Fai clic su di un'immagine per andare a Google Ricerca Libri.
Sto caricando le informazioni... L'elenco telefonico di Atlantide (originale 2003; edizione 2005)di Tullio Avoledo
Informazioni sull'operaL'elenco telefonico di Atlantide di Tullio Avoledo (2003) Nessuno Sto caricando le informazioni...
Iscriviti per consentire a LibraryThing di scoprire se ti piacerà questo libro. Attualmente non vi sono conversazioni su questo libro. nessuna recensione | aggiungi una recensione
Appartiene alle Collane Editoriali
Non sono state trovate descrizioni di biblioteche |
Discussioni correntiNessunoCopertine popolari
Google Books — Sto caricando le informazioni... GeneriSistema Decimale Melvil (DDC)853.92Literature Italian and related languages Italian fiction 1900- 21st CenturyClassificazione LCVotoMedia:
Sei tu?Diventa un autore di LibraryThing. |
Non stiamo parlando di un capolavoro. Non tuttavia di un piccolo libro, esile e asfittico, come spesso ci capita di trovare il libreria dagli autori italiani contemporanei.
Uno dei miei principali complici dell’amor dei libri me ne ha segnalato il maggior difetto: è lungo. Quando un romanzo ti avvince e ti appassiona, questo è piuttosto un pregio.
Se ci si rende conto che un libro è lungo, anche quando non ci si annoia (e non è questo il caso) qualcosa non ha funzionato. Soprattutto all’inizio le varie sottotrame che si alternano, la presentazione dei numerosi personaggi, tra i quali non si sa quale sarà il protagonista, un poco disperdono l’attenzione.
Più avanti la prospettiva si stabilizza, si individua il corso della narrazione, e lo si segue, in maniera più che godibile. Allo stesso tempo, tutto il romanzo mantiene, attorno a quest’asse infine trovato, una impercettibile oscillazione: ha il pregio, e il limite, di dare al lettore una visione multipla, una incertezza continua dei punti di riferimento.
Non è uno di quei libri nei quali ci si tuffa, ci si identifica con il protagonista, con lui si soffre e si vive, a limite si muore. Piuttosto, almeno un certo tipo di lettore finisce con l’identificarsi con l’autore. Nei “Ringraziamenti” si scopre che è uno che viene dai corsi di scrittura. Che fa, come il suo protagonista e tanti lettori, un lavoro subordinato in una grande organizzazione. Uno con il quale abbiamo un retroterra comune di rete, romanzi, fumetti, musiche. Insomma, tutti gli ingredienti per un bel sogno paranoico in technicolor, tipo appunto “L’elenco telefonico di Atlantide”.
Il fatto che l’ ho apprezzato, pur leggendolo in modo sussultorio, alternandolo ad altre letture e attività, depone certamente a suo favore. Tra l’altro, per puro caso l’ ho letto in parallelo con “Il codice Da Vinci” di Dan Brown. Le due storie presentano analogie, spunti in comune, ma l’italiano risulta, per il lettore avveduto, più stimolante, meno banale.
Ancora una notazione: ho già accennato che il romanzo è pieno di spostamenti di punto di vista, di rovesciamenti di fronte: in più, l’autore ha inserito un controfinale a sorpresa gratuito e generoso, un ultimo salto mortale, che per me è una vera chicca