorare con cura da Carlotta mentre ai vivi non resta altro che la solitudine. Ispirato parzialmente dalla passione dello scrittore per la figlia poco più che adolescente di un conoscente, il romanzo è un’opera stratificata che sa unire il racconto delle passioni umane con un’osservazione fredda come quella del ricercatore scientifico e una sovente sarcastica tipica di chi indaga una società che non ama: il primo sa toccare le corde della commozione (laddove non esagera come nei capitoli conclusivi) venendo poi temperato dai momenti più riflessivi che Goethe esprime in proprio o, più avanti, affida al diario di Ottilia. Come anticipato, avvicinandosi la fine il tono muta stridendo con il resto del volume quando al bell’epilogo si poteva arrivare per vie che non richiedessero eccessive forzature, ma non ne viene intaccata la qualità di un libro che necessita di più letture per essere apprezzato in tutte le sue sfumature. A quasi due secoli di distanza da quando è stato scritto, Le affinità elettive di Goethe resta, nella storia della letteratura, non soltanto come un capolavoro fra i romanzi psicologici ma anche come un capolavoro assoluto. Una storia innegabilmente romantica trattata in termini non romantici, che si offre alla lettura dei posteri con intatta capacità di coinvolgimento emotivo e connotati di straordinaria modernità. Le affinità elettive è considerato il più profondo romanzo psicologico della letteratura tedesca, scritto dal genio che di quella letteratura è il gigante indiscusso: Johann Wolfgang Goethe. Il titolo deriva direttamente dalla chimica del Settecento, che con “affinità elettive” designava un fenomeno particolare, spiegato così in un dialogo iniziale: “S’immagini un’A, che sia intimamente legata a un B, in modo che, per quanti mezzi e per quanta forza si adoperino, non si possono separare. S’immagini poi un C, che nello stesso modo sia avvinto a un D. Portiamo le due coppie a contatto l’una dell’altra: ebbene, A si unirà a D e C a B, senza poter dire chi per primo abbandoni l’altro, e quale si sia all’altro congiunto”. Qui si sta parlando di sostanze chimiche, ma Goethe intende mostrare che quella stessa legge vale anche per le relazioni umane e in particolare per quelle amorose. E gli indimenticabili personaggi del suo romanzo ne daranno la migliore dimostrazione. Il passionale Eduard e la razionale Charlotte sono felicemente sposati (anche se il loro amore non è né profondo né travolgente), quando nel loro castello giungono il Capitano, amico di Eduard, e la dolce Ottilie, nipote di Charlotte. Subito le affinità elettive rivelano il loro potere, e i due sposi subiscono ciascuno l’attrazione dei nuovi venuti. Il “tradimento” non viene consumato e resta confinato alla sfera dei palpiti e dei tormenti. È la finezza dei tratti psicologici che fa delle Affinità elettive un classico capace di parlare a lettori che si accostano a esso dopo quasi duecento anni. E forse il romanzo appare così moderno perché non è una storia romantica: le passioni non esplodono, i personaggi rivelano una straordinaria capacità di trattare “civilmente” una situazione delicatissima e al primo cedimento scatta la tragedia. Forse il fascino della storia risiede nella scelta di Goethe di trattare in modo non romantico elementi tipicamente romantici, a partire dalla sua stessa passione: il personaggio di Ottilie è modellato sulla diciannovenne figlia di un libraio di cui il sessantenne Goethe si era innamorato. E nella rinuncia totale e definitiva all’amore, a cui si vota Ottilie alla fine del romanzo, l’autore ha voluto ritrarre la propria rinuncia. nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle Collane EditorialiÈ contenuto inSorrows of Young Werther: WITH Elective Affinities, Faust and Italian Journey (Everyman's Library classics) di Johann Wolfgang von Goethe Goethes Werke [7] : [Die Wahlverwandtschaften, Wilhelm Meisters Wanderjahre erstes Buch] di Johann Wolfgang von Goethe Works of Goethe, Wilhelm Meister's Travels; The Recreations of the German Emigrants; The Sorrows of Young Werther; Elective Affinities di Johann Wolfgang von Goethe Ha l'adattamentoHa come guida per lo studenteElenchi di rilievo
Eduard and Charlotte are an aristocratic couple who live a harmonious but idle life in their estate. But the peace of their existence is thrown into chaos when two visitors - Eduard's friend the Captain and Charlotte's passionate young ward Ottilie - provoke unexpected attraction and forbidden love. Taking its title from the principle of elective affinities - the theory that certain chemicals are naturally drawn to one another - this is a penetrating study of marriage and adultery. Inspired by Goethe's own conflicting loyalties as he battled to maintain his relationship with his wife and control his feelings for a younger woman, Elective Affinities is one of the greatest works of the romance era- a rich exploration of love, conflict, and the inescapable force of fate. Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
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