Ritorno su questo libro dopo alcuni anni dall’ultima lettura. A stimolare questo ritorno un saggio di Massimo Mercati: L’impresa come sistema vivente. Sfogliare il libro di Morgan mi ha davvero sorpreso: sono rimasto stupito nel constatare come lo avessi attentamente studiato lasciando sottolineature e segni di attenzione ovunque. Come ho potuto studiare così attentamente questo libro e non ricordare ora quasi nulla! Penso al mito della caverna: sono uscito ho imparato a vedere il mondo organizzativo in modo diverso; tornato dentro ho cercato di mostrare questo mondo ai mei compagni prigionieri delle loro ombre, ma non è servito a nulla e, nell’impossibilità di uscire di nuovo e fuggire, ho preferito dimenticare e, così, allontanare da me il dolore. Una domanda allora mi sorge spontanea: a cosa è servito studiare, a cosa serve produrre libri come questo, a cosa serve produrre oggetti che gettano luce sul mondo se i compagni con cui viaggi non vogliono vedere ciò che questi oggetti illuminano? ( )