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The man on the moon was dead. They called him Charlie. He had big eyes, abundant body hair, and fairly long nostrils. His skeletal body was found clad in a bright red spacesuit, hidden in a rocky grave. They didn't know who he was, how he got there, or what had killed him. All they knew was that his corpse was fifty thousand years old-and that meant this man had somehow lived long before he ever could have existed.… (altro)
Avvincente, ben strutturato, buon ritmo, ottimi personaggi. Un bel concentrato di xenoarcheologia, astronomia alternativa, "xenoevoluzione" ecc... reso in modo magistrale tanto che francamente sembra tutto vero. Mi è piaciuto. Primo di tre che formano *il ciclo dei giganti*. ( )
The man on the moon was dead. They called him Charlie. He had big eyes, abundant body hair, and fairly long nostrils. His skeletal body was found clad in a bright red spacesuit, hidden in a rocky grave. They didn't know who he was, how he got there, or what had killed him. All they knew was that his corpse was fifty thousand years old-and that meant this man had somehow lived long before he ever could have existed.
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Descrizione del libro
Una tuta rossa d'astronauta con dentro uno scheletro umano. Non sarebbe poi una scoperta così sensazionale, perché sulla Luna c'è una grossa base spaziale, con decine di scienziati che vanno, vengono, esplorano, frugano, e che possono avere incidenti. Ma questa volta non si segnala nessun incidente, nessun uomo è mancante. E la tuta è di un materiale ignoto, contiene strumenti mai visti e un giornale di bordo scritto in un alfabeto indecifrabile. Un extraterrestre, allora? Attorno all'enigma di "Charlie", come viene battezzato lo scheletro, si scatena un'appassionante controversia internazionale dove tutti i rami della scienza, dalla paleontologia alla chimica, dalla crittografia alla fisica, sono coinvolti. Ogni teoria, ogni soluzione, appare plausibile e valida finché non viene drammaticamente smentita dalla successiva. Ma tutte concordano su un punto: lo scheletro di Charlie è un'assoluta impossibilità. "Fantascienza pura", così Isaac Asimov ha definito questo romanzo in cui, una volta tanto, l'accento principale cade sui fatti, le idee, la possibilità e gli uomini della scienza d'oggi.
Primo di tre che formano *il ciclo dei giganti*. ( )