E' un dettagliato romanzo storico che descrive il periodo che va dal 1939 (invasione della Polonia) sino al dicembre 1941 (attacco giapponese a Pearl Harbor) e che ruota intorno alle vicende di una famiglia americana, la famiglia Henry, travolta e sconvolta dalle vicende della seconda guerra mondiale. I personaggi di fantasia sono reali e convincenti quanto quelli storicamente esistiti che vengono, a loro volta, descritti con dovizia di particolari. Un romanzo da leggere per chi desidera conoscere le dinamiche che hanno portato alla seconda guerra mondiale, senza per questo ritrovarsi ad affrontare un "semplice" saggio storico. (fonte: amazon)

Per me che sono un'appassionata di storia della II Guerra Mondiale, questo romanzo è stato davvero un'ottima lettura. Mi rendo conto però che debba risultare pesante a chi non ama il genere del romanzo storico e in particolare quei libri dove la ricostruzione degli eventi principali è dettagliata. I vari punti di vista sulle vicende internazionali sono ben resi, ognuno con i propri pregiudizi, il che offre anche una lettura un po' diversa di eventi che ormai spesso conosciamo come un arido elenco di date. Il punto di vista americanocentrico è comunque spiccatissimo - mi hanno fatto storcere il naso in particolare le descrizioni di Siena e alcune considerazioni sulla "vecchia Europa" - ma mai al punto da impedire di continuare la lettura.

Ho *adorato* il protagonista principale, Victor Henry, nonostante faccia sempre la cosa giusta e abbia sempre la battuta pronta anche nelle situazioni più delicate (caratteristica che invece di solito mi fa odiare un personaggio), perché nei suoi dilemmi morali cerca sempre di restare fedele ai suoi principi, anche è difficile, senza che questo lo paralizzi a 360°, a differenza di molto personaggi contemporanei. Forse quest'impressione è dovuta anche al fatto che le vicende personali di tutti quelli che compaiono nella narrazione si perdono sul più grande e tragico sfondo del conflitto mondiale pronto a deflagrare.

Il libro non ha un finale, essendo solo la prima parte di un'opera spezzata in due perché troppo lunga, quindi se si prende in mano The Winds of War è imprescindibile continuare con War and Remembrance, cosa che mi accingo a fare. ( )